Asprocarne, il fatturato sfiora i 30 milioni e cresce del 35% nel 2023

In un solo anno di attività Asprocarne ha commercializzato in media oltre 100 capi da macello di razza Piemontese alla settimana

L'Assemblea dei soci che si è svolta a Fossano (Cn) ha approvato il bilancio di esercizio del 2023 sottolineando, tra le diverse attività, l'importanza dei progetti di rilancio della razza Piemontese

Approvato il bilancio di esercizio del 2023 di Asprocarne con numeri in crescita su tutti gli indicatori, a partir dal fatturato salito che ha sfiorato i 30 milioni, in progresso del 35% rispetto all’anno precedente. Sono i dati diffusi dall’assemblea generale annuale dei soci di Asprocarne Piemonte, che si è svolta a Fossano (Cn). Numeri di rilievo anche per il patrimonio netto, poco meno di 600mila euro e per l’utile di esercizio, circa 7mila euro.

«Sono numeri importanti per il nostro bilancio, che ci gratificano - ha detto il presidente Franco Martini - ed evidenziano come l’organizzazione insieme agli allevatori soci continui a crescere andando nella direzione del mercato».

I progetti di rilancio della razza Piemontese

«Nel corso del 2022 - ha proseguito Martini - si sono gettate le basi per uno sviluppo concreto dei progetti di rilancio della razza Piemontese, che, purtroppo, in questi mesi vede aumentare sempre di più le proprie difficoltà in una spirale che sembra non avere fine. In un solo anno di attività sono stati commercializzati mediamente oltre 100 capi da macello di razza Piemontese alla settimana. Nel 2024 auspichiamo di proseguire su questa linea, senza ovviamente tralasciare tutto il lavoro che da anni svolgiamo per il consolidamento del mercato dei bovini da macello di razze francesi».

Temi centrali all’incontro di Fossano, cui hanno partecipato i rappresentanti di  Coldiretti Piemonte, Cia Piemonte e Confcooperative, gli aspetti riguardanti la comunicazione grazie all’intervento di Federico Francesco Ferrero, medico nutrizionista, giornalista esperto di marketing e Masterchef d’Italia. Ferrero ha ribadito l’importanza di una dieta sana ed equilibrata dove, nelle giuste dosi, deve trovare sempre posto la carne rossa allevata secondo i disciplinari Sqnz (Sistema di qualità nazionale zootecnia).

«Proprio attraverso la valorizzazione dei sistemi di certificazione e del lavoro degli allevatori sarà importante – ha sottolineato Ferrero – puntare nei prossimi anni a posizionare la carne bovina allevata in Piemonte sempre più tra i grandi prodotti dell’alta cucina internazionale».

Asprocarne Piemonte è l’unica Op (Organizzazione dei produttori), di carne bovina operante in Piemonte e una delle principali a livello nazionale per rappresentanza. Associa circa 400 produttori piemontesi che allevano oltre 130mila bovini ogni anno, all’incirca il 50% della produzione regionale complessiva di vitelloni da carne.

Asprocarne, il fatturato sfiora i 30 milioni e cresce del 35% nel 2023 - Ultima modifica: 2024-06-11T09:57:01+02:00 da Francesca Baccino

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