Macomer, capitale della zootecnia e della cultura agropastorale

rassegna ovicaprina
Un momento del corso di valutazione degli ovini di razza Sarda
Rassegna regionale ovicaprina: la ripartenza pensando al futuro

È terminata la Rassegna delle razze ovine e caprine della Sardegna organizzata dal Comune di Macomer (Nu), Assonapa (Associazione nazionale della pastorizia), AarSardegna (Associazione allevatori della Regione Sardegna) e con il contributo della Regione. In esposizione oltre 200 capi di 15 aziende di razza ovina Sarda, Nera di Arbus e caprini. Per due giorni, dopo lo stop forzato a causa della pandemia, si sono ritrovati, nel centro fieristico di Monte Sant’Antonio, allevatori, tecnici e tantissimi visitatori.

Il corso di valutazione della pecora di razza Sarda

La manifestazione è stata animata, nella prima giornata, da oltre 150 ragazzi delle scuole agrarie e delle Facoltà di Agraria e Veterinaria dell’Università di Sassari che hanno potuto partecipare a una lezione sulla valutazione morfologica dell’ovino di razza Sarda.
Il corso, organizzato da AarSardegna con il supporto di Assonapa, si è aperto con i saluti del sindaco di Macomer, Antonio Succu, a cui è seguita l’introduzione dei lavori da parte del direttore di AarSardegna, Aldo Manunta, e del direttore di Assonapa, Silverio Grande. Le valutazioni sono state svolte su capi messi a disposizione dagli allevatori espositori sui quali l’esperto di razza di Assonapa, Andrea Casula, ha illustrato le caratteristiche di razza.
Per i bambini delle scuole elementari di Macomer l’AarSardegna, per far conoscere il mondo delle campagne, ha organizzato un percorso di conoscenza degli animali facendo assistere le classi presenti anche alla mungitura delle pecore e delle capre esposte.
Molto partecipato anche il convegno sul “Passato, presente e futuro della Pecora Sarda”, coordinato da Antonangelo Liori, dove per la Regione Sardegna è intervenuto Piero Maieli, presidente della V commissione Attività produttive del Consiglio regionale.
Durante l’incontro il direttore di AarSardegna, Manunta, ha presentato per la prima volta l’archivio storico dell’Associazione, posto sotto la tutela della Soprintendenza Archivistica della Sardegna, ed ha evidenziato come nel 2027 la selezione della pecora raggiungerà i 100 anni di attività.
Al convegno spazio anche per il programma aggiuntivo della pecora Sarda, finanziato dalla Regione Sardegna e realizzato da AarSardegna, i cui risultati sono stati presentati da Silverio Grande, direttore di Assonapa, e da Antonello Carta, ricercatore di Agris. Hanno animato il dibattito anche Fabio Madau dell’Università di Sassari, Enrico Vagnoni del Cnr e il direttore dell’Igp della Pecora Sarda, Alessandro Mazzette. La rassegna di Macomer, come ha commentato Luciano Useli Bacchitta, presidente di AarSardegna, è una ripartenza anche per il mondo ovicaprino dopo il fermo imposto dal Covid. «Abbiamo raccolto – spiega – molte impressioni positive da parte degli allevatori presenti anche se riteniamo che questa manifestazione debba evolvere in un appuntamento più ampio che coinvolga a 360° il mondo agropastorale. Come Associazione ci attiveremo per creare un tavolo con tutti gli attori del mondo ovicaprino per raggiungere tale risultato».
Con la rassegna, commenta Manunta, direttore di AarSardegna, concludiamo un intenso lavoro che ci ha visto impegnati per preparare e realizzare le quattro manifestazioni fieristiche isolane, primo vero banco di prova per AarSardegna dalla sua istituzione. Siamo molto soddisfatti del risultato, ma chiederemo all’assessorato regionale all’Agricoltura e ai Comuni che percepiscono i fondi regionali per questi eventi una maggiore uniformità d’azione e di metodo».

Macomer, capitale della zootecnia e della cultura agropastorale - Ultima modifica: 2022-06-15T10:19:04+02:00 da Lucia Berti

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