Dopo la frenata produttiva del 2022 quest’anno il Gorgonzola Dop è ripartito. Puntando sempre di più su giovani e giovanissimi e sottolineandone il gusto “transgenerazionale” ad aprile 2023 la produzione ha raggiunto quota 1.760.117 forme mettendo a segno un incremento del 7,26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche l’export è di segno positivo e ha fatto registrare, a gennaio 2023, un aumento del 5,2% (fonte Clal).
Aumento a doppia cifra dell’export in valore nel 2022
Sono i dati diffusi all’Assemblea del Consorzio di tutela: «Quest’anno siamo partiti col piede giusto, dopo un 2022 – ha spiegato Antonio Auricchio, presidente del Consorzio – che è stato l’anno più difficile dell’ultimo decennio. Abbiamo pagato, come tutti i grandi formaggi, una congiuntura sfavorevole con il costo del latte alle stelle, ma non abbiamo ceduto, e mai lo faremo, sulla nostra qualità. Ci ha molto aiutato l’export con il Gorgonzola presente oggi sulle tavole di 86 Stati nel mondo con un aumento a valore del 16,4% nel 2022 rispetto al 2021. Le nostre aziende continuano a produrre qualità e a portare il Made in Italy nel mondo. La nostra campagna punta sulla condivisione, sui social, in Italia e all’estero, e ci interessa moltissimo raggiungere i più giovani, sempre più interessati alla cucina e alle eccellenze agroalimentari».
Produzione di Gorgonzola in calo nel 2022
Su base annua, nel 2022 la produzione è stata di 5.048.311 forme con un tradizionale rallentamento nei mesi più caldi. Entrambe le regioni che costituiscono la zona d’origine del Gorgonzola Dop hanno avuto segno negativo nella produzione rispetto al 2021: in Piemonte il calo è stato del 2,73% (per un totale di 3.627.372 di forme) e in Lombardia del 7,11% (1.420.939 forme).
La tipologia bio è diminuita del 20,93% (42.225 forme) e ha rappresentato lo scorso anno lo 0,84% della produzione totale. Analoga diminuzione anche per la tipologia Piccante (-8,14%) che ha raggiunto comunque il 12,47% del totale prodotto lo scorso anno.
I consumi più alti nel nord-ovest
Per quanto riguarda i consumi, si confermano sopra la media gli acquirenti del Nord, soprattutto Nord-Ovest, dove si sono registrate le maggiori quantità acquistate. I nuclei familiari composti da due persone con responsabile acquisti, di 55 anni e oltre, senza figli, di classe socio-economica alta o medio-alta, mostrano la maggiore concentrazione e i livelli più alti di acquisto medio.
Nei canali d’acquisto, è la Gdo a registrare le migliori performance guadagnando più spazio in termini di volumi (55%) e valore (56,3%). Stabile, ma marginale, la percentuale dei “tradizionali specializzati (1,3%) e il canale costituito da ambulanti/mercati, secondo per importanza, si stabilizza intono al 22% di volume. Le modalità d’acquisto sono stabili: take-away, peso fisso e variabile al banco si dividono pressoché equamente il mercato
Export in crescita dell’1,9% nel 2022
L’export di Gorgonzola nel 2022 è aumentato dell’1,9%, per un totale di 25.191 tonnellate esportate di cui 21.733 intra-Ue (+2,7%) e le restanti 3.458 extra-Ue (-3%). Germania e Francia, con oltre 11,6 tonnellate rappresentano il 46,2% delle esportazioni totali di Gorgonzola Dop. La Francia registra un aumento del 2,31% mentre la Germania, segna -11,8%. Menzioni d’onore per: Lussemburgo, 1.316 tonnellate, +199,9% e Ungheria +57,72%.
Fuori dall’Unione, con segno positivo troviamo: Giappone 29,51%, Regno Unito 4,39% e Corea del Sud 5,23%. Sono complessivamente 86 gli Stati nel mondo dove si consuma il Gorgonzola Dop con un aumento a valore del 16,4% rispetto al 2021 (elaborazione Clal su fonte Istat).
Nuova campagna di comunicazione anche per il mercato estero
La capacità di questo prodotto di unire tutte le generazioni a qualsiasi latitudine è raccontata, del resto, anche nella nuova campagna di comunicazione lanciata dal Consorzio che abbina al nuovo spot tv un’intensa attività sugli account social @gorgonzoladop e sul sito in 11 lingue.
La campagna internazionale “Il gusto che unisce le generazioni” coinvolgerà, per i prossimi due mesi, 25 tra i più noti food creators di Francia, Spagna, Regno Unito, Germania e Svizzera, oltre all’Italia, con un obiettivo stimato di reach organica di 874mila utenti. I talent saranno chiamati a rivisitare una ricetta tipica della tradizione gastronomica del proprio Paese utilizzando il Gorgonzola Dop.
Forte di un engagement social tra i più alti nell’ambito delle Indicazioni Geografiche italiane – con 589mila menzioni oggi su Instagram – e di un export in costante crescita, con oltre 2milioni di forme nel 2022 che rappresentano il 42% circa della produzione per un valore di oltre 178 milioni di euro, il Gorgonzola Dop è amatissimo nei Paesi oggetto della campagna. In particolare Francia e Germania realizzano da sole quasi la metà delle esportazioni, con la Francia primo Paese importatore per la prima volta dal 2012.
La tutela del marchio Italia si vince puntando sulla qualità
Il riconoscimento del lavoro svolto dalle aziende associate è venuto anche dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, intervenuto con un videomessaggio. «Il Gorgonzola è un emblema del Made in Italy, espressione profonda di una cultura millenaria radicata nel territorio. La tutela del marchio Italia è una delle sfide che questo Governo vuole vincere puntando sulla qualità, caratteristica che rende uniche sul mercato globale le nostre produzioni agroalimentari. Promozione e informazione sono fondamentali per presentare quello che ci distingue nel resto del mondo, puntando anche sui giovani».
«È nostra ferma intenzione – ha aggiunto Lollobrigida – contrastare in ogni sede qualsiasi produzione che rischia di spezzare il legame millenario tra agricoltura, allevamento, produttori e trasformatori a cominciare dai prodotti sintetici. Difenderemo le nostre produzioni con interventi per 250 milioni sull’innovazione tecnologica e sulle filiere più deboli, con campagne apposite e una partecipazione coordinata agli eventi fieristici mettendo in correlazione anche l’arte, la musica, il turismo per renderle ancora più visibili. Anche la campagna che stiamo conducendo per fare riconoscere nel 2025 la Cucina Italiana patrimonio immateriale dell’Unesco si basa su questi principi. Ogni tanto ci troviamo di fronte ad aggressioni da parte di sistemi di etichettatura condizionanti, come il Nutriscore, che fanno passare per veleno prodotti nobili, come il Gorgonzola Dop, che hanno garantito il nostro benessere per secoli. Siamo impegnati a contrastarli da un lato, e ad aprire nuovi mercati dall’altro».
L’Assemblea annuale dei Soci di quest’anno ha guardato al futuro e ai prossimi progetti di comunicazione del Consorzio di tutela che parlano sempre più al pubblico giovane sottolineando la versatilità in cucina e la valenza transgenerazionale del Gorgonzola Dop.
Sul palco, oltre ad Anita, volto dello spot Gorgonzola Dop "Il gusto che unisce le generazioni", alcuni tra i più amati food influencer hanno condiviso le loro esperienze ed emozioni legate al Gorgonzola Dop.
Francesco Facchinetti ha raccontato la sua esperienza nella challenge in cui è stato protagonista nel ruolo di chef; Tommaso Cassissa, comico, cantante e conduttore televisivo, ha proposto in stile freestyle un classico a base di Gorgonzola; Valentina Ricci ("La Vale"), scrittrice e conduttrice radiofonica e Samantha Biale, nutrizionista e diet-coach.