Uniceb, preoccupa lo stop della Francia all’export di broutard

Chiesta l’apertura di un contingente tariffario straordinario per l’importazione di bovini vivi da ingrasso provenienti da Paesi terzi al posto dei broutard

alimentazione vitelli da carne
La Francia ha bloccato le movimentazioni di bovini vivi a causa della Dermatite nodulare contagiosa fino al 5 novembre

Il tasso di autoapprovvigionamento italiano nel settore delle carni bovine è passato dal 68% nel 2005 al 52% nel 2018, fino a toccare il livello del 40% nel 2023. Una tendenza che, purtroppo, non riesce ad essere invertita». Lo ha dichiarato in un comunicato il presidente di Uniceb (Unione italiana filiera delle carni), Carlo Siciliani.

«Il sostegno alla linea vacca-vitello nazionale, previsto dal pacchetto “Coltiva Italia”, – continua Siciliani - rappresenta senz’altro un intervento strategico, ma i suoi effetti positivi si manifesteranno solo nel medio-lungo periodo. Il nostro principale Paese fornitore di broutard, la Francia, sta vivendo una contrazione sostanziale del patrimonio di vacche nutrici».

La Dermatite novulare contagiosa penalizza l'allevamento italaino da ingrasso

A ciò si aggiunga, come ha fatto sapere sempre Siciliani,  che la Francia in questi mesi è alle prese con l’epidemia di Dermatite nodulare contagiosa bovina per la quale sono state bloccate le movimentazioni in uscita dal territorio francese, almeno fino al prossimo 5 novembre.

Necessario contingente tariffario per l'import di vitelli da ingrasso provenienti da Paesi Terzi

«La situazione si sta aggravando di giorno in giorno, ed è per questo che abbiamo formalmente richiesto al ministro Francesco Lollobrigida di sostenere, presso la Commissione europea, l’apertura di un contingente tariffario straordinario per l’importazione di bovini vivi da ingrasso provenienti da Paesi terzi, da destinare alle imprese italiane. Tale misura consentirebbe di: garantire la continuità produttiva; tutelare la competitività delle filiere nazionali; prevenire distorsioni di mercato.»

«Le imprese della filiera – conclude Siciliani – hanno necessità di agire ora e l'apertura di un contingente di importazione ad hoc sarebbe una soluzione che assicurerà continuità produttiva in attesa che aumenti in modo significativo il patrimonio di vitelli nati in Italia».

 

Uniceb, preoccupa lo stop della Francia all’export di broutard - Ultima modifica: 2025-10-31T19:47:48+01:00 da Francesca Baccino

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