Gli allevatori trentini: urgente un sostegno

sostegno allevatori trentini
Da sinistra Stefano Albasini, presidente Concast Trentingrana, Roberto Simoni, presidente Federazione trentina della cooperazione, Giacomo Broch, presidente Federazione provinciale allevatori, Renato Costa, presidente Latte Trento, Sergio Paoli, direttore Latte Trento
Negli ultimi due anni i costi dell’alimentazione degli animali sono cresciuti del 32,5%, quelli per l’energia elettrica del 304%, quelli del gas del 404%. Molte stalle della provincia rischiano di chiudere. “Servono forme di compensazione” da parte pubblica

La drammatica situazione in cui versano gli allevatori di montagna ha fatto scendere in campo compatto il mondo della cooperazione con in testa il presidente della Federazione Roberto Simoni. Gli oltre 800 allevatori stanno vivendo il momento più difficile degli ultimi decenni. Prezzi dei loro prodotti latte e formaggi fermi da oltre un decennio e costi delle materie prime che hanno raggiunto prezzi insostenibili per qualsiasi allevamento di montagna in particolare.
I costi dell’alimentazione degli animali, sottolineano, sono cresciuti negli ultimi due anni del 32,5%, quelli per l’energia elettrica del 304% e quelli del gas del 404%. Questo, mentre le aziende zootecniche e i caseifici sociali sono aziende a forte consumo energetico.
La situazione è stata denunciata in un incontro alla Federazione degli Allevatori, presenti i vertici di tutti gli organismi di settore: il presidente degli allevatori Giacomo Broch, quello del Trentingrana Stefano Albasini, quello della Latte Trento con il presidente Renato Costa e con il direttore Sergio Paoli. Alla denuncia è seguito un accorato appello perché si arrivi ad interventi rapidi, pena la chiusura delle stalle con ciò che significherebbe l’abbandono delle valli trentine anche per l’importante settore turistico.
Il presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Roberto Simoni ha affermato: “Non è un problema del settore zootecnico, ma riguarda l’intera comunità trentina. Gli allevatori sono ormai arrivati a una situazione di collasso, da soli non potranno mai farcela, serve un impegno corale da parte di tutti, giunta provinciale e gdo in testa. Infatti non è solo un problema di sostenibilità economica ma anche sociale e ambientale”.
Dal canto suo il presidente degli allevatori, Giacomo Broch, ha lanciato un appello: “Le stalle trentine non possono chiudere temporaneamente in attesa di tempi migliori, anche se stanno producendo in perdita; e quelle piccole rischiano la chiusura con un grave danno per l’ambiente. La nostra forte richiesta per evitare eventuali chiusure, con i danni che comporterebbero per l’ambiente e per la tenuta del territorio, è pertanto quello di un intervento immediato a sostegno dei costi insostenibili per noi allevatori”.
Stefano Albasini, presidente Trentingrana, dopo aver ricordato che gli allevatori trentini producono ogni anno 125mila forme di Trentingrana oltre ai vari Puzzone, Spressa. Asiago, burro eccetera, tutti prodotti di alta qualità, ha denunciato: “Se le cose non cambieranno in fretta le stalle chiuderanno e le nostre valli perderanno la loro vita. Sono troppi mesi che questa situazione peggiora costantemente e non possiamo più reggere, ora speriamo che il nostro appello venga accolto”.
Il direttore della Latte Trento Sergio Paoli ha analizzato gli aumenti delle materie prime: “La razione alimentare ha registrato un aumento di 2 euro/capo/giorno in due anni, passando dal 2020 al 2022 da 6,09 a 8,07 euro, +32,5%. Questo per l’aumento di soia, +36%, farina d’orzo, +54,2%, farina di mais +48%. La bolletta energetica ha fatto lievitare i costi di quasi 2 milioni per il gas e di 1,3 milioni per l’elettricità. Aumenti a due cifre anche per imballaggi e bottiglie”.


La risposta della giunta provinciale

La giunta provinciale ha risposto compatta all’appello del mondo degli allevatori trentini sul vertiginoso rincaro delle materie prime. “Il settore lattiero-caseario è strategico per il Trentino, con la sua importanza dal punto di vista economico, paesaggistico e turistico”, ha affermato il presidente della giunta Maurizio Fugatti incontrando i vertici della Federazione trentina della Cooperazione, della Federazione degli allevatori, del Concast-Trentingrana e di Latte Trento. Lo strumento, ha proseguito il presidente, sarà il Psr, che dovrà individuare investimenti significativi in un’ottica di innovazione, riduzione dei costi e valorizzazione delle produzioni. “Siamo coscienti – ha proseguito – che le risposte devono essere tempestive ed efficaci, per questo puntiamo ad affinare rapidamente una serie di interventi che possano sostenere le aziende e i piccoli produttori del comparto, fornendo però anche una strategia di medio-lungo periodo”.
L’eccezionalità del momento è stata evidenziata anche dal vice presidente della giunta e assessore alla cooperazione Mario Tonina: “Siamo di fronte a un’emergenza, dalla quale usciremo solo se riusciremo a fare gioco di squadra, tutti assieme, Provincia, Trentino Marketing adeguatamente finanziato, cooperazione e attori del settore. Solo tutti assieme potremo trovare una via d’uscita che dovrebbe consolidare un percorso di crescita in futuro”.
L’assessore all’Agricoltura Giulia Zanotelli ha ripercorso tutte le azioni messe in atto ad oggi, come il versamento del 100% dell’indennità compensativa a tutti gli allevatori per un valore di 9 milioni a carico del bilancio provinciale, per il 2019. Mentre per il 2022 sono stati già stanziate risorse importanti per il premio benessere, 1,3 milioni, ma sono stati messi in bilancio della Provincia autonoma di Trento anche risorse per la promozione e per la messa in sicurezza dei caseifici. E nel regolamento per gli agriturismi è previsto che i formaggi consumati e venduti nei locali devono essere il 100% di origine trentina.
Giacomo Broch, presidente degli allevatori, ha commentato così le posizioni della giunta: “Gli impegni assunti dal presidente Fugatti e dal vice Tonina sono molto precisi. Ora attendiamo che l’assessore agricoltura Zanotelli li traduca subito in misure concrete di sostegno che ci permettano di superare questo momento difficile”.

 

Gli allevatori trentini: urgente un sostegno - Ultima modifica: 2022-02-17T17:19:48+01:00 da Lucia Berti

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