Alla 53esima edizione di Agriumbria, Mostra nazionale dell’Agricoltura, zootecnia e alimentazione, in scena a Bastia Umbra (Perugia), dall’1 al 3 aprile scorsi, era forte la voglia di ripartenza sia tra gli organizzatori che tra gli operatori ed espositori. Il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari ha fatto trapelare la sua soddisfazione nel veder riconfermati, almeno per quanto riguarda l’ultima giornata, i numeri record dell’edizione prima della pandemia. Soddisfatti anche gli allevatori, primo tra tutti il presidente dell’Aia (Associazione italiana Allevatori), Roberto Nocentini, presente all’inaugurazione e a tutte le giornate della fiera, sia coloro che sono giunti da molte parti d’Italia per partecipare alle manifestazioni del Libro genealogico delle razze bovine da carne del circuito Anabic, con la Chianina protagonista assoluta (35esima edizione della Mostra nazionale, più un’Asta manze che ha visto aggiudicato il top price a 3.700 euro, oltre ad altri due soggetti a 2.700); ampio spazio anche alla Romagnola (29esima Mostra nazionale, e anch’essa presente con alcuni lotti all’asta in fiera).
Le altre tre razze bovine da carne autoctone italiane, Marchigiana, Maremmana e Podolica, erano rappresentate nella vetrina di Italialleva, dove hanno fatto bella mostra di sé anche specie e razze allevate nel territorio umbro, grazie all’organizzazione della locale Ara. In particolare, la Podolica è stata protagonista pure di una mostra fotografica, realizzata dall’Ara lucana, lungo la parete dello stand istituzionale Aia, Fedana, Anabic, Anacli, Anafibj, Anaborapi, Anapri e Ara Umbria con immagini di transumanza (pratica millenaria agropastorale riconosciuta patrimonio Unesco). Le foto sono state fornite da Rocco Giorgio, veterinario del dipartimento delle Politiche agricole della Regione Basilicata, esperto di questi bovini rustici e già autore di pubblicazioni in materia zootecnica, oltre che appassionato di fotografia.
Come sempre ad Agriumbria, rappresentate anche altre pregiate razze da carne italiane, la Limousine e la Charolaise protagoniste, rispettivamente, della IX e XVII Mostra nazionale di Lg Anacli; nella vetrina, capi di razza Piemontese e, per la duplice attitudine, di Pezzata Rossa Italiana.
Per il settore del bovino da latte, si è svolta la 22esima Mostra interregionale della Frisona Italiana, in collaborazione con Anafibj. Per il comparto ovi-caprino l’Associazione nazionale della pastorizia ha proposto il 1° Concorso nazionale Arieti di razza sarda e una prima edizione della Giornata tecnica Cgc su “Il Contratto genetico caprino-Cgc: comprendere e pilotare la genetica delle capre per migliorare le prestazioni e la sostenibilità del gregge” (in collaborazione con l’Ufficio studi Asso.Na.Pa e Ara Lombardia). L’Anci (Associazione nazionale coniglicoltori italiani), ha invece proposto un’esposizione di conigli riproduttori iscritti al Registro anagrafico. Tra le altre razze presenti nella vetrina di Italialleva, presentata quest’anno per la prima volta dal regista e speaker Nico Belloni, anche equini (cavalli e asini) e suini allevati in Umbria.
Allevamento estensivo, il convegno tecnico
Al centro dell’aggiornamento tecnico dell’Aia, in questa edizione di Agriumbria, è stato l’incontro “Certificazioni, digitalizzazione e prevenzione sanitaria a supporto della zootecnia estensiva”, aperto da Nocentini e moderato dal direttore tecnico Riccardo Negrini. Protagonisti del convegno Nicoletta D’Avino (Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche) per la “Gestione dei parassiti da pascolo: suggerimenti operativi”, Marco Milanesi (Università degli studi della Tuscia-Unitus di Viterbo) per “Satelliti e sensori: verso una gestione smart del pascolo” (lavoro realizzato assieme ai docenti Giovanni Chillemi e Gaia Vaglio Laurin) e Stefano Rosini (dipartimento Qualità agroalimentare) per “Lo standard degli Allevamenti del benessere per i bovini da latte dell’Aia”. I lavori del convegno possono essere visualizzati al link https://youtu.be/DQ84orZFY8k.
Firmato l’accordo sul Polo delle carni italiane
Dopo anni di lavori preparatori, ad Agriumbria, presso lo stand istituzionale di Aia, Fedana e del Sistema allevatori, è stato firmato un protocollo d’intesa per la creazione di un Polo delle carni italiane. A siglarlo i presidenti di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, dell’Aia, Nocentini, dell’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), Luca Panichi, e dell’Anacli (Associazione nazionale allevatori razze bovine Charolaise e Limousine Italiane), Malko Gallone, assieme all’assessore alle Risorse agricole della Regione Umbria, Roberto Morroni. «Con quest’accordo – ha detto il presidente dell’Aia Nocentini – ci impegniamo, come Associazioni allevatori più rappresentative del settore bovino da carne italiano, a garantire, per le prossime edizioni di Agriumbria, la presenza di almeno una Mostra nazionale del Libro genealogico delle nostre pregiate razze».
Torna la formazione per studenti e tecnici
Ad Agriumbria, era tanta l’attesa anche per il ritorno dei tradizionali momenti formativi. Gli studenti di diversi Istituti agrari e professionali d’Italia hanno animato la Giornata didattica con la Gara di valutazione morfologica delle razze bovine ad attitudine produttiva carne (Chianina e Limousine, 15 istituti) e latte (Frisona Italiana, 24 istituti partecipanti), confronto organizzato dall’Aia e dalle Associazioni nazionali allevatori (Ana) coinvolte (Anabic, Anacli, Anafibj). Sempre in tema di formazione, Aia ha organizzato anche un incontro per tecnici del Scm (Servizio di controllo degli impianti di mungitura), lo scorso 31 marzo, e nella mattinata successiva, rivolto a partecipanti del centro, sud e isole.
Autorità e rappresentanti istituzionali allo stand dell’Aia
Il presidente dell’Aia Nocentini e i dirigenti del Sistema allevatoriale hanno accolto il sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, Francesco Battistoni, presso lo stand dell’Aia.
Assieme ad altri esponenti politici nazionali e locali e del mondo professionale agricolo, come il presidente della Commissione agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, l’assessore all’Agricoltura dell’Umbria, Roberto Morroni, la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, il consigliere regionale, Raffaele Nevi, la sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, il presidente e il direttore di Coldiretti Umbria, rispettivamente Albano Agabiti e Mario Rossi, il sottosegretario ha ascoltato dalla voce degli allevatori e dei tecnici i principali problemi che riguardano la zootecnia nazionale e locale, soprattutto del bovino da carne, in relazione anche al rilancio e alla tutela delle razze pregiate italiane e delle loro produzioni.
Agli ospiti istituzionali sono state illustrate sia l’importanza strategica del Progetto Leo che il suo stato di avanzamento. Gli allevatori e i loro consulenti possono ora utilizzare i dati raccolti con il Progetto Leo e quelli messi in rete da altre banche dati zootecniche esterne, arricchite ad esempio da informazioni riferite alle condizioni metereologiche ed epidemiologiche (accessibili dal sito www.leo-italy.eu). Questa importante banca dati zootecnica nazionale è in grado di integrare con informazioni complementari tutta la grande mole di dati contenuta, ad esempio, in altri sistemi come Classyfarm.