Il Sistema allevatoriale italiano ha partecipato al G7-Expo dell’agricoltura, che si è svolto a Ortigia (Siracusa), dal 21 al 29 settembre 2024, con uno stand istituzionale comune tra l’Aia e l’Anci (Associazione nazionale coniglicoltori), ente selezionatore aderente a FedAna (Federazione nazionale delle associazioni di razza e specie).
L’area informativa dell’Aia è stata visitata, tra gli altri, nella giornata inaugurale, dalla premier italiana, Giorgia Meloni, nella sua veste di presidente di turno del G7, e dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.
A Meloni, in particolare, è stato illustrato il Progetto Uzbekistan, un’importante realizzazione completata nel 2023: uno dei più recenti progetti cui ha preso parte l’Anci, ora anche capofila del Progetto Africa per lo sviluppo della produzione di carni cunicole.
«Il Progetto Uzbekistan e il Progetto Africa – hanno sottolineato il presidente e il direttore dell’Anci, Sergio Pompa e Michele Schiavitto – rappresentano un modello di promozione della genetica, delle competenze e delle eccellenze tecnologiche del made in Italy in ambito agrozootecnico, già sperimentato con successo anche in altri Paesi europei e asiatici».
Il modello della cunicoltura italiana fa scuola in Uzbekistan
Come hanno sottolineato Roberto Nocentini e Mauro Donda, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Aia, ad Ortigia, «l’Aia ha messo a disposizione il proprio know how tecnico per supportare la progettualità sviluppata all’estero. Il modello italiano di realizzazione di validi progetti di produzione e promozione in Paesi esteri in campo zootecnico si conferma strategico anche in un settore come quello della coniglicoltura. Ciò ha permesso l’avvio di allevamenti-pilota in aree spesso svantaggiate o in via di sviluppo in modo da contribuire all’approvvigionamento di proteine nobili d’origine animale a costi accessibili e con buona redditività per gli allevatori locali, fino a raggiungere un miglior livello di autosufficienza alimentare».
In particolare, la creazione di un nuovo centro per la riproduzione e l’allevamento del coniglio in Uzbekistan ha consentito al partenariato, dopo la stipula di un memorandum tra i contraenti, di fornire equipaggiamenti per le strutture collaterali (dai macelli fissi e mobili al mangimificio, dai laboratori alle attrezzature specifiche), tecnologie per il trattamento degli effluenti derivanti dall’allevamento (produzione di compost) e per la produzione di energia rinnovabile, creazione di database specifici per la gestione dei dati, indici genetici, attività di formazione e fornitura degli animali finalizzata all’avviamento produttivo.
La collaborazione tra l’Aia e l’Anci e l’elaborazione degli indici genetici frutto dell’esperienza di Aia costituiscono un binomio vincente anche ai fini della promozione del prodotto italiano.
Da sottolineare che ad Ortigia, presso lo stand istituzionale, erano presenti in esposizione anche una decina di conigli riproduttori di capi appartenenti a razze iscritte al Libro genealogico dell’Anci tenuto sotto l’egida del Masaf. La partecipazione dell’Aia e dell’Anci al G7 Italia Expo di Ortigia è stata affiancata dai partner privati che hanno partecipato alla realizzazione dei progetti tecnici all’estero, con un modello molto efficiente ed apprezzato in quanto fornito “chiavi in mano” agli investitori locali.