Quotazioni Bmti, ancora ribassi per burro, Grana Padano, Pecorino Romano e suini. Stabili latte spot, Parmigiano Reggiano e bovini

Dal 6 all'11 ottobre una settimana all’insegna della stabilità per il mercato del latte spot presso la piazza di Milano secondo le rilevazioni dalle Camere di Commercio e Borse Merci elaborate da Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti).

Nello specifico, le quotazioni restano invariate a 515 €/t, segnando un calo del -20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumenta invece il prezzo rilevato presso la piazza di Mantova, che registra un incremento settimanale di 5 €/t, raggiungendo i 542,5 €/t. Nessuna variazione per il latte biologico, i cui valori restano fermi su entrambe le piazze. Stabili anche i prezzi del latte estero proveniente da Germania e Francia, con un differenziale a favore del prodotto nazionale che si mantiene sui 25 €/t.

Burro/crema di latte

Prosegue la fase ribassista per il burro pastorizzato, ancora penalizzato dall’incremento della produzione a livello comunitario. Presso la piazza di Milano, le quotazioni registrano un ulteriore calo di 10 centesimi, scivolando sotto la soglia dei 4 €/kg. Identico andamento a Mantova, dove i prezzi scendono sui 4 €/kg. Su base annua, la contrazione raggiunge il -36%. Segnali di debolezza anche per lo zangolato e la crema di latte, che si attestano rispettivamente a 3,75 €/kg e 2,72 €/kg. Sul mercato estero, il burro di Kempten (Germania) e il Verse Boter olandese restano stabili sotto i 6 €/kg. Continua a perdere terreno il prodotto francese, rimanendo anch’esso ben al di sotto di tale soglia.

Grana Padano

Il mercato del Grana Padano continua a mostrare segnali di debolezza. Presso la piazza di Milano, il prezzo all’ingrosso dello stagionato 9 mesi scende a 10,53 €/kg, registrando una diminuzione settimanale di 15 centesimi di euro. La variazione tendenziale si mantiene positiva ma in attenuazione, pari al +3%. Flessioni si riscontrano anche nelle piazze di Mantova, Verona e Cremona. Sul fronte europeo, i dati della Commissione UE segnalano diffusi ribassi tra i principali formaggi monitorati, più accentuati per il Gouda, mentre l’Edam mostra un andamento in controtendenza con lievi rialzi.  Per quanto riguarda gli scambi commerciali, nel primo semestre del 2025 le esportazioni complessive di Parmigiano Reggiano e Grana Padano mostrano una crescita contenuta in volume (+1%), accompagnata però da un aumento significativo del valore (+20%), che tocca quota 850 milioni di euro — a conferma del rafforzamento del prezzo medio all’export. Gli Stati Uniti si confermano il secondo mercato di sbocco dopo la Germania, pur registrando una lieve flessione nei volumi spediti (-0,8% su base annua).

Parmigiano Reggiano

Continua senza interruzione la fase di stabilità per il comparto del Parmigiano Reggiano. Sulla piazza di Parma, lo stagionato 12 mesi resta ancorato a 13,65 €/kg, mentre lo stagionato 24 mesi si conferma sui 16,18 €/kg. Su base annua, gli aumenti restano marcati, con un +21% per la stagionatura più breve e un +25% per quella più lunga. Anche nelle altre principali piazze prevale l’invariato.

Pecorino Romano

Dopo la stabilità della settimana precedente il mercato del Pecorino Romano torna a mostrare segnali di cedimenti. Presso la piazza di Milano, le quotazioni scendono a 11,80 €/kg — un livello che non si registrava da luglio 2022 — con una flessione settimanale di 13 centesimi di euro. La variazione su base annua passa in territorio negativo, attestandosi al -2%. In parallelo, anche il prodotto stagionato 8 mesi registra una contrazione, portandosi sui 12,03 €/kg.

Bovini da macello

Il comparto dei bovini si mantiene complessivamente stabile. Tra le principali categorie, i vitelloni di razza Charolaise restano invariati: 4,66 €/kg presso la piazza di Mantova e 4,77 €/kg presso quella di Modena. Anche gli incroci nazionali mostrano prezzi fermi, mentre la razza Limousine registra un leggero rialzo di 3 centesimi di euro prezzo la piazza emiliana, salendo a 4,935 €/kg.  Di contro, i bovini da ristallo evidenziano un nuovo calo di 5 centesimi di euro, scendendo sotto la soglia dei 6 €/kg, pur continuando a segnare incrementi tendenziali superiori al 40%. In crescita i vitelli a carne bianca: le quotazioni aumentano di 5 centesimi, raggiungendo 7,32 €/kg presso la piazza di Mantova e 7,75 €/kg presso la piazza di Modena.

Suini

Il mercato dei suini registra un arretramento dei prezzi per la seconda settimana consecutiva, Per la categoria 160–176 kg, la CUN di riferimento ha formulato un prezzo di 2,151 €/kg, in diminuzione di 4 centesimi di euro rispetto alla seduta precedente (circuito Dop). La flessione è riconducibile a una domanda interna debole per i tagli di carne suina, penalizzata da consumi contenuti e da una concorrenza crescente del prodotto europeo, offerto a prezzi sensibilmente più bassi. Sul fronte europeo, emerge un quadro misto, con alternanza di stabilità e ribassi nelle principali piazze di scambio.

Dopo le flessioni della settimana precedente non si registrano variazioni per i listini dei tagli di carne suina fresca ad eccezione della coppa fresca con osso che arretra di 10 centesimi di euro.  Prevale la stabilità anche per le cosce suine, sia Dop che non-Dop, ferme sui 6 €/kg e 5,21 €/kg (taglio pesante). Continuano invece i cali per la spalla fresca disossata e la pancetta fresca squadrata, che scendono a 4,44 €/kg e 4,29 €/kg.