Il nuovo presidente di Assolatte è il bergamasco Paolo Zanetti, 48 anni. Eletto oggi durante l’assemblea annuale dell'Associazione italiana delle industrie lattiero casearie, rimarrà in carica per il triennio 2020-2022. Succede a Giuseppe Ambrosi che ha guidato l’associazione dal 2000 ad oggi.
«Lascio la guida di Assolatte in un momento complesso - ha detto Ambrosi - e ne sono consapevole, ma so anche che il nuovo presidente metterà energia, passione, conoscenza e determinazione per affrontare le prossime sfide».
«Sono cosciente dell'importanza del ruolo che mi è stato assegnato - ha commentato Zanetti - e ce la metterò tutta per ripagare la vostra fiducia. Le sfide che abbiamo davanti come imprenditori e come associazione non saranno certo facili. Viviamo cambiamenti epocali, che la pandemia ha probabilmente accelerato».
«Il futuro è incerto ha aggiunto Zanetti - e difficilmente prevedibile. Dobbiamo lavorare con impegno e dedizione per affermare i nostri valori e il nostro orgoglio di industriali».
Zanetti, con sede legale (ma anche commerciale e amministrativa) a Lallio (Bg), , è oggi il più grande gruppo lattiero caseario italiano privato. La storia della società, fondata da Guido Zanetti nel 1900, attraversa cinque generazioni. Solo in Italia il Gruppo ha 9 stabilimenti divisi tra Lombardia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, ma opera in tutti e cinque i continenti esportando direttamente in oltre 80 Paesi del mondo.
Nel 2020 saldo import-export positivo per la prima volta dopo decenni
Come ha spiegato un comunicato di Assolatte «Il 2020 si candida a essere un anno importante per il comparto lattiero-caseario italiano: il valore delle esportazioni supererà quello delle importazioni, portando la bilancia commerciale in positivo per più di 100 milioni di euro dopo decenni caratterizzati da una bilancia “in rosso”».
«Il saldo positivo della bilancia commerciale del lattiero-caseario – ha sottolineato l’Associazione delle industrie di trasformazione del latte - è un risultato eccezionale, che conferma i successi raggiunti con anni di tenace lavoro da parte di tutte le aziende del settore. un ulteriore riconoscimento del valore dei nostri latticini, sempre più apprezzati e considerati autentici testimonial dell’italian way of life».
L’export cresce del 3% nel primo semestre 2020
La pandemia e il lockdown hanno frenato, ma non bloccato la crescita delle esportazioni dei formaggi italiani. Nel primo semestre del 2020, secondo i dati di Assolatte, le esportazioni casearie italiane hanno registrato un progresso 3% in volume e dell’1% in valore rispetto allo stesso periodo del 2019.
Sono cresciuti soprattutto i formaggi freschi (+14,1% rispetto al primo semestre 2019), i grattugiati (+6,2%), la mozzarella (+1,3%) e Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+0,6%). Tra i formaggi italiani Dop la performance migliore è quella del Gorgonzola, con un + 3,2% a volume e un +1,1% in valore.
I formaggi italiani raggiungono soprattutto i Paesi dell’Ue. Sono aumentate le vendite nei Paesi Bassi (+13,5%), in Belgio (+12,5%), in Francia (+10,6%) e in Germania (+5,0%). In controtendenza la Spagna, che ha ridotto del 10,8% gli ordini. Il primo semestre del 2020 mostra anche una flessione delle spedizioni negli Stati Uniti (-22,9%) e in Giappone (-7,7%). Buone soddisfazioni arrivano, invece, da Canada e Corea del Sud (rispettivamente +46% e +18%), grazie agli gli accordi commerciali siglati con l'Ue.
Positivo anche l’andamento in Cina (+2,4%), uno dei mercati più promettenti per il futuro, anche alla luce del recente accordo bilaterale Ue-Cina, che entrerà in vigore nel 2021, con la tutela reciproca di 100 indicazioni geografiche (Ig) europee e di altrettante cinesi.
Positivi i dati sui consumi nazionali di prodotti lattiero-caseari
Anche sul mercato si è registrata una performance positiva dei prodotti lattiero-caseari, che nel corso del 2020 hanno aumentato la loro presenza nel carrello della spesa. Nel primo semestre le vendite sono aumentate dell'11,5% confermando, ha aggiunto Assolatte, come i prodotti lattiero-caseario siano immancabili nell’alimentazione e nella cucina degli italiani.