Focus sulla biodiversità marchigiana a San Benedetto del Tronto

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Il Cavallo del Catria, un esemplare della biodiversità marchigiana
Grande partecipazione alla Fattoria degli animali, a cura dell’Aia e dell’Associazione allevatori Umbria e Marche, nel Villaggio contadino Coldiretti

San Benedetto del Tronto, cittadina della bassa costiera marchigiana (Ascoli Piceno), deve la sua fama, oltre che all’intensa attività di pesca marittima nel mare Adriatico, anche al turismo balneare, da oltre cent’anni concentrato lungo il litorale sfiorato dal suggestivo viale delle palme e dalla pineta secolare.

Le Marche, tuttavia, come altre regioni d’Italia, esprimono anche una ricca biodiversità d’interesse zootecnico che ha fatto bella mostra di sé nella Fattoria degli Animali curata dall’Aia (Associazione Italiana Allevatori) e dall’Aaum (Associazione allevatori Umbria e Marche), all’interno del Villaggio Contadino della Coldiretti che, da venerdì 14 a domenica 16 luglio 2023 ha animato la riviera nel centro pedonale di San Benedetto del Tronto, sul lungomare e nel giardino “Nuttate de luna”.

In un orario pomeridiano-serale, dalle 17 alle 24, la kermesse #stocoicontadini ha registrato un afflusso stimato dagli organizzatori in quasi 200mila presenze.

Per l’Aia e il Sistema allevatori erano presenti al Villaggio e alla Fattoria degli Animali il presidente e il direttore generale, Roberto Nocentini e Mauro Donda, il coordinatore di FedAna (Federazione nazionale delle associazioni di razza e specie), Giorgio Apostoli, il presidente dell’Aaum, Fabrizio Soro, il direttore, Claudio Bressanutti, che ha coordinato nei tre giorni di manifestazione e nelle fasi di allestimento il personale delle associate territoriali coinvolte (Marche e Umbria, Toscana), oltre al presidente e al direttore dell’Araer (Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna) Maurizio Garlappi e Claudio Bovo, che assieme ad alcuni consiglieri dell’Associazione ha voluto testimoniare anche la solidarietà ai colleghi allevatori della vicina Emilia-Romagna, alcuni dei quali espositori con i loro prodotti agricoli e zootecnici nel grande mercato di Campagna Amica del Villaggio.

«In questo Villaggio – hanno affermato Roberto Nocentini e Mauro Donda – oltre a far letteralmente toccare con mano la bellezza della nostra biodiversità d’interesse zootecnico, soprattutto quella marchigiana, abbiamo dimostrato quanto la presenza dei nostri animali possa contribuire a promuovere lo sviluppo del territorio.»

«L’interesse dimostrato dai numerosissimi visitatori della nostra Fattoria, affascinati dalle caratteristiche di pregiate razze locali, quali la bovina Marchigiana, il cavallo del Catria, le pecore Sopravissana e Fabrianese, conferma non solo che la zootecnia non costituisce un problema per l’ambiente, ma rappresenta anche un fattore importante di valorizzazione e di sostegno dell’economia. Prova ne sono stati anche i commenti entusiastici di molti visitatori».

La Fattoria degli Animali e il laboratorio di pet therapy

Nonostante il picco di caldo nei giorni del Villaggio e il clima afoso, la collocazione della Fattoria degli Animali dell’Aia all’interno della Pineta Buozzi e dell’ex viale delle Palme (ora via Olindo Pasqualetti) ha consentito di tenere esposti i capi di bestiame rispettando tutte le relative norme di benessere con l’aiuto di ventilatori nelle singole postazioni e i nebulizzatori di acqua a dare sollievo nelle ore di maggior criticità.

Soprattutto i bambini sono rimasti entusiasti di fronte alla maestosità delle bovine di razza Marchigiana (vacca con vitello) e Frisona Italiana (proveniente da Arquata del Tronto, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 2016, simbolo della resilienza dei nostri allevatori), dalla bellezza ed eleganza del Cavallo del Catria (con “Clotilde del Catria”, femmina di 6 anni proveniente da Cantiano, in provincia di Pesaro-Urbino) vera stella di questa tappa della fattoria e tra gli esemplari più significativi della biodiversità zootecnica marchigiana.

Così come altri simboli di biodiversità locale sono le pecore delle razze Sopravissana e Fabrianese, con nomi che richiamano evidentemente le località di origine, nelle province di Macerata e Ancona (rispettivamente Visso e Fabriano).

Presenti anche capre di razza Camosciata delle Alpi (provenienti da un allevamento di Amandola, nel Fermano) e asini Amiatini, da Appignano (Macerata), protagonisti a più riprese dell’attività Asiniamo Insieme (laboratorio-dimostrazione di pet therapy, con simulazione di sedute per mostrare i benefìci che si possono ottenere tramite interventi assistiti con animali in persone affette da fragilità psicofisiche, patologie post-traumatiche o disabilità).

Le diverse iniziative didattiche e il progetto Leo

A San Benedetto del Tronto è stato molto positivo rilevare l’interesse dei vari laboratori didattici proposti, realizzati da personale dell’Aia e delle Associazioni regionali presenti, fino a notte fonda,

  • a partire da “Capre e pecore, come distinguerle”,
  • il sempre interessante “È nato prima l’uovo o la gallina?”,
  • foraggi e mangimi da toccare con mano per vedere “Cosa mangiano gli animali”,
  • “Dalla pecora alla lana”, con la possibilità di “annusare” vere porzioni di vello appena tosato,
  • “Animali a confronto: lo sapevi che?”, molto apprezzato dai più piccoli che hanno potuto disegnare e colorare le illustrazioni proposte durante le ore serali,
  • e, infine, “Biodiversità e dintorni”, collegandosi alla divulgazione del Progetto Leo (Livestock environment opendata), di cui l’Associazione Italiana Allevatori è capofila assieme ad importanti partner.

Molti dei temi affrontati nei vari laboratori, infatti, emergono anche nelle attività del Progetto Leo, che si avvia alla sua conclusione: si va dal benessere animale al concetto di salute unica tra uomini, animali e ambiente (One Health), agli aspetti che legano il clima e alla salubrità dell’ambiente alla zootecnia.

Difendere la pesca oltre all’agrozootecnia

Mare e terra, quindi: e proprio ai problemi della pesca in Adriatico e, in genere, in tutte le marinerie italiane (a rischio quasi 3mila pescherecci nazionali), è stata dedicata la mattinata che ha preceduto l’apertura ufficiale del Villaggio Contadino. Al sit-in al porto di San Benedetto, assieme al presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, e al segretario generale, Vincenzo Gesmundo, è intervenuto anche il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

Con loro, tra gli altri, anche all’incontro ufficiale di apertura della manifestazione nel pomeriggio, il sottosegretario al ministero dell’Economia e finanze, Lucia Albano, il sottosegretario agli Interni Emanuele Prisco, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il sindaco della cittadina sambenedettese, Antonio Spazzafumo, la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, il direttore, Alberto Frau, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni, il commissario straordinario alla ricostruzione post-terremoto, Guido Castelli, il vescovo di San Benedetto del Tronto, monsignor Carlo Bresciani, e oltre 100 primi cittadini della Regione Marche.

I temi principali affrontati nei dibattiti sono stati “Filiera, sovranità alimentare e cibo artificiale” e “Il turismo: tra territorio, energia e digitale”.

Focus sulla biodiversità marchigiana a San Benedetto del Tronto - Ultima modifica: 2023-08-03T14:28:06+02:00 da Elena Barbieri

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