Mastiti, il problema uberis: l’utilità di prevenire con la vaccinazione

mastiti

Lo Streptococcus uberis ha un oggi un ruolo importante nel determinismo delle patologie mammarie, e la sua importanza è sempre più riconosciuta. Costituisce non di rado un problema serio, anche per la sua notevole resistenza ai trattamenti che comporta spesso necessità di trattamenti antibiotici rilevanti, cosa da evitarsi ove possibile in una fase come l’attuale in cui invece l’utilizzo di questi farmaci va ridotto.

La prevenzione quindi assume in questo caso un ruolo particolarmente rilevante: se è prassi comune utilizzare i vaccini per altre patologie, il loro utilizzo per il controllo di talune mastiti è una novità che in specifiche situazioni - da valutare con il veterinario aziendale - può costituire una soluzione razionale al problema.

Lo S. uberis è un microrganismo ubiquitario in grado di colonizzare non solo gli animali, ma anche il loro ambiente essendo presente soprattutto nel letame e in materie organiche, compresi i materiali della lettiera, associando quindi le infezioni all’igiene ed al management aziendale. Di solito gli animali vengono infettati tramite fonti ambientali nel periodo di asciutta, con il 60% delle mastiti cliniche in lattazione che hanno avuto origine proprio in questo periodo.

L’infezione può avvenire, in misura minore, anche nelle vacche in lattazione, soprattutto durante i primi 75 giorni. I tassi di infezione più elevati si riscontrano comunque subito dopo la messa in asciutta e nel periparto.

La facilità con la quale colonizza animali e ambiente e la possibilità di eludere i meccanismi difensivi dell’ospite grazie alla formazione di un biofilm protettivo, hanno permesso a questo microrganismo di diventare causa estremamente importante di mastite in allevamento. La presenza di molti sottotipi, spesso presenti in gran numero in stalla, rende spesso poco efficaci i protocolli terapeutici e il risultato sono vacche che cronicizzano o che presentano mastiti ricorrenti.

È quindi evidente, alla luce dei -pochi- risultati e dei costi per le terapie antibiotiche, come la prevenzione rivesta un ruolo fondamentale per ridurre la gravità delle problematiche sanitarie aziendali.

Il vaccino

Se una gestione ottimale della stabulazione degli animali è il fondamentale intervento profilattico, un’altra possibilità importante consiste nella vaccinazione; tale pratica è da tempo diffusa ad esempio per molte patologie virali che interessano l’apparato respiratorio, ma in Italia fino ad ora è stata poco diffusa la pratica della vaccinazione per il controllo della mastite.

Come per E. colicoliformiStaph. aureus CNS, anche per Streptococcus uberis da qualche mese è in commercio, anche in Italia, un vaccino. Questo, utilizzato durante il periodo pre-parto e dopo 15 giorni dal parto, offre spesso una buona protezione nei confronti dei diversi sottotipi di S. uberis nel corso della successiva lattazione.

Esperienze aziendali condotte in vari contesti hanno dimostrato che l’utilizzo del vaccino tende a ridurre il numero di casi clinici e la severità delle mastiti causate da S. uberis, con conseguente maggiore e più rapido tasso di guarigione e una riduzione dell’utilizzo di antibiotici.

manuel.belotti@hipra.com


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Mastiti, il problema uberis: l’utilità di prevenire con la vaccinazione - Ultima modifica: 2021-05-10T16:10:45+02:00 da Claudia Notari

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