In occasione della celebrazione del 130° anniversario della fondazione del Consorzio agrario provinciale di Parma, l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer), in collaborazione con lo stesso Consorzio, Emilcap, e l’Associazione nazionale allevatori della razza Frisona, Bruna e Jersey italiana (Anafibj) ha organizzato il “Meeting delle bovine di razza Frisona allevate nel Comprensorio del Parmigiano Reggiano“ che si è svolto il 15 settembre 2023 a Parma, presso la Stalla ex Centro tori.
La giornata ha visto la partecipazione di centinaia di allevatori che hanno potuto prendere parte al programma dell’evento iniziato alle ore 9.30 con l’asta silente di tre bovine di razza Frisona selezionate per l’Indice di caseificazione del Parmigiano Reggiano, messo a punto dalla ricerca scientifica condotta dagli esperti Anafibj.
Nuovi servizi dell’Araer con il laboratorio di analisi
Nel ring hanno sfilato diversi soggetti suddivisi per età e categoria e i giudici, intervenuti anche per un corso di aggiornamento, al termine di ciascuna sfilata hanno espresso la relativa classifica.
«Celebrare questo importante anniversario significa anche sottolineare una volta ancora il ruolo fondamentale della zootecnia nel nostro tessuto produttivo – ha sottolineato Maurizio Garlappi, presidente dell’Araer –. I numerosi servizi che l’Associazione ha istituito in questi ultimi tempi che si andranno a sommare ai prossimi già in programma, non rispondono solo alle richieste di un consumatore sempre più esigente, ma soddisfano le esigenze professionali sempre più specifiche dei nostri soci.»
«Benessere animale, lotta all’antibioticoresistenza, possibilità di usufruire di un laboratorio analisi dotato di mezzi e strumenti di ultima generazione in grado di effettuare un elenco sempre più nutrito di analisi ottenendo risultati sempre attendibili e in tempi rapidi sono, per i nostri associati, una garanzia assoluta. Ai quali, lasciatemelo dire, oggi va il doveroso ringraziamento per l’aiuto dimostrato ai colleghi della Romagna colpiti nel maggio scorso dall’alluvione sia in termini di donazione di foraggi che di denaro, un ringraziamento che coinvolge anche il Consorzio agrario provinciale di Parma, Emilcap e Cai, protagonisti come tutti gli allevatori che hanno aderito a un grande gesto di solidarietà che ci ha stupito per dimensioni e partecipazione».
«Promuovere sul territorio il futuro. È questo l’obiettivo che il Consorzio agrario provinciale di Parma vuole perseguire – ha dichiarato Giorgio Grenzi, presidente del Cap.
«Innovazione, digitalizzazione, sostenibilità sono i cardini su cui poggia la nostra attività sempre più rivolta a soddisfare le esigenze del consumatore, fornendo informazioni chiare e trasparenti. I festeggiamenti per i 130 anni del Consorzio sono un traguardo importante all’interno del quale non possiamo non ricordare tutto il lavoro svolto in questi decenni in cui si sono succedute ben sei generazioni, contribuendo a creare nel tempo un sistema importante che non ha mai mancato di affiancare gli allevatori e le loro aziende».
I progressi scientifici ottenuti in termini di selezione genetica
Al termine della sfilata delle bovine in asta, il coordinatore tecnico di Anafibj, Maurizio Marusi, ha illustrato ai numerosi allevatori presenti i progressi scientifici fin qui ottenuti in termini di selezione genetica delle bovine di razza Frisona destinate alla produzione del Parmigiano Reggiano, ponendo l’accento sull’importanza dei nuovi indici di selezione messi a punto dall’Associazione come quelli sulla caseificazione, sulla sostenibilità, sullo stress da caldo, sulla fertilità, sottolineando quanto tutto questo sia frutto di una costante ricerca scientifica che, nei soli ultimi dieci anni, ha migliorato tutti i parametri produttivi e riproduttivi delle bovine.
A conclusione della mattinata, gli allevatori e i dirigenti delle Associazioni si sono recati nella tensostruttura allestita negli spazi adiacenti la Stalla ex Centro tori per gustare in un clima di grande convivialità l’asado allo spiedo, un tipico piatto argentino cucinato da un gruppo di cinque chef, anche loro argentini, chiamati appositamente per l’evento.