È per me motivo di grande orgoglio il potervi parlare dal palco di Alleva Forum, l’evento dedicato agli allevatori della filiera del Parmigiano Reggiano. È un giorno di festa per la nostra Dop e per l’Italia intera.
Le grandi sfide che dovremo affrontare nel prossimo futuro precedono tutte il caseificio. Stiamo attraversando un momento di forte cambiamento, in cui il valore che sta emergendo con maggiore urgenza è la sostenibilità. Basti pensare alla recente direttiva sulle emissioni dell’Unione Europea, per la quale una stalla da 150 vacche viene equiparata a una grande industria siderurgica; per non parlare della direttiva sugli agrofarmaci, che se passasse ne renderebbe inutilizzabile il 66% senza proporre un’alternativa; o, ancora, dell’etichetta da apporre in base alla sostenibilità della lavorazione, valutata su quanta CO2 viene emessa per chilo di prodotto.
Il Parmigiano Reggiano è l’esempio concreto che non esiste solo la sostenibilità ambientale, ma anche quella economica e sociale. Se non ci fosse la nostra Dop, in determinati Comuni non ci sarebbero neanche le scuole. Se non ci fosse un senso economico nel coltivare quei territori, non ci sarebbe neanche lo sprone ad abitarli. Ecco perché stiamo vivendo un momento di grandissima responsabilità, un momento in cui dobbiamo essere consapevoli di ciò che stiamo attraversando. Il Parmigiano Reggiano ha il dovere di essere il primo Consorzio a guidare anche quelli che non hanno le risorse economiche e la possibilità di avere una voce forte come la nostra.
Questi momenti rendono tangibile come il Parmigiano Reggiano non sia solo il Consorzio dei produttori di formaggio, ma anche quello della filiera. Vogliamo aprire le nostre porte alla scienza di tutta la filiera, perché è grazie alla ricerca che potremo trovare le metriche con cui misurare la sostenibilità non solo del nostro prodotto, ma di tutte le Indicazioni Geografiche italiane. Occorrono verità e trasparenza ad ogni costo per misurare le esternalità positive della nostra Dop. Ciò è importante non solo per mantenere nel tempo il nostro prodotto, ma anche per il Paese intero.
Le Indicazioni Geografiche, per loro stessa natura, non possono essere delocalizzate. Nel solo 2022, le filiere dell’agroalimentare italiano hanno fatturato 580 miliardi di euro: stiamo parlando del 25% del Pil italiano. Aggiungiamoci che nel 2021, un turista straniero su due ha visitato il nostro Paese in funzione dell’enogastronomia, e che il turismo equivale al 15% del nostro Pil. Siamo chiamati a difendere e tutelare questo tesoro con la scienza e con la verità.
Oggi più che mai abbiamo capito che il Parmigiano Reggiano lo vendiamo se al suo interno ci sono valori che provengono prevalentemente dall’allevamento e dalle aziende agricole, e che hanno bisogno di marginalità per poter fare investimenti. Dobbiamo continuare a essere un prodotto amato non solo perché è un esempio di come si fa un buon formaggio, ma anche perché siamo in grado di dimostrare che si può allevare nel miglior modo possibile e al contempo avere i massimi livelli di sostenibilità. Questo Consorzio è nato 90 anni fa proprio sul principio della potenza dell’azione collettiva rispetto a quella dei singoli caseifici nel proteggere e tutelare il marchio.
Oggi dobbiamo essere al fianco di tutta la filiera nell’erogare servizi e competenza per un grande progetto che si chiama Parmigiano Reggiano. Dobbiamo guardare alla nostra realtà dal punto di vista del cittadino. È giusto che il Consorzio utilizzi le proprie risorse per essere al fianco non solo dei propri soci, i caseifici, ma anche degli allevatori, perché la nostra Dop ha il suo DNA nel latte di questo territorio: un latte che si può creare solo se le bovine mangiano il 50% dei foraggi prodotti nei nostri campi.
Mi auguro che questa giornata eccezionale, a cui siete accorsi in ben 600, sia un momento storico in cui iniziamo una nuova era e consegniamo a chi verrà dopo di noi un valore che deve continuare nel tempo: il futuro del Consorzio inizia qui. Buon Parmigiano Reggiano a tutti!
Nicola Bertinelli
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Alleva by Parmigiano Reggiano