Il consorzio del Parmigiano Reggiano commenta la news che ha scosso il mondo lattiero caseario: il colosso francese Lactalis ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione dell’intero capitale di Nuova Castelli, l'80% del quale era detenuto dal fondo inglese Chartherhouse Capital Partner. La società ricopre sicuramente un ruolo importante nella commercializzazione del “Re dei formaggi”, infatti è uno tra i primi dieci operatori commerciali di Parmigiano Reggiano.
Il presidente del consorzio, Nicola Bertinelli (nella foto), si sente di rassicurare i consumatori circa la provenienza e l’autenticità della Dop: il Parmigiano Reggiano è un prodotto a denominazione di origine protetta con un disciplinare riconosciuto e tutelato a livello europeo. Il disciplinare stabilisce che il Parmigiano Reggiano possa essere prodotto solo nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po.
Per la produzione di Parmigiano Reggiano si utilizza latte crudo prodotto esclusivamente in questo territorio. Si tratta di un latte particolare, caratterizzato da una singolare e intensa attività batterica della flora microbica autoctona, influenzata da fattori ambientali, soprattutto dai foraggi, erbe e fieni del territorio che costituiscono il principale alimento delle bovine dedicate a questa particolare produzione.
Il riconoscimento come Dop attraverso il disciplinare garantisce che la produzione è e resterà sempre circoscritta all’area di origine, offrendo al consumatore finale quelle caratteristiche che da nove secoli rendono il Parmigiano Reggiano un alimento naturale, buono e sano. In questo senso, continua il consorzio, il modello della Dop è garanzia che il prodotto non è delocalizzabile e che quindi gli eventuali investimenti avranno ricadute sulla filiera e nel territorio stesso.
Commenta Bertinelli: “Se da una parte, da italiani, vorremmo che il business rimanesse 100% italiano, dall’altra l’acquisizione di Nuova Castelli da parte di Lactalis testimonia la buona salute della nostra filiera e l’attrattività economico-finanziaria che è in grado di esercitare a livello internazionale. Ricordiamo che il Parmigiano Reggiano è la Dop italiana con il più alto valore alla produzione; il giro d’affari è stato pari a 1,4 miliardi di euro nel 2018, con un giro d’affari al consumo di 2,4 miliardi di euro e una quota export che è arrivata a toccare il 40%”.
(fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano)