Si è svolto il 21 dicembre scorso nella sede del Consorzio a Reggio Emilia il Seminario Farmaci, evento dedicato alla presentazione di due importanti iniziative sul corretto uso dei farmaci nelle stalle della filiera del Parmigiano Reggiano. La prima è il Piano di Supporto dell’Araer agli allevatori per l’applicazione in stalla dell’asciutta selettiva; la seconda iniziativa riguarda il progetto DDD sulla ricerca della dose definita giornaliera di antibiotico nelle stalle.
Entrambe nascono dalla volontà del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e sono state sviluppate insieme all’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna, con il supporto di Enti e Università, come l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia e l’Università di Milano.
Il seminario è stato seguito da oltre 80 partecipanti, in presenza e in collegamento da remoto, a dimostrazione dell’interesse che le due iniziative hanno riscosso tra le figure della filiera maggiormente coinvolte nella problematica della riduzione dell’uso di antibiotici nella produzione di latte.
Ricordiamo che il seminario era indirizzato in maniera specifica a esponenti di Associazioni ed Enti, nonché veterinari pubblici e liberi professionisti, che si troveranno ad agire a breve in uno scenario nuovo in materia di uso dei farmaci. Il 28 gennaio entra, infatti, in vigore il Regolamento sul farmaco che impone un approccio nuovo, individuale, con una ristretta gamma di molecole e solo a seguito di una diagnosi precisa, nel trattamento antibiotico sugli animali allevati.
Ma – come ha ricordato in un passaggio del suo saluto il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli – l’uso razionale e sempre più ridotto del farmaco per filiere di eccellenza come quella del Parmigiano Reggiano è dettato anche e soprattutto dall’atteggiamento e dalle richieste del consumatore. Da qui le iniziative del Consorzio e il suo essere sull’argomento un punto di raccordo dei tanti attori della filiera e cabina di regia di iniziative pratiche, che nei due progetti illustrati trovano una loro evidente esemplificazione.
Andrea Gavinelli
Il seminario ha proposto numerosi interventi di grande spessore tecnico.
Andrea Gavinelli, capo dell’Unità Benessere animale, resistenza antimicrobica della Commissione Europea, ha fatto il punto sulle iniziative in tema di AMR a livello europeo, già messe in campo e, soprattutto, di prossima implementazione.
Spicca la grande attenzione al tema dell’antibiotico resistenza definita, non a torto visto i numeri di decessi che provoca, una vera a propria pandemia; la spinta alla sinergia e alla collaborazione tra tutte le componenti delle filiere coinvolte; la messa a punto di strutture operative ad hoc e la disponibilità importante di risorse finanziarie per porre l’Europa al vertice in questo ambito.
Sottolineatura anche per l’inserimento di queste tematiche nell’ambito della definizione di accordi commerciali con partner terzi.
Giovanna Trambajolo
A seguire, dopo un’illustrazione generale delle misure per il contrasto dell’antibiotico resistenza nella regione Emilia Romagna, con gli interventi di Anna Padovani e di Giovanna Trambajolo, dell’Area di Sanità Veterinaria e igiene degli alimenti della Regione Emilia Romagna, si è passati su un piano pratico con gli interventi successivi, dedicati in particolare all’asciutta selettiva.
Sono state illustrate le nuove Linee Guida regionali sull’uso prudente dell’antibiotico nell’allevamento bovino da latte, che presentano integrazioni rispetto alla precedente stesura. Linee guida regionali che, va ricordato, sono divenute punto di riferimento in materia anche al di fuori della regione Emilia Romagna. In materia di asciutta selettiva vengono previste tre categorie in cui la stalla può essere collocata in base alla sua classe di rischio mastitico e, per ognuna, sono individuati i punti da soddisfare per poter procedere al trattamento antibiotico sulle bovine coinvolte.
Al di là delle schematizzazioni – peraltro estremamente puntuali e pratiche – è stato più volte sottolineato come il passaggio all’asciutta selettiva sia un percorso fatto di tanti accorgimenti, in primis la gestione igienico-sanitaria dell’allevamento, che vede protagonista il veterinario aziendale insieme all’allevatore.
Paolo Moroni
Concetti ripresi anche dal prof. Paolo Moroni, con cattedra di qua e di là dell’Atlantico (Università di Milano e Cornell University di New York) quando ha parlato del servizio Araer di supporto all’asciutta selettiva e del progetto DDD.
Oltre a riprendere e ampliare i punti già toccati nelle relazioni precedenti, ha evidenziato l’aiuto operativo che possono dare i dati dei controlli funzionali e l’interazione con il gestionale Sì@alleva al fine di creare percorsi operativi di attuazione dell’asciutta selettiva. Quanto al progetto DDD (dose definita giornaliera di antibiotico), si tratta di una iniziativa che coinvolgerà alla partenza un numero di stalle compreso tra 50 e 100, con adesione volontaria, utilizzando e ampliando il flusso di dati di Classyfarm, per avere una misura reale del dato della DDD in stalle della filiera del Parmigiano Reggiano e da qui individuare percorsi di riduzione del consumo di farmaco in stalla.
L’importanza di questo lavoro sta nella necessità di definire al più presto – in particolare per filiere di eccellenza come il Parmigiano Reggiano – un dato di DDD che è e sarà il punto centrale di qualificazione di virtuosità in materia di uso di farmaci e, di riflesso, un viatico commerciale indispensabile.
Molto articolato anche il dibattito nella parte conclusiva del seminario, che ha evidenziato, al di là dei singoli punti coinvolti, una adesione importante e trasversale di professionisti e rappresentanti di enti e associazioni a queste iniziative del Consorzio, da cui ben sperare per lo sviluppo di sinergie di campo efficaci in futuro.
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