Carne di valdostana, l’ora della comunicazione

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Soggetti di razza bovina valdostana in alpeggio.
Protagonista nella promozione l’associazione Arev

Di una razza tipica dell’arco alpino italiano, la Valdostana, si è tornato a parlare di recente grazie ai risultati del Progetto Interreg Italia-Svizzera, denominato Eat Biodiversity. Un progetto rientrante nel Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers) che ha avuto come responsabili l’Associazione regionale allevatori della Val d’Aosta (Arev) e l’elvetico Service de l’Agriculture du Valais.
Il Progetto, che ha avuto la durata di 18 mesi, si poneva gli obiettivi del rafforzamento della competitività delle aziende attraverso la valorizzazione della biodiversità nelle filiere della carne di bovini di razze autoctone a duplice attitudine e di favorire la collaborazione transfrontaliera tra imprese del settore.

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Pannello realizzato in occasione della campagna promozionale del Progetto “Est Biodiversity”

Tra le azioni di progetto – segnalano i responsabili - primariamente l’attività di comunicazione (WP2) per favorire la massima visibilità al prodotto “carne di bovini di razza Valdostana” sottolineandone le caratteristiche peculiari, con la finalità di far accrescere il numero di consumatori a vantaggio dell’intera filiera.
L’azione “WP3” si è concretizzata in un’attività di creazione di una rete di operatori, studiandone il lavoro all’interno della filiera carne in Val D’Aosta e Valais. In quest’ambito, l’obiettivo era il consolidamento e la creazione della rete degli operatori della filiera certificata. Filiera che, al 2018, era costituita da 42 operatori ed ora è arrivata a ben 84 aderenti, di cui 49 hanno collaborato alla realizzazione del Progetto.
Nella “WP4” sono ricadute azioni di valorizzazione del prodotto volte a sostegno degli operatori, come ad esempio l’implementazione di manuali di buone prassi igieniche e altro.
Alcuni dei risultati sono visibili grazie al potenziamento del sito internet dedicato, www.carnevaldostana.arev.it, affiancati ad una campagna promozionale su social network per la “Carne Valdostana”. Inoltre, l’attività di comunicazione è stata anche supportata da promozione sulla carta stampata locale e con pannelli affissi in vari comuni valdostani.
Molto utile, dal punto di vista pratico per i consumatori, la lista degli esercizi pubblicata nei quali poter acquistare o degustare le carni dei bovini di razza Valdostana, che vanno dai punti vendita all’ingrosso a quelli al dettaglio, ai salumifici, alle aziende agricole (vendita diretta carne e salumi), agriturismi e ristoranti.
“Valdostana è meglio!”, quindi, ha centrato il suo obiettivo di sensibilizzazione, anche attraverso il marchio “Viande de Chez Nous”, come spiega il direttore di Arev, Edi Henriet: “In un momento in cui c’è da sostenere la ripresa di consumi di carni rosse di matrice nazionale, gli allevatori valdostani hanno proposto con successo il loro modello di zootecnia eco-compatibile e sostenibile. Un modello che genera un prodotto indubbiamente sano, proveniente da filiera certificata, che ha incontrato la ricerca da parte dei consumatori di carni gustose, in più rispondenti alla richiesta di qualità e sicurezza degli alimenti”.
La risposta targata Valdostana, quindi, alla necessità di identificazione tra biodiversità animale, valorizzazione territoriale e ambientale, avvicinamento a forme di turismo eco-sostenibile e con forte connotazione culturale.

Carne di valdostana, l’ora della comunicazione - Ultima modifica: 2020-03-19T17:25:58+01:00 da Lucia Berti

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