Semaforo verde al Piano Regolazione Offerta 2026-2031 del Parmigiano Reggiano nell’Assemblea generale ordinaria dei Consorziati che si è svolta il 18 dicembre scorso a Reggio Emilia.
Accanto al via libera allo strumento previsto dal regolamento Ue 261 del 2012 per consentire di regolare l’offerta e assicurare condizioni di equilibrio rispetto alla capacità di assorbimento di prodotto da parte del mercato nazionale ed estera è stato approvato anche il bilancio preventivo 2026.
La plenaria ha deliberato un bilancio con 66,05 milioni di euro di ricavi, di cui 20,20 milioni di euro andranno a coprire i costi di funzionamento del Consorzio, al netto di accantonamenti, ammortamenti e tasse.
Investimenti per marketing e comunicazione, 43,84 milioni di euro per il 2026
Gli investimenti per azioni di marketing e comunicazione saranno pari a 43,84 milioni di euro (con un aumento di 15,44 milioni rispetto al 2025), con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo della domanda in Italia e, in particolare, all’estero.
Verrà data priorità agli investimenti per l’acquisto di spazi pubblicitari (tv, radio, stampa e web) nazionali e internazionali, e per il sostegno dei progetti di crescita dei mercati realizzati direttamente con catene distributive italiane ed estere, e con importatori e caseifici.
Al via anche un “plafond oneroso” aggiuntivo
A supporto dello sviluppo del mercato e per mitigare tensioni legate alle quote, è stato approvato un “plafond oneroso” aggiuntivo di 200mila quintali, che verrà distribuito ai produttori con il vincolo di non incrementare ulteriormente lo splafonamento.
Due misure per la qualità e il benessere animale
Inoltre, sono state introdotte due nuove misure di sconto: una riconducibile alla qualità testata al martello dai battitori, le figure chiamate a “espertizzare” (questo il termine tecnico) ogni singola forma della Dop prima che venga immessa sul mercato, e l’altra al benessere animale.
Queste misure rappresentano un’innovazione significativa, orientata a integrare il Piano Regolazione Offerta con incentivi dedicati a qualità e sostenibilità della filiera.
«L'odierna Assemblea segna una tappa importante per la crescita della nostra filiera - ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano-. «Le risoluzioni adottate su bilancio preventivo 2026, contribuzione, Piano Regolazione Offerta e incentivi alla qualità confermano la piena sintonia tra i soci e l’operato del Consorzio, consolidando un sistema che guarda al futuro con rinnovata stabilità».
In particolare, gli investimenti per azioni di marketing e comunicazione pari a 43,84 milioni di euro ci consentiranno - ha continuato Bertinelli - di affrontare con ancora maggiori strumenti la sfida della crescita nei mercati esteri, che rappresentano il futuro della nostra Dop. Siamo convinti che l’impegno condiviso di tutti gli operatori sarà determinante per garantire equilibrio, sostenibilità e valore al nostro prodotto e per accompagnare il Parmigiano Reggiano in un percorso di crescita e prestigio a livello globale».
Approvata aumento della contribuzione ordinaria
È stata inoltre approvata la proposta di revisione della contribuzione ordinaria (il contributo base pagato dai caseifici al Consorzio, che finanzia le attività di tutela e promozione del prodotto) di circa 8,5 milioni di euro in più nel 2026 deliberata durante l’Assemblea dello scorso 14 ottobre.
A partire dal 1° gennaio 2026, l’importo passerà dunque da 7€ a 8€ a forma; per il solo anno 2026, al fine di sostenere le attività di mercato e gli interventi previsti, è previsto un contributo aggiuntivo temporaneo di 1€, portando l’ammontare complessivo a 9€, all’interno di una produzione che supera i 4 milioni di forme all’anno.
Dal 2027 l’importo resterà stabilmente fissato a 8€, ma con la previsione che entro ottobre 2026 venga valutato e deliberato il possibile consolidamento dell’euro aggiuntivo.
Infine, il presidente ha comunicato che il Consiglio di amministrazione ha convocato per il 25 marzo 2026 un’Assemblea straordinaria per portare in approvazione modifiche allo Statuto nel quadro del percorso di revisione generale dello stesso prevista entro fine 2026.









