L’evoluzione dei mercati alimentari e del rapporto con i consumatori ha portato in primo piano la crescente attenzione al tema del benessere animale. Un’attenzione che diventa pilastro essenziale nel caso dei prodotti Dop. Per queste ragioni nel 2018 il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha creato il Servizio Produzione Primaria, finalizzato allo studio ed alla promozione dell’attenzione a questo tema strategico.
In quest’ottica, nella primavera 2019 sono stati reclutati sei veterinari e, dopo approfondita formazione sull'utilizzo della check list messa a punto dal CReNBA per stimare il livello di benessere degli animali allevati, è stato avviato un censimento capillare di tutti gli allevamenti inseriti in filiera, un’attività che prosegue con un presidio basato su visite sistematiche.
La valutazione è stata proposta come un servizio volontario, e non come un obbligo, proprio per accompagnare l’evoluzione culturale del sistema. A due anni di distanza è molto interessante notare che solo l’8% delle stalle non ha ancora aderito al censimento, mentre il 92%, spesso anche grazie al ruolo proattivo del caseificio, ha accettato il servizio.
Tra maggio 2019 e ottobre 2020, con l'interruzione Covid, sono state così effettuate 3.854 visite in 2.420 stalle. Questa attività ha permesso di ottenere un quadro molto dettagliato della situazione nelle aziende che producono latte da destinare alla trasformazione in Parmigiano Reggiano, un quadro molto variegato essendo riferito ad un comparto molto ampio ed eterogeneo: si passa da stalle con 5 capi a stalle con quasi 1.000 capi adulti. E tali allevamenti sono sparsi su cinque province, dalla bassa padana fino all'alto Appennino.
Come noto la check list CReNBA produce un giudizio numerico complessivo del benessere animale oltre a cinque punteggi riferibili alle cinque aree in cui è organizzata la check list. Il punteggio medio stimato per tutte le stalle è stato 69, che diventa 71 se la media viene ponderata in base ai capi. Ciò testimonia come le stalle più grandi tendano ad avere livelli di benessere più elevati.
Non sono disponibili, per quanto a nostra conoscenza, dati analoghi su altri comparti che possano permettere un’analisi comparata. Essendo 60 il valore suggerito dal CReNBA come soglia di “sufficienza”, un valore medio attorno a 70 sembra tuttavia suggerire una situazione di benessere animale complessivamente sana, dunque una buona premessa per le azioni che verranno messe in campo in vista di un ulteriore miglioramento.
Si segnala allo stesso tempo che le stalle con carenze complessive significative sono attorno al 9% (con poco più del 5% dei capi), più frequenti fra le stalle a stabulazione fissa e di montagna.
Per quanto riguarda le diverse aree di valutazione, punteggi più bassi sono stati rilevati nell’ambito grandi rischi e biosicurezza mentre le aree management, strutture e rilievi sugli animali hanno mediamente valori più alti.
In circa il 30% dei casi, le carenze riscontrate hanno avuto un significativo miglioramento nel corso del periodo, a dimostrazione del fatto che in molte situazioni la causa della carenza era legata semplicemente a non conoscenza, per cui una volta inquadrato il problema è stato velocemente risolto. Tali situazioni riguardano principalmente la gestione dei vitelli con particolare riferimento alle caratteristiche costruttive dei box in cui sono allevati.
Esiste, infine, un blocco (5-10%) di aziende in cui sono urgenti interventi di adeguamento della gestione e/o delle strutture.
Nel complesso, come prevedibile, è emerso un quadro molto eterogeneo e in rapida evoluzione. Questo monitoraggio oggi rappresenta un indispensabile punto di partenza che permetterà al Consorzio di orientare, già a partire dal 2021, un piano organico di interventi con significativi investimenti economici per accompagnare e accelerare l’ulteriore miglioramento delle performance complessive del comprensorio in tema di benessere animale. E in questo percorso un ruolo centrale sarà ricoperto dai caseifici in quanto catalizzatori del benessere animale nelle singole “filiere caseificio”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Alleva by Parmigiano Reggiano