Dopo le positive esperienze nel secondo semestre dello scorso anno nel Sud Italia (Puglia e Campania in particolare) continua l’attività formativa tecnica messa in campo dall’Associazione Italiana Allevatori, anche con aule “in presenza” nel pieno rispetto delle disposizioni nazionali e locali in materia di contenimento della diffusione del Covid-19.
Si è ripartiti infatti da lunedì 6 settembre, e fino a venerdì 10, presso la sede dell’Aral, Associazione regionale allevatori della Lombardia, a Brescia con un corso di formazione e aggiornamento destinato a tecnici del Sistema allevatoriale che si occupano del controllo degli impianti di mungitura. La verifica dell’efficienza degli impianti di mungitura, oltre ad assicurare il corretto funzionamento e la conseguente attendibilità dei dati delle attività dei controlli funzionali, è sempre più fondamentale per garantire il benessere animale, riducendo gli effetti sulla sanità della mammella di un impianto poco efficiente e il conseguente ricorso a trattamenti farmacologici sull’animale.
In questa specifica sessione formativa in terra lombarda, ampio spazio è stato dato alla illustrazione di una serie di strumentazioni implementate nell’ottica di una forma di consulenza “farm 4.0”. Difatti, i sensori per il controllo dell’efficienza di mungitura contribuiscono, nel complesso, a migliorare la delicata fase di mungitura, in funzione del benessere animale e dell’efficienza produttiva, a vantaggio anche del reddito dell’allevatore. Il corso è stato organizzato da Aia con la collaborazione dell’Ara della Lombardia, e vi hanno partecipato tecnici sia dell’Associazione lombarda che di altre regioni del Nord Italia.
Tra i relatori, Lorenzo Pascarella, coordinatore Scm-Aia (Scm sta per Servizio controllo impianti mungitura). Il quale, assieme al responsabile Scm di Aral Stefano Milanesi, oltre alle lezioni teoriche tenute in aula, ha guidato i corsisti in attività pratiche tenute presso aziende zootecniche lombarde. Una sessione pomeridiana, quella di giovedì 9 settembre, inoltre, ha consentito un approfondimento sul programma gestionale Si@llEvA, tenuto da Alessia Tondo, dell’Ufficio Studi Aia.
“La formazione per i tecnici Scm – ricorda il direttore generale di Aia, Mauro Donda – oltre che per l’importante aspetto rivolto all’attenzione sempre crescente al benessere degli animali in produzione lattiera, con gli inevitabili riflessi sulla qualità del prodotto, ha fondamentali ripercussioni sulla redditività delle aziende stesse. Le attività formative di Aia in questa ultima parte della stagione estiva e per il prossimo autunno-inverno si stanno intensificando, consentendo il proseguimento di quella azione di formazione continua teorica ed in campo che è tra le mission dell’Associazione“.