La zootecnia campana in mostra all’ombra del Maschio Angioino

zootecnia campana
L’area della Fattoria degli Animali organizzata dall’Aia ha attirato numerosissimi visitatori
Al Villaggio Contadino di Napoli, fattoria e laboratori curati da Aia e Associazione allevatori Campania e Molise

Un Ponte dell’Immacolata da ricordare, quello passato a Napoli, con il Villaggio Contadino di Coldiretti nella centralissima Piazza Municipio, all’ombra del maestoso Maschio Angioino, uno dei simboli universalmente riconosciuti del capoluogo partenopeo, con lo sfondo del profilo inconfondibile del Vesuvio.

La presenza della zootecnia all’interno dei “Villaggi” Coldiretti , lo ricordiamo, ha soprattutto il significato di un incontro con la cittadinanza e le Istituzioni per evidenziare il valore dell’allevamento nazionale, del suo importante ruolo per la tutela e difesa della ricca biodiversità animale del nostro Paese, per il contributo al presidio del territorio, alla diffusione di pratiche di economia circolare, alla produzione di un cibo sano e naturale, proveniente da aziende che rispettano il benessere degli animali. E così è stato anche nel capoluogo partenopeo. Una città, Napoli, che ha risposto in massa, più di 500mila gli accessi registrati, secondo gli organizzatori, tra gli stand istituzionali di Coldiretti, dei partner del Villaggio #stocoicontadini e nelle botteghe di Campagna Amica.

La Fattoria degli Animali curata dall’Aia e dall’Aacm

Al Villaggio Contadino di Natale la grande folla di visitatori ha potuto soffermarsi anche ad ammirare la Fattoria degli Animali allestita dall’Aia (Associazione italiana allevatori), con la collaborazione dello staff dell’Aacm (Associazione Allevatori Campania e Molise), guidata dal presidente, Davide Minicozzi e dal direttore, Augusto Calbi, e di FedANA (Federazione Nazionale Associazioni di razza e specie).

Gli stand 57, 58 e 59 sono stati presidiati durante i tre giorni - da giovedì 7 a sabato 9 dicembre - dal presidente e dal direttore generale dell’Aia, Roberto Nocentini e Mauro Donda, dal coordinatore di FedANA (Federazione nazionale delle associazioni di razza e specie), Giorgio Apostoli, e da altri dirigenti e allevatori.

Adiacente alla Fattoria degli Animali, l’area transennata nella quale è stata protagonista a più riprese l’attività “Asiniamo Insieme” (laboratorio-dimostrazione di Pet therapy, con simulazione di sedute per mostrare i benefìci che si possono ottenere tramite interventi assistiti con animali in persone affette da fragilità psicofisiche, patologie post-traumatiche o disabilità): autentica star del laboratorio all’aperto, paziente ed ammiratissimo da grandi e piccini, l’Asino Sardo “Alento” (proprietario Monetta Emilia di Cava De’ Tirreni-Salerno), sempre pronto a mettersi in posa per una foto ricordo con alle spalle il Vesuvio o il Maschio Angioino.

Nella mini-fattoria del Villaggio di Natale, oltre ovviamente all’asinello, non poteva mancare una bovina, nel caso specifico un’Agerolese, razza tipica della biodiversità zootecnica campana, portata dall’allevatore Volpe Francesco di Vico Equense-Napoli.

Nei laboratori curati da Aia e Aacm è stata particolarmente apprezzata l’arte dei casari nella filatura del Provolone del Monaco Dop.

L’Agerolese, autoctona dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina, era affiancata dalla Bufala Mediterranea Italiana (dell’allevamento Di Matteo Vito, di Altavilla Silentina-Salerno), dalle pecore di razza Laticauda (allevatore Vicario Tommaso di San Giorgio La Molara-Benevento) e dalle capre di Napoletana (allevatore Auriemma Enzo di Scisciano-Napoli).

I laboratori didattici sui diversi settori zootecnici

Grazie alla collaborazione tra Aia e tecnici dell’Aacm, sono stati realizzati una serie di laboratori, molto apprezzati sia dai visitatori, sia dalle scolaresche e dai comuni cittadini, incuriositi oltre che dalla possibilità di incontrare “dal vivo” gli animali anche dalle spiegazioni fornite su come si passa “Dalla pecora alla lana”, “Cosa mangiano gli animali”, “Scarto e riuso”, “Capre e pecore a confronto”. Grande interesse anche per le prove di caseificazione, che in questa occasione sono state svolte da due caseifici di Vico Equense, il “Caseificio Carbone”, con il casaro Andrea Carbone ed i suoi collaboratori, e dal “Caseificio De Gennaro Fernando”, con Tommaso De Gennaro: ambedue veri maestri nella dimostrazione “in diretta” della realizzazione del rinomato formaggio Provolone del Monaco Dop, autentica eccellenza casearia del territorio.

Il pubblico durante l’attività “Asiniamo insieme” e sullo sfondo il profilo del Vesuvio.

No ai cibi prodotti in laboratorio, il messaggio di Coldiretti

Anche da Napoli la Coldiretti ha colto l’occasione per rilanciare all’attenzione di istituzioni e cittadini i propri messaggi più strettamente legati all’attualità, non solo su temi esclusivamente agricoli, ma anche di interesse generale, primo fra tutti il contrasto all’introduzione nel nostro Paese di cibi processati in laboratorio. Che non sia una battaglia solo dell’Italia si è avuta conferma proprio nei giorni di apertura del Villaggio, con la notizia che anche la Francia ha varato un provvedimento simile al Ddl appena controfirmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Dal palco, nella giornata inaugurale,

  • con il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini,
  • e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo,
  • assieme a Ettore Bellelli, presidente di Coldiretti Campania
  • e al direttore, Salvatore Loffreda,

non sono mancate le personalità del mondo politico come

  • il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani,
  • Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato,
  • Paolo De Castro, parlamentare europeo,
  • Stefano Patuanelli, presidente del gruppo M5S al Senato,
  • Paolo Russo di Azione,
  • Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania,
  • Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli (oltre a numerosi Sindaci, non solo campani),
  • l’arcivescovo emerito di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe,
  • il vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Francesco Beneduce,
  • Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II,
  • Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Univerde,
  • il presidente di Symbola Ermete Realacci,
  • Rosario Trefiletti, presidente del Centro Consumatori Italia,
  • Roberto Weber, presidentedi Ixè,
  • Felice Adinolfi, Università di Bologna.

Tra gli altri, presenti anche

  • Luigi Scordamaglia, ad di Filiera Italia,
  • Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania,
  • Dominga Cotarella, neopresidente nazionale di Terranostra,
  • Maddalena Fossati Dondero, direttore “La Cucina Italiana” e promotrice della candidatura Unesco “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”,
  • Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

Non sono mancati big dello spettacolo come Anna Falchi, Massimiliano Ossini e Vittorio Brumotti.

Un’occasione per conoscere biodiversità e sostenibilità

In tantissimi hanno seguìto le lezioni di economia domestica e i rimedi antichi per donne moderne promosse dalle imprenditrici agricole della Coldiretti con la nuova leader, Mariafrancesca Serra.

Alcune iniziative sono state organizzate anche dai Coldiretti senior guidati dal presidente, Giorgio Grenzi, e dai Giovani Coldiretti. «Il Villaggio di Napoli è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana e di quella campana in particolare, un modello basato su distintività e qualità del made in Italy agroalimentare e sullo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltorie» ha dettto Prandini sottolineando che «i cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi».

La zootecnia campana in mostra all’ombra del Maschio Angioino - Ultima modifica: 2024-01-25T12:14:04+01:00 da Barbara Gamberini

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome