L’asino Bettua di Luigi Agus di Villasalto (Sud Sardegna) ha vinto la 2a edizione della Mostra regionale dell’Asino di razza Sarda superando l’ittireddese Antonio Canu che si classifica al 2° posto con Bonesu davanti a Fortuna dell’Isola dei Ciuchini di Uta (Cagliari). La due giorni, svoltasi nell’ultimo fine settimana di aprile, dedicata all’Asino di razza Sarda e alle razze equine e asinine della Sardegna, organizzata dall’Anareai (Associazione nazionale allevatori delle razze equine e asinine italiane), dall’AarSardegna, dal Comune di Ittireddu (Sassari) e dall’Associazione Ippica Ittireddese, si è chiusa con numeri positivi e con il lieto evento della nascita dell’asinella Ittireddesa di Giuseppe Cotzia di Cuglieri (Oristano).
Al centro della prima giornata:
- incontri sulla cura e l’alimentazione dell’asino con l’intervento dei docenti del dipartimento di Veterinaria, Eraldo Sanna Passino e Maria Grazia Cappai,
- incontri sulla psicologia dell’asino, curata da Lisa Mabilia,
- sulla gestione degli equidi bradi a cura di Nicolò Lenarda,
- valorizzazione delle razze equine e asinine della Sardegna con il presidente e il direttore di Anareai, Luca Marcora e Matteo Vasini.
Notevole l’afflusso di famiglie con bambini che grazie all’Isola dei Ciuchini di Antonio Luigi Suella di Uta hanno potuto accarezzare gli asini. Possibilità offerta anche da Matteo Pilleri di San Vito (Sud Sardegna) e Giovannantonio Pilo di Sassari che ha esposto gli asinelli bianchi dell’Asinara. Alla Mostra presente anche il Cavallo del Sarcidano con Osvaldo e Ugolino di Luca Melis di Villaputzu (Sud Sardegna) e alla cavalla Diva di Funtanamela del Comune di Laconi (Oristano).
In particolare, lo stallone Osvaldo ha suscitato l’interesse dei molti appassionati, mentre il Comune laconese ha annunciato che i prossimi 24 e 25 giugno dedicherà a questa razza una due giorni. «Questa manifestazione siamo certi crescerà anno dopo anno – ha commentato Luciano Useli Bacchitta, presidente AarSardegna –. Per la nostra Associazione è stata una grande soddisfazione organizzare un simile evento».
Pillole di Leo
Il progetto Leo ha strutturato la prima e più completa Biobanca nazionale zootecnica (Bnz) italiana per garantire l’archiviazione sicura e a lungo termine del materiale genetico e dei dati associati. La Bnz, conforme alle linee guida 33 della Fao: “Innovazioni nella crioconservazione delle risorse genetiche animali”, ha sede presso il centro ricerche sulla biodiversità del ConSDABI.
Essa è predisposta per consentire la conservazione del materiale biologico a temperatura ambiente, refrigerato (4-6 °C), congelato (-20 °C) e criopreservato (azoto liquido). Allo stato attuale, la biobanca Leo contiene oltre 630mila campioni biologici appartenenti a
- 130 razze bovine, bufaline mediterranee,
- 86 razze ovine,
- 61 razze caprine,
- 78 razze equine e 14 asine,
- 25 razze suine
- e 25 razze cunicole.
Nel dettaglio 315.535 bulbi piliferi, 51.985 tessuti da marche auricolari bioptiche, 119.978 tamponi nasali e salivari conservati a temperatura ambiente. I campioni congelati includono 68.132 DNA, 57.341 sangue e 16.067 tessuti di varia origine (muscoli, cartilagine, ecc.).
Infine, vengono crioconservate 5.452 cannucce. Dal punto di vista cronologico, la campionatura genetica conservata copre un periodo di ben trent’anni. Il deposito della biobanca aumenta al ritmo di trentamila nuovi campioni all’anno e sarà regolarmente mantenuto e aggiornato.