Con l'invio a tutti i caseifici ed allevatori della circolare informativa del 27 gennaio 2022 è iniziata la raccolta delle adesioni alla proposta di Piano regolazione offerta 2023-2025, redatto sulla base dell’Accordo preventivo deliberato dall’Assemblea dei consorziati del 15 dicembre 2021.
Il Piano regolazione offerta 2023-2025, proseguendo il percorso già tracciato dai precedenti Piani, si pone l’obiettivo di continuare a garantire una stabilità delle quotazioni del nostro prodotto e una equa redistribuzione del valore lungo tutta la filiera produttiva, garantendo in tal modo il proseguimento di un virtuoso percorso di crescita dei nostri allevamenti, crescita che può avverarsi solo in condizioni di stabilità, attraverso una sana programmazione produttiva.
Questo processo evolutivo, il cui percorso è stato ulteriormente accentuato negli ultimi anni di applicazione dei Piani di regolazione dell’offerta, ha premiato lo sviluppo delle aziende più competitive pur salvaguardando, attraverso specifiche misure di tutela a favore delle piccole imprese e delle produzioni in zone svantaggiate, il mantenimento di quella eterogeneità produttiva che rappresenta un patrimonio unico della nostra filiera.
Il Piano 2023-2025 conferma l’impianto del precedente Piano 2020-2022, con l’assegnazione delle quote agli allevatori e con un sistema di contribuzione aggiuntiva sulla base degli splafonamenti.
Tra gli obiettivi strategici del nuovo Piano ricordiamo la prevenzione di possibili fenomeni speculativi, il riequilibrio delle quote produttive all’equilibrio di mercato raggiunto e di conseguenza la riduzione delle tensioni sui prezzi delle quote, garantendo inoltre strumenti per l’accessibilità delle quote per le imprese in crescita e per i giovani allevatori.
Tra le principali novità del Piano 2023-2025 ricordiamo:
- la creazione di Plafond dedicati al riequilibrio delle quote (assegnazioni gratuite e/o a pagamento che si pongono l’obiettivo di riequilibrare le quote produttive alle attuali condizioni di equilibrio di mercato);
- l’incremento degli strumenti di flessibilità di gestione del Piano, al fine di poter velocemente adeguare l’applicazione del Piano alle eventuali mutate condizioni di mercato;
- il rafforzamento delle misure di “scolmatura latte”, attraverso un apposito sconto sulla contribuzione aggiuntiva;
- il rafforzamento dei controlli sulle dichiarazioni latte al fine di garantire il rispetto delle norme e la correttezza della dichiarazione dei quantitativi lavorati.
Sul portale del Registro Quote Latte Parmigiano Reggiano, all’indirizzo http://registro.parmigianoreggiano.it/qlpr/home.do, sono pubblicate le circolari informative inviate a caseifici e allevatori. Tra gli allegati, sono disponibili:
- l'Accordo preventivo
- il testo del Piano
- la traccia di adesione per i caseifici sociali, artigianali e aziendali
- il modulo di adesione per i singoli Allevatori (per gli allevatori soci di cooperative o di Op è valida la delibera della cooperativa/Op per delega di rappresentanza, secondo la normativa vigente)
Si ricorda che per poter essere presentato al Ministero il Piano deve raggiungere ben 4 quorum: devono infatti aderire almeno il 66% degli allevatori rappresentanti almeno il 66% del latte, il 66% dei caseifici rappresentanti almeno il 66% del formaggio.
E’ perciò di estrema importanza l’impegno dell’intera filiera produttiva per il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo che potrà garantire stabilità all’intero comparto.
Per le modalità di invio delle adesioni si rimanda alle citate circolari. Si ricorda che è stato stabilito un termine per la raccolta delle adesioni al 21 marzo 2022.
bertolini@parmigianoreggiano.it
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