Alla 124a edizione di Fieracavalli dopo anni di assenza sono tornate le razze autoctone equine e asinine della Sardegna. Numeri da record, quelli delle aziende isolane, che è stato certificato dal numeroso pubblico che ha supportato gli asini e i cavalli provenienti dalla Sardegna durante le esibizioni nel Padiglione 2 Aia-Anareai, nonché dai visitatori che hanno preso d’assalto i box in cui erano custoditi gli animali.
Anche le emittenti locali e quelle specialistiche hanno dato grande risalto a questo ritorno della Sardegna in Fieracavalli. Gli allevamenti presenti, Agrimelis di Villaputzu (Su), Asinamento di Berchidda (Ss), Suella Antonio Luigi di Uta (Su) e la Soc. Agricola Depau Piras di Tertenia (Nu), sono rientrati soddisfatti del successo ottenuto nel capoluogo scaligero.
Risultati da ripetere nella prossima edizione
Tra i protagonisti il Cavallo del Sarcidano, per le sue peculiarità e per la sua storia, essendo il cavallo più antico al mondo ancora esistente, presentato dalla ditta Agrimelis, «Siamo molto contenti per il successo che hanno avuto i nostri allevatori – commenta Luciano Useli Bacchitta, presidente dell’AarSardegna (Associazione allevatori regione Sardegna) –. La presenza delle razze autoctone a Fieracavalli, possibile grazie alla disponibilità delle nostre aziende e al contributo che la Regione Sardegna, tramite Agris e AarSardegna, garantisce agli allevatori, è sicuramente da consolidare. Ora il prossimo appuntamento per poter rivedere in mostra le nostre razze autoctone sarà la mostra dell’Asino a Ittireddu (Ss) il prossimo marzo».
PILLOLE DI LEO
L’open data del progetto Leo (Livestock environment opendata) è una grande occasione per divulgare le informazioni zootecniche anche al pubblico meno esperto. Sul sito è possibile consultare un grande numero di dati.
Sono state anche realizzate delle sezioni per rendere l’esperienza della navigazione dpiù semplice e immediata. Accedendo dal sito (https://www.leo-italy.eu/) alla sezione statistiche, o direttamente all’indirizzo http://statistics.leo-italy.eu/, l’utente può interrogare l’open data e visualizzare grafici e mappe.