Regione Lombardia interviene con una delibera a favore della qualità dell’aria

Una delibera della Regione Lombardia aggiorna le disposizioni per la gestione degli effluenti zootecnici e gli abbruciamenti di materiali vegetali

digestato
Lo stoccaggio del digestato. In alto a destra si nota la tramoggia finale del separatore
Per gli effluenti zootecnici, la delibera introduce novità relative alla copertura dei bacini di stoccaggio degli effluenti zootecnici

Una delibera della Regione Lombardia elevare gli standard di qualità dell'aria, promuovendo pratiche virtuose e sostenibili per l'intero settore agricolo lombardo. Con questo obiettivo sono state aggiornate le disposizioni per la gestione degli effluenti zootecnici e gli abbruciamenti di materiali vegetali (sia di origine agricola sia sfalci verdi), rispetto a quanto già disciplinato nel 2024.

«Portiamo avanti una politica ambientale senza ideologia, che accompagna – ha detto l'assessore all'Ambiente e Clima Giorgio Maione – le imprese verso nuovi modelli di sviluppo attraverso la riduzione delle emissioni di ammoniaca degli effluenti e una definizione più precisa della quota altimetrica dei Comuni. Superiamo così il dato altimetrico Istat, che non teneva conto delle peculiarità territoriali».

Nuove regole per le combustioni all’aperto

Per le combustioni all'aperto, le nuove disposizioni individuano meglio l’ambito territoriale di applicazione per gli abbruciamenti, includendo il periodo dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno. Nello specifico, l'applicazione delle nuove regole riguarda i Comuni con una quota altimetrica (ovvero l’altezza rispetto al livello del mare) inferiore a 300 metri.

La novità consiste nel fatto che le disposizioni vengono calibrate sulle specificità strutturali di questi territori, attraverso una definizione più precisa, realizzata tramite le curve di livello topografiche e rilevabile ‘in sito’ con una strumentazione ottica e/o elettronica.

Questo criterio supera quello che valutava il dato altimetrico Istat (basato sulla valutazione come parametro di riferimento dell’altezza dell’edificio comunale) e consente una maggiore aderenza alla realtà geografica, tutelando così le aree montane e l'attività agricola.

«Con questo provvedimento – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura, Alessandro Beduschi – rafforziamo l’impegno della Regione al fianco del mondo agricolo, con regole chiare e sostenibili che migliorano la qualità ambientale senza gravare inutilmente sulle imprese. Favoriamo l’adozione di tecniche avanzate nella gestione dei reflui e introduciamo criteri più equi per l’uso delle pratiche tradizionali come gli abbruciamenti, ascoltando le esigenze reali di chi vive e lavora sul territorio. Agricoltura e ambiente possono e devono procedere insieme, con responsabilità e visione».

Le novità sui bacini di stoccaggio degli effluenti zootecnici

Per gli effluenti zootecnici, la delibera introduce novità relative alla copertura dei bacini di stoccaggio degli effluenti zootecnici, con l’obiettivo di prevenire le emissioni di ammoniaca nell'aria, nel quadro delle previsioni già disponibili. In particolare, si prevedono una serie di interventi mirati in ambiti specifici:

Nuovi impianti

Per le strutture di nuova realizzazione, le aziende con una produzione di azoto di origine zootecnica superiore a 3.000 kg/anno avranno l'obbligo di adottare coperture che assicurino una riduzione delle emissioni, pari o superiore al 60% a partire dal 1° gennaio 2027.

Ammodernamento degli impianti esistenti

Per le strutture già operative, è previsto un percorso di adeguamento graduale. Le aziende con produzione di azoto di origine zootecnica tra 3.000 e 25.000 kg/anno dovranno raggiungere un'efficienza del 60% entro il 31 dicembre 2029. Per quelle con oltre 25.000 kg/anno di azoto, l'efficienza del 60% è richiesta entro il 31 dicembre 2027.

Distribuzione dei reflui zootecnici

Le aziende che distribuiscono quantitativi di azoto di origine zootecnica tra 3.000 e 25.000 kg/anno sono chiamate ad adottare da subito pratiche o tecniche di distribuzione che garantiscano un'efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 45%. Per le aziende con oltre 25.000 kg/anno viene previsto l'obiettivo di raggiungere un'efficienza superiore al 65% dal 1° gennaio 2027.

Promozione dell'interramento rapido di reflui zootecnici

La delibera disciplina, inoltre, l'interramento immediato dell'effluente dopo la distribuzione, in particolare quando si utilizzano sistemi come il piatto deviatore (una tecnologia che utilizza un piatto rotante per distribuire il refluo). Questo sistema sarà vietato a partire dal 1° gennaio 2029.  L'obiettivo è massimizzare la ritenzione dell'azoto nel terreno, rendendolo disponibile per le colture e riducendo l'impatto ambientale.

Tecnologie performanti riconosciute

La delibera riconosce, infine, l'efficacia di diverse tecniche di copertura degli stoccaggi dei reflui che hanno dimostrato di raggiungere l'obiettivo del 60% di riduzione delle emissioni di ammoniaca, in adeguamento al Codice nazionale di buone pratiche agricole realizzato dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste  Tra queste rientrano l'utilizzo di materiali leggeri come l'argilla espansa, piastrelle o sfere plastiche galleggianti.

Sfida per il futuro

La transizione green è una sfida cruciale per il futuro del settore, con gli agricoltori già impegnati sul fronte della sostenibilità attraverso investimenti in tecnologie e nello sviluppo di filiere come quella del biogas e del biometano. È quanto afferma Coldiretti Lombardia in relazione all’aggiornamento delle pratiche per la gestione degli effluenti zootecnici e gli abbruciamenti di materiali vegetali approvate dalla Giunta di Regione Lombardia.

Il provvedimento – sottolinea Coldiretti Lombardia – contiene disposizioni precise da attuare secondo una road map cadenzata, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il contributo dell’agricoltura alla transizione ecologica.

È fondamentale che le aziende agricole vengano supportate dalle istituzioni in questo percorso – prosegue Coldiretti Lombardia – con misure realistiche e attuabili, snellendo la burocrazia in eccesso e assicurando risorse adeguate a tutelare la sostenibilità economica delle imprese, che ora più che mai sono costrette ad operare in una situazione di grande incertezza a causa delle tensioni internazionali, tra guerre in atto ed effetto dazi.

 

 

Regione Lombardia interviene con una delibera a favore della qualità dell’aria - Ultima modifica: 2025-08-01T13:46:26+02:00 da Francesca Baccino

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