È stata raggiunta l’intesa in Conferenza Stato-Regioni su una serie di decreti di competenza del Mipaaf e sottoscritti dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, riguardanti il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agroalimentari. Nello specifico, alle filiere zootecniche vengono destinati 94 milioni di euro, con particolare riferimento ai comparti maggiormente danneggiati, in modo da garantire sostegno e tutela reale al reddito delle imprese.
Via libera anche a provvedimenti e semplificazioni per il settore del latte bovino e ovi-caprino. Per assicurare una maggiore trasparenza dei dati del comparto, sono stati, infatti, definiti gli adempimenti degli acquirenti di latte e delle aziende produttrici di alimenti lattiero-caseari e gli obblighi di registrazione telematica mensile nella banca dati del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian), delle quantità di latte crudo e dei prodotti lattiero caseari semilavorati.
Prandini: «Sostegno importante a stalle in crisi per caro mangimi»
«Con il rincaro record dei prezzi mondiali per l’alimentazione degli animali dei prodotti alimentari è importante lo stanziamento di 94 milioni di euro per le stalle in crisi già colpite dagli effetti delle chiusure per il Covid e del rallentamento dell’attività dei ristoranti», afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
«Un provvedimento necessario – sottolinea Prandini – per fronteggiare l’impennata dei costi dei mangimi che ha superato in molti casi anche il 30% rispetto allo scorso anno e che risponde bene all’urgenza di far arrivare presto alle aziende gli aiuti, perché purtroppo l’emergenza legata al Covid non è passata».
La ripartizione delle risorse
Le risorse, rileva Coldiretti, sono così ripartite: 33 milioni alla filiera delle carni bovine di età compresa tra 12 e 24 mesi (vitelloni); 26 milioni di euro alla filiera di allevamento di vacche da latte; 16 milioni alla filiera suinicola (scrofe); 7,7 milioni alla filiera ovicaprina; 6,5 milioni alla filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli nati allevati e macellati in Italia); 2,5 milioni alla filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi (vitelli allevati in Italia per un periodo non inferiore a 4 mesi prima della macellazione); 2 milioni alla filiera dei conigli; 0,3 milioni alla filiera caprina.
Pagamento automatico sul primo fondo filiere
Il decreto prevede inoltre un pagamento automatico, senza nuove domande, alle imprese che abbiano già fatto domanda sul primo fondo filiere zootecniche. «Quindi per gli aiuti destinati ad allevatori di scrofe, conigli, vitelli nati allevati e macellati in Italia, ovicaprini e caprini – spiega Coldiretti – sarà Agea a determinare il nuovo aiuto dividendo le risorse disponibili per il numero di richiedenti e i capi per i quali sia stata già presentata domanda. Vengono fatti salvi i controlli già effettuati e resta fermo il limite di 225mila euro massimo di aiuto previsto dalla norma europea Quadro temporaneo Covid-19».
Il decreto prevede in ogni caso la possibilità di presentare nuove domande per ognuno dei settori citati, con una riserva del 20% del budget assegnato a ogni singolo intervento. In caso dovessero residuare risorse, le stesse saranno ripartite sempre in automatico sulle domande già presentate.