Raggiunta l'intesa sul prezzo del latte alla stalla tra gli allevatori che consegnano a Italatte, società che fa capo alla multinazionale francese Lactalis e maggiore primo acquirente del latte nazionale con i marchi Cademartori, Galbani, Invernizzi e Parmalat.
Dopo un accordo verbale che aveva stabilito un prezzo di 60 centesimi al litro solo per il mese di gennaio 2023 le parti agricola e industriale si sono nuovamente incontrate oggi, 31 gennaio, trovando l'intesa a 57,5 centesimi al litro (iva esclusa) da febbraio a giugno 2023.
A firmare l'intesa raggiunta a Montichiari i produttori di latte, rappresentati tra gli altri da Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia, Francesco Martinoni, responsabile nazionale della Federazione latte di Confagricoltura, Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia e Germano Pè, presidente di Aral Lombardia.
Il punto sul mercato ad aprile
Nell'ambito dell'accordo si è anche stabilito di tornare a fare il punto sul prezzo nuovamente ad aprile. Si tratta, secondo un produttore di latte del lodigiano, socio della cooperativa Laudense che consegna a Galbani, di un prezzo ragionevole e anche soddisfacente, perchè raggiunto durante una stagione difficile per la contrattazione sul latte.
Aver raggiunto un'intesa sul prezzo del late alla stalla offre certezze nei numeri e nei pagamenti fino alla fine di giugno garantendo agli allevatori una certa tranquillità. Da luglio le possibilità di poter spuntare un prezzo del latte soddisfacente aumentano: si apre, infatti, il consueto periodo di flessione stagionale della produzione di latte e di aumento conseguente della domanda
Occorre anche considerare che il valore del latte spot è in flessione decisa da alcune settimane e che a maggio potrebbe aprire in Piemonte anche il nuovo polverizzatore di Inalpi con la conseguenza di un allentamento della pressione nell'offerta di latte sul mercato.