Basilicata al lavoro per la selezione ovina

selezione ovina
L’asta al centro di selezione di Laurenzana
A Laurenzana si è svolta la tradizionale asta di arieti merinizzati

Duecento allevatori arrivati da tutto il Sud Italia hanno partecipato alla quarantaduesima asta di arieti Merinizzati organizzata dall’Associazione nazionale della pastorizia e dall’Ara (Associazione regionale allevatori) della Basilicata, presso il Centro selezione di Laurenzana (Potenza), dove da anni si lavora per rafforzare le attività di miglioramento genetico non solo della razza bovina Podolica ma anche della pecora Merinizzata.
Per l’occasione sono stati messi all’asta, 27 arieti selezionati che hanno concluso il ciclo di performance test. Alcuni degli esemplari battuti hanno raggiunto fino a 1.650 euro di valore a capo. A differenza della precedente edizione svoltasi on line per via delle restrizioni sanitarie imposte dalla pandemia, quest’anno, con le dovute cautele e tutti in possesso del green pass rafforzato, si è tornati in presenza.
Obiettivo prioritario e strategico dell’asta rimane quello di mantenere alto il livello qualitativo degli allevamenti e consolidare la centralità del territorio lucano nella diffusione della razza ovina Merinizzata. «La finalità del miglioramento genetico è rendere la popolazione selezionata idonea a produrre secondo le esigenze dettate dal mercato e questo è perseguito, contemporaneamente, tramite il miglioramento del genotipo e della morfologia – ha spiegato il direttore dell’AssoNaPa, Silverio Grande –. A tal fine, la selezione delle razze è la modalità operativa maggiormente adottata in quanto, mediante l’accoppiamento d’individui geneticamente superiori, permette di ottenere una generazione filiale migliore rispetto agli ascendenti. L’allevamento ovino in Basilicata oggi conta oltre 220 mila capi, di cui la maggior parte di razza Merinizzata, e svolge, oltre ad un importante ruolo economico ed occupazionale, una determinante azione di salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e delle caratteristiche naturali del territorio lucano, così come riconosciuto anche dalla recente legge 54 del 2021, approvata dal Consiglio della Regione Basilicata che ha dichiarato la pastorizia elemento del patrimonio regionale. La tipologia di allevamento praticato è prevalentemente allo stato brado con utilizzo del pascolo anche attraverso la pratica della transumanza.
«La continua e puntuale attività di selezione e assistenza tecnica svolte giornalmente dall’Ara Basilicata – hanno aggiunto il presidente dell’Ara Basilicata, Palmino Ferramosca, e il direttore, Giuseppe Brillante –, l’attività di miglioramento genetico attuato anche con i cicli di performance test consentono all’allevamento ovino lucano di poter vantare, oltre che di un consistente numero di capi, anche di un livello di specializzazione elevato. In particolare, il lavoro sulla genetica della pecora Merinizzata del Centro di selezione di Laurenzana mira a migliorare la resa e la qualità della carne e del latte».


Il percorso di valorizzazione del suino di razza Casertana

Il presidente dell’Associazione allevatori Campania e Molise, Davide Minicozzi e il direttore, Augusto Calbi, sono intervenuti a Capua (Caserta) presso l’Agriturismo la Colombaia ad un incontro organizzato di recente dall’Aacm con gli allevatori per la definizione di un percorso di valorizzazione dei suini di razza Casertana. Il momento di confronto ha portato alla costituzione di un Comitato promotore a cui hanno aderito tutti gli allevatori presenti.
L’incontro è stato anche un utile momento per discutere di Psa (Peste suina africana), malattia virale recentemente isolata nel Nord Italia (rilevata in alcuni suidi selvatici – ndr). Importante la qualificata presenza e gli interventi di Antonio Guarnieri, dirigente del Servizio veterinario dell’Asl di Caserta, di Renato Pinto del Servizio veterinario della Regione Campania, di Domenico Vecchio e di Gaetano Desio dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno. Alla riunione hanno partecipato anche Giuseppe Miselli, direttore di Coldiretti Caserta, e Gerardo Dell’Orto, direttore di Coldiretti di Benevento.    A.C.

Basilicata al lavoro per la selezione ovina - Ultima modifica: 2022-02-16T14:00:48+01:00 da Lucia Berti

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome