Più di 1,5 milioni di campioni di latte analizzati, quasi 240 mila bovini da latte e oltre 12 mila bovini da carne controllati rispettivamente in 1.734 e 508 allevamenti. A cui si aggiungono numeri altrettanto importanti legati all’attività di anagrafe del bestiame, alla fornitura delle marche auricolari, al servizio di controllo delle mungitrici e al lungo elenco di analisi di laboratorio, situato presso la sede provinciale di Reggio Emilia, dotato dei più innovativi strumenti diagnostici.
È partito da qui l’intervento con cui Maurizio Garlappi (nella foto), presidente dell’Araer, Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna, ha aperto i lavori della 50esima Assemblea annuale dell’Associazione, a cui hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, il direttore generale di Aia Mauro Donda e il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli.
“Il 2020, nonostante l’emergenza pandemica che ci ha ovviamente condizionato – ha sottolineato il presidente Garlappi – ci ha visti impegnati in un’intensa attività sia progettuale che tecnica destinata all’implementazione di ulteriori e nuovi servizi per gli allevatori, a iniziare dall’innovativo sistema gestionale Si@lleva, che dal primo gennaio di quest’anno viene fornito e installato gratuitamente a tutti gli associati. Al 31 dicembre 2020 Araer ha avuto sotto controllo 304.104 capi grossi, con un incremento di 30.409 soggetti rispetto al 2012. Il numero di allevamenti nel 2020 ha subìto una riduzione del 2,47% portandosi a 3.401 unità rispetto all’anno prima, ma ha registrato un incremento nel numero dei capi dello 0,6% attestandosi a 487.586 soggetti. La produzione di latte ha incassato un +5,20% mentre i prezzi, sempre sul 2019, hanno subìto una contrazione del 4,55%”.
Un passaggio è stato dedicato dal presidente anche al settore bovino da carne (in particolare sulle prospettive della razza Romagnola), alla suinicoltura, all’avicunicolo ed all’ovicaprino.
“Nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle – ha continuato Garlappi – è inoltre proseguita l’attività legata al Progetto Leo, un’iniziativa che terminerà il 30 giugno 2023 finalizzata alla raccolta in allevamento di nuovi dati e parametri per valutare il livello di benessere animale, sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale ed economica. I parametri raccolti confluiranno in tre banche dati operanti però come una unica, dove sarà possibile fruirne in forma aggregata. Il Progetto Leo prevede un partenariato con Aia capofila e il coinvolgimento dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo oltre a istituti di ricerca e atenei”.
Contro l’antibiotico resistenza
Araer è inoltre fortemente impegnata nell’attività di tutela della sanità animale e nella riduzione del farmaco, in linea con quanto richiesto dalla Commissione nel contrasto al fenomeno dell’antibioticoresistenza. “Ma è proprio sul benessere animale – ha voluto rimarcare Garlappi – che stiamo giocando una grande partita. Stiamo infatti andando avanti con l’iniziativa denominata Allevamenti del benessere attraverso la quale certifichiamo gli allevamenti di bovini da latte in base alla valutazione di cinque indicatori che vengono rilevati con i normali controlli funzionali. Infine è importante ricordare che il nuovo Servizio mastite operativo presso il nostro laboratorio di Reggio Emilia del reparto di microbiologia solo nel 2020 ha eseguito 5.404 analisi microbiologiche e 260 antibiogrammi”.
Ha concluso il presidente: ”È doveroso ricordare che attraverso il nostro servizio di biologia molecolare, insieme a Paolo Moroni, docente universitario a Milano e a Ithaca, negli Usa, uno tra i massimi esperti internazionali in materia, e a Marco Nocetti del Consorzio del Parmigiano Reggiano, stiamo portando avanti un progetto sulle Linee guida per la gestione e l’attuazione dell’asciutta selettiva finalizzato a un utilizzo mirato degli antibiotici in linea con quanto detto prima sul fenomeno dell’antibioticoresistenza e a vantaggio di una maggiore biosicurezza degli allevamenti”.