Lactalis Italia, al via investimenti per oltre 68 milioni di euro

Lactalis Italia intende investire in nuovi prodotti e, in particolare, 15 milioni di euro verranno destinati ad aziende come Nuova Castelli e Ambrosi

Lactalis
Lactalis Italia vanta oggi una quota del 16% dell’export caseario nazionale con oltre 106mila tonnellate di formaggi distribuiti in 112 Paesi e un fatturato di oltre 700 milioni di euro

Semaforo verde di Lactalis Italia a un piano di nuovi investimenti per oltre 68 milioni di euro sul territorio nazionale. La società della multinazionale francese Lactalis, che è anche il primo buyer del latte italiano e a livello nazionale opera con i brand storici Galbani, Parmalat, Vallelata, Zymil, Ambrosi, vuole, infatti, continuare a crescere nel nosgtro Paese.

Gli investimenti saranno, pertanto, mirati e si focalizzeranno sull'innovazione e sull'offerta sempre più diversificata rafforzando alcuni settori produttivi non solo per vendere in Italia, ma soprattutto in chiave export.

Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo di nuovi prodotti pensati per i consumatori non solo italiani, ma anche internazionali, come un particolare formato di Parmigiano Reggiano a brand Galbani studiato per il mercato statunitense. Tra le novità anche la crema Tiramisù in pouch e la Mozzarella con infusione all’origano per la Francia e l’Europa. L’obiettivo è quello di coniugare tradizione e modernità, portando l’eccellenza casearia italiana sulle tavole di tutto il mondo.

Investimenti per 15 milioni nelle aziende Nuova Castelli e Ambrosi

A conferma della volontà di Lactalis Italia di continuare a investire sul territorio italiano e rafforzare la filiera produttiva, la strategia aziendale  guarda in particolare alla crescita di Ambrosi e Castelli. Queste due aziende del settore caseario, entrate a far parte del gruppo negli ultimi anni, sono oggi protagoniste di un importante percorso di sviluppo internazionale.

Michele Fochi, general manager di Lactalis Italia

«Nel 2025 investiremo 15 milioni di euro negli stabilimenti di Ambrosi e Castelli per continuare a valorizzare la tradizione casearia in strutture sempre più moderne e all’avanguardia – ha dichiarato Michele Fochi, general manager di Ambrosi e Nuova Castelli –. Il nostro impegno è garantire che i formaggi italiani preservino la loro qualità e autenticità. Per questo, continuiamo a investire nella filiera, nell’innovazione e nelle strategie di sviluppo, e anche e soprattutto sulle persone e sui casari, perché la manualità, esperienza e competenza si possano tramandare nel tempo. Solo così possiamo tutelare il prestigio del Made in Italy e affrontare con successo le sfide del mercato».

Con una quota del 16% dell’export caseario nazionale e oltre 106mila tonnellate di formaggi distribuiti in 112 Paesi, per un fatturato di oltre 700 milioni di euro, il Gruppo punta a rafforzare il proprio ruolo nella valorizzazione del made in Italy.

Grazie alle sue divisioni Ambrosi e Castelli, Lactalis produce le Dop più vendute come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola e Mozzarella di Bufala, in ben 12 siti produttivi interamente dedicati, dove si promuovono e tutelano la tradizione e l'eccellenza casearia italiana grazie all’esperienza e competenza dei mastri casari.

Export vale oltre il 40% della produzione di Lactalis Italia

L’apprezzamento per i prodotti caseari italiani è cresciuto costantemente, grazie a standard qualitativi elevati, produzioni Dop e un forte legame con la tradizione. Lactalis Italia gioca un ruolo chiave in questa crescita: oltre il 40% della produzione viene esportata consolidando la propria presenza nei mercati chiave come Francia, Svizzera, Germania e Stati Uniti, e ampliando la propria rete in Asia e America Latina.

Mauro Frantellizzi, direttore export di Lactalis Italia

«L’export dei formaggi italiani – ha dichiara Mauro Frantellizzi, direttore dell’export di Lactalis Italia – è una storia di successo, frutto di qualità, tradizione e un’incessante capacità di innovare. Il Made in Italy è un patrimonio che il mondo ci invidia, e che dobbiamo tutelare con investimenti mirati e strategie lungimiranti. Per Lactalis Italia, essere leader nell’export significa non solo promuovere i nostri prodotti, ma anche fare sistema e sostenere l’intera filiera produttiva italiana in un contesto globale sempre più competitivo».

Sul mercato Usa va il 10% dell’export di formaggi

Gli Stati Uniti rappresentano uno dei mercati più strategici per Lactalis Italia, che vi esporta il 6% del totale dei propri formaggi, con una quota che sale al 10% per Parmigiano Reggiano. Tuttavia, gli effetti dei dazi doganali minacciano pesantemente la competitività del Made in Italy.

I problema dei dazi Usa con le tariffe aggiuntive

«La situazione è chiara:  i formaggi duri – ha continuato Frantellizzi – saranno soggetti a un dazio complessivo del 35%, sommando il 15% già esistente a un ulteriore 20%, mentre la mozzarella affronterà un dazio totale del 30%. Un incremento significativo, che rischia di frenare una crescita finora molto positiva. Basti pensare che il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano hanno chiuso il 2024 negli Stati Uniti con quasi 20mila tonnellate esportate, segnando un aumento del 10,3% rispetto all'anno precedente».

Con questi nuovi dazi, prevediamo – ha detto Frantellizzi – un rallentamento, soprattutto per i formaggi duri, e questo ci preoccupa molto. L’introduzione di questi dazi porterà a un aumento del prezzo al consumatore, con possibili ripercussioni sulle vendite e dunque, in questo scenario, diventa ancora più fondamentale fare sistema tra produttori, istituzioni e aziende per difendere il Made in Italy e rivolgersi a mercati emergenti».

Lactalis Italia, al via investimenti per oltre 68 milioni di euro - Ultima modifica: 2025-04-08T14:54:04+02:00 da Francesca Baccino

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