Nel secondo fine settimana di giugno è andata in scena la tradizionale Fiera Agricola Mugellana di Borgo San Lorenzo (Firenze). Quest’anno in primo piano è stato il settore ovino, anche al centro del convegno dell’8 giugno sul tema “Le potenzialità del settore ovino da carne: il rilancio attraverso le nuove tecniche di selezione”.
L’incontro, introdotto dal presidente dell’Aia (Associazione italiana allevatori) e dell’Arat (Associazione regionale allevatori della Toscana), Roberto Nocentini, e dal direttore del Gal Start, Stefano Santarelli, è stato moderato dal direttore di Asso.Na.Pa. (Associazione Nazionale della Pastorizia), Silverio Grande.
Come relatori tecnici si sono alternati
- Alessio Negro dell’Ufficio Studi Asso.Na.Pa.,
- Francesca Maria Sarti, docente di Miglioramento genetico e zootecnia dell’Università degli Studi di Perugia,
- Francesco Tiezzi Mazzoni Della Stella Maestri, ricercatore della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze
- e Marcello Mele, docente di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa.
La razza Appenninica è stata la protagonista della parte espositiva della Fiera Agricola Mugellana. Pur se incentrati sull’ovinicoltura da carne, sia il convegno che la mostra zootecnica hanno evidenziato a 360 gradi i problemi della pastorizia, soprattutto nelle aree interne e marginali della Toscana, alle prese con la lotta di pastori e allevatori contro le numerose predazioni alle greggi. Nonostante queste difficoltà, gli allevatori locali hanno dimostrato la loro determinazione e volontà resiliente: anche per questi motivi, l’Arat, sia per bocca di Nocentini che del direttore, Claudio Bressanutti, ha ringraziato i partecipanti al convegno e alla vetrina espositiva che ha offerto anche uno spaccato della zootecnia locale, con bovini di razza Limousine, Romagnola, Frisona Italiana, suini Cinta Senese, equini.
La 7a Mostra Nazionale ovini di razza Appenninica
La 7a Mostra Nazionale ovini di razza Appenninica iscritti al Libro Genealogico, ha acceso i riflettori su 140 capi provenienti da 11 allevamenti. La manifestazione, organizzata dal personale Arat, ha visto collaborare lo staff di Asso.Na.Pa., con la partecipazione anche dei consiglieri nazionali Emanuele Sirigu, allevatore mugellano, Paolo Loi e Tiziana Buemi. Grande interesse anche per la Vetrina della Biodiversità ovina e caprina, con esposti alcuni esemplari ovini delle razze Suffolk, Sarda, Lacaune, Massese, Comisana. Pecora dell’Amiata, Pomarancina e Garfagnina Bianca, e i caprini Saanen e Capra della Garfagnana.
La prima asta delle lombate
La chiusura della 43esima Fiera mugellana ha riservato una gustosa novità: con bistecche e lombate cinte da nastri con il tricolore italiano, a garantire “l’italianità” dell’iniziativa, si è svolta a margine del truck di esposizione e vendita delle carni del Mugello proposto dalla Caf di Firenzuola una innovativa asta per aggiudicarsi quelli che sono veri e propri capolavori della carne locale. Molto preso nella parte il banditore d’asta lo chef Leonardo Romanelli, anche docente del locale istituto d’istruzione Chino Chini, aiutato dal presidente della cooperativa mugellana Nocentini: i “pezzi” andati in asta sono stati quattro lombate, tre intere e poi una tagliata di bistecche bandite una alla volta.