Carne sintetica, da Bruxelles nessun problema sull’iter della legge italiana

Stesso iter della legge sull'origine come spiega il presidente di Coldiretti. Prandini, a proposito della legge italiana che vieta la produzione e vendita di carne sintetica

carne sintetica
Nessun problema di incompatibilità con il diritto dell'Ue in tema di mercato interno. Lo ha precisato in una nota il ministro Lollobrigida.

Nessuno stop alla legge italiana sulla carne sintetica da parte di Bruxelles. Alcuni media hanno riportato che il nostro Paese avrebbe violato le procedure europee per quanto riguarda l’approvazione del divieto sulla carne prodotta in laboratorio. Ma non è così.

Lo precisano sia il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, intervistato dall'Informatore Zootecnico, che un comunicato diffuso il 1° febbraio scorso dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida secondo il quale la legge italiana è compatibile con il diritto dell'Ue in tema di mercato interno.

«Non ci preoccupa – spiega Prandini – perché non è una bocciatura da parte della Commissione europea che chiede solo che, quando si inizino ad adottare delle misure, le stesse vengano notificate. Questo è avvenuto anche in passato, ad esempio per la legge sull’origine. La posizione allora assunta dal Governo italiano è stata poi riconosciuta e confermata anche da Bruxelles, tantopiù oggi che la scelta nazionale sul divieto di produrre e vendere carne sintetica è diventata anche la posizione di moltissimi Stati membri. Dai nove Paesi iniziali che difendono questo approccio siamo arrivati a 14 o 15 Stati che la pensano come noi».

L’Italia non è sola in questa posizione di rifiuto alla carne sintetica

 «A Bruxelles – ha continuato Prandini – la scorsa settimana ho incontrato gli agricoltori della Spagna. Ho saputo che il Paese è a buon punto per seguire lo stesso iter parlamentare dell'Italia. Stesso discorso in Francia, dove il percorso è già iniziato con una parte rappresentativa del Parlamento che presenterà a breve una proposta di legge che va a replicare esattamente ciò che è avvenuto da noi. Anche in Ungheria si prevede che venga presentata una proposta di legge nell’arco di un mese, un mese e mezzo. Il nostro è stato il primo Paese a muoversi. ma siamo in tanti ora e altri potrebbero aggiungersi».

Autorizzazione eventuale, sicura la procedura usata per i farmaci

 «Anche nell’ultimo Consiglio dei ministri dell’agricoltura – ha precisato il presidente di Coldiretti – il documento di approfondimento nel quale si chiede che qualsiasi forma di autorizzazione debba essere non semplificata è stato sottoscritto dalla maggior parte dei Paesi dell’Ue.  Chiediamo, infatti, che per la carne sintetica, qualora dovesse essere autorizzata, si  utilizzi la stessa procedura, lunga e accurata, riservata ai farmaci con l’obiettivo di rispettare la massima cautela per la salute dei cittadini».

Ecco che cosa è successo alla procedura Tris

Con la nota n. 2023/675/IT la Commissione Europea ha chiuso, in anticipo rispetto ai tempi previsti, la procedura Tris relativa alla legge italiana che vieta la produzione e la commercializzazione della carne coltivata e del termine carne per i prodotti vegetali.

La chiusura è legata non a un’operazione “avventata” da parte del Governo italiano, ma al fatto che il nostro Paese ha approvato la legge prima della scadenza del periodo sospensivo previsto dall’articolo 6 della direttiva Tris.

«Il testo – si legge nella nota (vedi html2m-1706770919-oetdi)– è stato adottato dallo Stato membro prima della fine del periodo di sospensione di cui all'articolo 6 della direttiva (Ue) 2015/1535. La Commissione invita, pertanto, lo Stato membro in questione a informarla del seguito dato, anche alla luce della giurisprudenza pertinente della Corte di giustizia. In questa fase non vi sono ulteriori osservazioni della Commissione».

Ministro Lollobrigida: «Legge italiana sulla carne sintetica compatibile con il diritto dell'Ue»

«La Commissione europea – ha detto il ministro Lollobrigida – ha chiuso la procedura Tris, avviata a seguito della notifica della legge sulla carne coltivata. La chiusura comporta che sia stata definitivamente accertata, da parte della Commissione europea, la compatibilità della legge con i principi del diritto dell’Ue in tema di mercato interno.

«Diversamente, la Commissione avrebbe proceduto – ha aggiunto il ministro – con un parere circostanziato, a prescindere dalle modalità di notifica. Non ci sarà, pertanto, nessuna procedura di infrazione, né richiesta all'Italia di abrogare la legge. La Commissione chiede solo di essere informata sull'applicazione della legge da parte dei giudici nazionali. Come per tutti i provvedimenti che entrano in vigore in Italia, spetta ai giudici nazionali, in sede di applicazione, l'ulteriore vaglio di compatibilità con il diritto unionale».

 

Carne sintetica, da Bruxelles nessun problema sull’iter della legge italiana - Ultima modifica: 2024-02-05T15:03:45+01:00 da Francesca Baccino

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