In provincia di Latina, testimone di quanto la gestione di un’azienda agricola, in particolare d’allevamento, sia un’operazione che necessita di molta precisione e cura, abbiamo incontrato Iris Di Girolamo, che così si presenta: “Sono la co-titolare dell’azienda agricola Eredi Di Girolamo Luigi di Latina. Nel 2017 ho messo piede per la prima volta in stalla a causa della morte improvvisa di mio padre per mandare avanti assieme a mia madre Sabrina e agli operai i sacrifici di una vita. Ci tengo a raccontare sempre un aneddoto per ‘spezzare il silenzio’: la prima cosa che ho chiesto al capo stalla indiano che lavora con noi da 20 anni è stata ‘Scusa Singh, ma che sono le asciutte?’ Ebbene sì, non sapevo minimamente che cosa fossero avendo orientato da sempre il mio futuro e i miei studi verso altro”.
Questa breve presentazione dà un po’ l’idea della forza e determinazione della giovane Iris, che a soli ventotto anni non si è persa d’animo, nonostante l’inevitabile smarrimento dovuto alla perdita del padre Luigi, un noto e capacissimo allevatore conosciuto non solo a Pontinia e dintorni. “Di acqua sotto i ponti da quella domanda – spiega ancora Iris - ne è passata veramente tanta, ad oggi penso che abbiamo lavorato molto per migliorare le condizioni lavorative aziendali e guardare avanti”. La giovane allevatrice conferma che “fondamentale è stato l’utilizzo del sistema Si@llEvA in quanto, con un lavoro costante di aggiornamento da parte dell’allevatore, è possibile avere sotto controllo la mandria da un punto di vista: gestionale, veterinario, genealogico. Faccio parte di una generazione che ha visto l’evoluzione tecnologica avanzare velocemente, sapevo utilizzare il computer e avevo dimestichezza nei vari utilizzi ma non avevo mai aperto e lavorato con il programma creato da Aia; grazie alla presenza sul territorio di figure qualificate ma soprattutto umane è stato possibile fin da subito iniziare ad utilizzarlo al meglio”.
Il discorso è anche inevitabilmente caduto sul problema della redditività: condurre una stalla con circa 160 animali, di cui fino a 140 in mungitura, con quattro addetti tra stalla e sala, costringe a far bene i conti al momento di stipulare un contratto per la vendita del latte. Ciò giustifica, a volte, ed è stato anche il caso di Iris, un cambio nelle scelte su a chi conferire il prodotto, garantendo una continuità al bilancio aziendale. Tornando all’utilità del gestionale Si@llEvA, Iris dimostra di aver le idee ben chiare, ed afferma: “La possibilità di inserire i propri parametri aziendali e modulare le diverse liste permette un lavoro accurato, preciso ed obiettivo garantendo all’allevatore risparmio di tempo ma anche gestione dei costi contenuta”. Fondamentale anche avere un consolidato rapporto con le strutture territoriali del sistema allevatoriale: “Faccio parte di una generazione che ha visto la tecnologia muoversi sempre più velocemente. Dal 2017 ho iniziato ad utilizzare il gestionaleSi@llEvA con il supporto di figure territoriali di riferimento come Giorgio Iobbi e Luigi Verdone.
Ciò che mi aspetto è di trovare personale qualificato e disponibile per cercare di far conoscere ed apprezzare il gestionale a molti più allevatori”. Determinazione e “visione” non mancano ad Iris: “L’auspicio per il futuro è quello di vedere e avere in azienda un unico programma di gestione che riesca ad abbracciare non solo la sezione gestionale, veterinaria e genealogica ma anche e soprattutto comunicazione ed interazione con sala mungitura e rilevamento dei calori”. La giovane allevatrice pontina sa bene quanto sia importante la costanza nel lavoro, e ciò vale anche al momento dell’inserimento dei dati, operazione che deve essere comunque fatta ottimizzando il (poco) tempo a disposizione. Iris così conclude: “Per noi allevatori la sala mungitura rappresenta un luogo importante in cui si valutano i quantitativi di latte prodotti e si evidenziano giornalmente i diversi picchi con le normali variabili. La mandria e il rilevamento dei calori sono altrettanto fondamentali per ridurre la lunghezza dei giorni di lattazione sulle bovine già in mungitura e la prima fecondazione sulle giovenche”. In quel “noi allevatori” c’è, a nostro parere, tutto il significato di quanto la professione abbia “preso” la giovane Iris, un esempio per molti.