Anabic, l’Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne, unitamente ad Aia, ha organizzato a Rieti un incontro con gli allevatori reatini sulla formazione degli operatori zootecnici, nella Sala Consiliare della Provincia di Rieti, a Palazzo d’Oltre Velino, lo scorso 10 marzo. L’evento ha, tra l’altro, sottolineato l’importanza della raccolta dei dati funzionali presso gli allevamenti di bovini da carne di razza Chianina della provincia di Rieti e ha costituito l’occasione per una panoramica sulla nuova normativa in materia di Libri genealogici.
I lavori sono stati aperti dal presidente della Provincia di Rieti e sindaco di Borgorose, Mariano Calisse, introdotti dal direttore di Anabic, Stefano Pignani, e conclusi dal presidente, Luca Panichi. Per Aia Lazio, il responsabile Vincenzo Greco, capo-servizio ispettivo e programmi istituzionali dell’Aia, ha illustrato i dati dell’attività di ripresa dei controlli nella provincia sottolineando l’importanza della corretta raccolta delle informazioni per l’Anabic, Ente selezionatore della razza bovina Chianina. A seguire, Andrea Quaglia, responsabile del Libro genealogico dell’Associazione nazionale allevatori bovini Italiani da carne, ha presentato le nuove norme per gli allevatori che aderiscono alle attività di controllo.
Il presidente Panichi ha sollecitato gli allevatori locali, nonostante la grave crisi economica per l’approvvigionamento delle materie prime e il relativo aumento dei costi di produzione, a non “mollare” e proseguire il lavoro nella selezione della razza Chianina. «Razza che – ha ricordato – mantiene ancora nel reatino un’ottima quota nella compravendita dei vitelli da ristallo». Rieti, infatti, si conferma come la provincia con il maggior numero di vitelli di razza Chianina venduti a livello nazionale.