Prevale la stabilità per i listini del latte spot secondo i dati delle Camere di Commercio elaborati dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana) nella settimana che va dal 14 al 19 ottobre 2024. In particolare, i prezzi sulla piazza di Milano restano invariati sui 650 euro/t a fronte di un aumento annuo del 21%.
Invariato anche il latte a Verona che conferma i 660 euro/t della settimana precedente. Il latte d’importazione quotato a Milano è inferiore al latte spot nazionale che resta a 7,50 euro/t. Non si segnalano variazioni per il latte biologico, sia sulla piazza di Milano che su quella di Verona.
Burro-crema di latte in flessione per la seconda settimana
Seconda settimana di ribassi per il burro secondo i dati delle Camere di Commercio elaborati dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana). Nel dettaglio dal 14 al 19 ottobre scorso le quotazioni all’ingrosso del burro pastorizzato a Milano si sono fermate a 6,10 euro/kg, 13 centesimi in meno su base settimanale.
I prezzi attuali restano, comunque, elevati, più che raddoppiati rispetto allo scorso anno.Segno “meno” anche per il burro di Mantova che ripiega sui 6,25 euro/kg. Perdono terreno a Milano lo zangolato, che scende sotto i 6 euro/kg, e la crema di latte, sotto i 4 euro/kg.
A livello continentale, si mantiene stabilite sopra la soglia degli 8 euro/kg il burro quotato a Kempten. Arretra ulteriormente, invece, il Verse Boter, che scede a 7,44 euro/kg.
In calo anche il burro francese che si porta sotto gli 8 euro/kg. Sul fronte dell’offerta, diminuisce la produzione europea di burro ad agosto (-6% su base annua), complici i ribassi osservati per Germania (-7%) e Francia (-6%). Positivo invece il dato dell’Italia (+7,4%).
Grana Padano, a Milano prezzi invariati
Ancora privi di variazioni i prezzi del Grana Padano secondo i dati delle Camere di Commercio elaborati dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana). Nella settimana che va dl 14 al 19 settembre lo stagionato 9 mesi quotato a Milano nella settimana che va dal 14 al 19 ottobre resta agganciato ai 10,18 euro/kg della settimana precedente. Il divario su base annua si conferma positivo pari al +16%. Prevale l’invariato anche presso le piazze di Mantova, Cremona.In controtendenza la piazza di Verona che archivia lievi rincari.
Relativamente ai formaggi monitorati dalla Commissione Europea si registrano rincari per l’Edam (+3%) e l’Emmental (+5,2%) mentre mostrano una maggiore stabilità il Cheddar e il Gouda.
Parmigiano Reggiano, rincarato di 5 centesimi
Non si fermano i rincari per i listini nel comparto del Parmigiano Reggiano rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati dalla Bmti. Nel dettaglio, in base ai dati delle Camere di Commercio elaborati dalla Bmti (Borsa merci telematica italiana) lo stagionato 12 mesi quotato presso la Borsa Merci di Parma ha guadagnato 5 centesimi raggiungendo gli 11,58 euro/kg, un valore storicamente elevato.
Incremento di pari entità per lo stagionato 24 mesi che si porta sui 13 euro/kg contro i 12,95 euro/kg della settimana precedente. A trainare gli aumenti il ritmo spedito registrato dalle vendite sui mercati esteri.
La variazione su base annua si conferma positiva, pari a un aumento del 19% per il 12 mesi e del 13% per il 24 mesi. Si registrano rialzi anche presso le altre principali piazze di scambio.
Pecorino Romano, stabilità e in calo su base annua
Ancora nessuna novità significativa per il comparto del Pecorino Romano in base ai prezzi rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati dalla Bmti. In particolare, presso la piazza di Milano, lo stagionato 5 mesi non si muove dai 12,03 euro/kg. Si conferma inferiore al 10% (-7,5%) la riduzione annua. Prevale l’invariato anche per il prodotto con 8 mesi di stagionatura, quotato 12,25 euro/kg.
Bovini da macello, da un mese rialzi continui
Continuano ad avanzare i listini dei bovini, in crescita ormai da più di un mese secondo le rilevazioni delle Camere di Commercio elaborate dalla Bmti. Tra i principali capi, i listini dei vitelloni Charolaise hanno messo a segno un ulteriore progresso di 3 centesimi raggiungendo 3,77 euro/kg presso la piazza di Mantova e 3,85 euro/kg presso quella di Modena. Identico incremento per la razza Limousine e gli incroci nazionali. Restano positive le variazioni annue, con picchi del 10% per i vitelloni Charolaise quotati a Modena.
Crescono anche i vitelli a carne bianca, che salgono a 5,87 euro/kg presso la piazza lombarda e 6,35 euro/kg presso quella emiliana.
Suini, tornano gli aumenti dopo il non quotato settimanale
Dopo il non formulato della settimana precedente tornano gli aumenti nel comparto dei suini rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati dalla Bmti. In particolare, il prezzo medio della categoria 160-176 kg quotata alla Cun (Commissione unica nazionale) raggiunge i 2,385 euro/kg, segnando, quindi, un nuovo massimo storico, in aumento del +2,6% su base annua.
Il rialzo è dipeso dalla prolungata scarsità dell'offerta a fronte di una domanda costante di capi. Aumento più marcato per il circuito non Dop, con il prezzo medio della categoria 160-176 kg che tocca quota 2,180 euro/kg. Il divario a favore del Dop scende quindi a 0,205 euro/kg contro i precedenti 0,208 euro/kg. Prevale l’invariato sul fronte estero con qualche segno “meno”.
Proseguono nel frattempo i ribassi per i tagli di carne suina fresca da macelleria. In particolare, perdono 50 centesimi il lombo Bologna e 40 centesimi il lombo Padova, che quotano rispettivamente 4,40 euro/kg e 4,50 euro/kg. Ribassi anche per la coppa fresca con osso e il busto con coppa, che scende sotto i 5 euro/kg. Tra gli altri tagli nuova sforbiciata di 30 centesimi per la coppa fresca refilata. Sul fronte opposto, collezionano ulteriori rincari le cosce suine, con il taglio pesante Dop che raggiunge il nuovo record di 6,49 euro/kg. In aumento anche la spalla fresca disossata e la pancetta fresca squadrata che si portano sui massimi rispettivamente di 5,23 euro/kg e 5,84 euro/kg