Lactalis, 31 milioni di euro investiti in Emilia Romagna

L'obiettivo di Lactalis è quello di migliorare la sostenibilità e l’innovazione di prodotto e di processo nei 9 siti della regione

Lactalis
La stabilimento di Collecchio
Complessivamente il Gruppo Lactalis conta in Italia 31 stabilimenti produttivi in 8 regioni italiane

Nel biennio 2023-2024 Lactalis Italia ha investito 31 milioni di euro in Emilia-Romagna e ne ha messo in cantiere altrettanti per il futuro. Con questo obiettivo, la multinazionale francese, player di primo piano con i brand Galbani, Parmalat, Leerdammer, Ambrosi e Castelli nel settore lattiero-caseario  punta a migliorare la sostenibilità e l’innovazione di prodotto e di processo rafforzando la presenza nel nostro Paese.

Lactalis, in Emilia-Romagna, è presente con 6 siti produttivi e 2 di confezionamento e uno di stagionatura, per un totale di 9 siti che producono con marchi come Parmalat, Ambrosi e Castelli e 2 uffici centrali a Collecchio e Reggio Emilia.

Complessivamente il Gruppo Lactalis conta in Italia 31 stabilimenti produttivi in 8 regioni italiane producendo oltre 4mila referenze tra cui anche prestigiosi marchi della tradizione lattiero-casearia italiana come le Dop.

Primo esportatore di formaggi italiani nel mondo

«L’Emilia-Romagna è per Lactalis una regio strategica, su cui il Gruppo ha sempre investito, promuovendo lo sviluppo della filiera agroalimentare e sostenendo l’economia del territorio – ha  dichiarato Giovanni Pomella, amministratore delegato di Lactalis in Italia –. L’impatto economico generato da Lactalis sulle filiere locali supera il mezzo miliardo di euro e sono 31 i milioni di euro che il Gruppo ha investito sui diversi stabilimenti e caseifici emiliano romagnoli, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’innovazione di prodotto e di processo».

Collecchio, come ha fatto notare sempre Pomella, vanta anche uno dei più importanti centri di ricerca sul latte di Lactalis. Il Gruppo, grazie ai 9 stabilimenti di produzione e confezionamento nella Regione, è, inoltre, il primo esportatore di formaggio italiano con una quota del 18%, per un totale di oltre 100mila tonnellate spedite in oltre 150 Paesi del mondo. Lo ha certificato lo Studio Impatto Paese condotto di The European House – Ambrosetti, che ha fotografato il contributo alla crescita e allo sviluppo sostenibile del Gruppo in Italia e in Emilia-Romagna.

I principali mercati d’esportazione dei prodotti Made in Italy di Lactalis sono Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito, mentre oltreoceano le spedizioni arrivano negli Usa  enuovi sbocchi si stanno aprendo oggi in tutti i continenti.

I prodotti italiani spediti oltreconfine

I prodotti più esportati sono mozzarella, mascarpone, burrata, ma anche produzioni Dop come il Parmigiano Reggiano, Grana Padano, e Gorgonzola. Le vendite all’estero, in costante crescita grazie anche all’acquisizione delle aziende Castelli e Ambrosi specializzate nella produzione di formaggi Dop, rivestono un'importanza strategica per il Gruppo.

Oggi il 42% dei volumi dei formaggi venduti da Lactalis Italia è destinato all’estero. In particolare, il 45% del formaggio Grana Padano e Parmigiano Reggiano prodotto da Lactalis viene esportato, mentre la percentuale relativa al Gorgonzola raggiunge il 40%. Numeri che sono destinati a salire.

A Collecchio le bottiglie Parmalat diventano riciclabili

Entrando nel dettaglio dei nuovi investimenti sostenuti nell’ultimo biennio un grande investimento per ridurre l’impatto ambientale è stato destinato alle nuove linee di produzione di Collecchio per l’R-Pet bianco. Grazie alla collaborazione con la filiera del riciclo, Lactalis ha, infatti ,reso riciclabile il Pet bianco e tutte le bottiglie Parmalat impiegheranno questo nuovo materiale.

Un altro investimento rilevante è stato quello sul fotovoltaico per generare energia da fonti rinnovabili nei diversi stabilimenti.

In cantiere nuovi investimenti per 1,9 milioni di euro entro il 2024

Il Gruppo investirà anche in R&s per contribuire ealla crescita e all'innovazione dell’agro-alimentare. Gli investimenti sono aumentati del 222% tra il 2022 e il 2024 per un valore complessivo investito in questo ambito, tra il 2023 e il 2024, dal Gruppo di 1,9 milioni.

Tra il 2018 e il 2022 Lactalis aveva già investito 1,9 milioni in ricerca e sviluppo con una dotazione dedicata che è stata aumentata dell’8,2% nell’ultimo quinquennio.

In particolare, Lactalis ha investito in Emilia-Romagna nelle tecnologie più avanzate diventando tra le prime aziende dell’agrifood per numero di centri di ricerca in Italia. In R&s il Gruppo impiega oggi 57 persone (+14% vs 2020) dedicate allo sviluppo e al miglioramento continuo di prodotti, processi e packaging.

I risultati di questo dispiegamento di forze e risorse sono l’introduzione sul mercato di circa 580 nuove referenze negli ultimi 2 anni (ad esempio i nuovi prodotti freschi di Chef). Solo nel 2022 i prodotti innovativi hanno rappresentato il 7,2% dei volumi di vendita totali. L’innovazione  non riguarda solo i prodotti, ma anche i processi produttivi per lo sviluppo costante di nuovi modelli di distribuzione dei prodotti che tengano conto delle nuove abitudini di acquisto delle famiglie.

Le attività del Centro ricerche Parmalat

Il Centro ricerche Parmalat, diviso tra Collecchio e Scodoncello (Parma), è il centro di riferimento delle attività legate all’innovazione: è, infatti, un centro di studio su latte, prodotti delattosati, alimenti funzionali, bevande a base frutta e tecnologie di processo, nonché di packaging per gli alimenti freschi e ultra-freschi.

Oltre all’attività di sviluppo nuovi prodotti, prevalentemente destinati al mercato italiano, si occupa di ricerche su tecnologie, ingredienti e processi innovativi. Il Centro ospita un reparto di impianti pilota per lo studio dei processi di trattamento termico, di separazione e fermentazione, che permettono il trasferimento tecnologico dei nuovi progetti e, nell’ottica del principio del miglioramento continuo, l’ottimizzazione dei processi industriali.

Parmalat si avvale anche di un Laboratorio chimico e microbiologico che supporta la funzione R&d nella verifica delle innovazioni di prodotto e di processo.

Collecchio il sito produttivo di latte più grande in Italia

Lo stabilimento di Collecchio è il sito di produzione del latte più grande in Italia e uno tra i più importanti al mondo. Situato in provincia di Parma, è lo stabilimento storico di Parmalat ed è stato costruito nel 1961 dall’intuizione delle produzioni Uht(a lunga conservazione). Ancora oggi è il centro delle principali innovazioni del settore.

Nello stabilimento vengono prodotte circa 390mila tonnellate di prodotto per circa 700 milioni di pezzi tra latte e panne Uht, yogurt, dessert e succhi di frutta. È qui che sono nati i marchi storici del gruppo quali Parmalat, Zymil, Chef, Santàl, Coppa Malù e che ogni giorno vivono grazie al lavoro di oltre 500 persone.

Cinque stabilimenti per la produzione o stagionatura di Parmigiano Reggiano

A Collecchio ha sede lo storico stabilimento Bertozzi, fondato nel 1901 dove oggi avviene il taglio e confezionamento del Parmigiano Reggiano, per oltre 2mila tonnellate all’anno.

Il Caseificio “Tricolore” a Reggio Emilia è uno tra i più grandi caseifici di produzione del Parmigiano Reggiano: si producono e stagionano 52mila forme ogni anno.

Anche il Caseificio di Tizzano Val Parma, in provincia di Parma, è un piccolo caseificio specializzato nella produzione di Parmigiano Reggiano biologico. Ogni anno produce circa 14mila forme.

Nello stabilimento di Reggio Emilia avviene il confezionamento del Parmigiano Reggiano prodotto negli altri caseifici del Gruppo.

Il Caseificio di San Polo di Torrile, in provincia di Parma, è oggi uno dei più grandi caseifici di Parmigiano Reggiano. Ne produce  circa 45mila forme l'anno ed è stato ristrutturato nel 2015 con l’aggiunta di nuove caldaie.

Sempre lo stabilimento di San Polo di Torrile, in provincia di Parma, fondato nel 1999, è un centro di raccolta e di concentrazione di siero di Parmigiano Reggiano, ma anche un impianto specializzato nella produzione di polvere di siero-proteine per il settore B2B, food e feed. Trasforma l’equivalente di circa 750mila litri di siero liquido al giorno, per produrre 10mila tonnellate di polvere all’anno.

Nel Caseificio “La Traversetolese” di Traversetolo, in provincia di Parma, vengono prodotte e stagionate ogni anno 23mila forme di Parmigiano Reggiano con il brand. Il caseificio dal 2017 a oggi si è fregiato di 6 premi al World cheese awards. Nel sito di Turro, in provincia di Piacenza, si stagionano ogni anno 88mila forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Le Dop di Lactalis Italia

Lactalis vanta un portafoglio di 8 formaggi Dop nazionali sui 52 formaggi prodotti dal Gruppo in Italia. Con le produzioni di Parmigiano Reggiano, Grana Padana, Gorgonzola, Taleggio, Montasio, Quartirolo Lombardo, Pecorino Toscano e Mozzarella di Bufala Campana, Lactalis raggiunge circa il 5% della produzione e il 7% del valore delle produzioni tutelate generato in Italia.

 

 

 

Lactalis, 31 milioni di euro investiti in Emilia Romagna - Ultima modifica: 2024-10-19T07:00:45+02:00 da Francesca Baccino

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