A Pontinia, in provincia di Latina, chi non conosce l’azienda “Alan Farm” della famiglia Andriollo? Ma non solo, pionieri della vendita diretta, non è inconsueto neanche nelle strade del centro storico di Roma vedere il furgoncino bianco con il bel logo col disegno della bovina bianconera davanti all’azienda, che sormonta una fascia rosso-arancio con il nome “Alan Farm”, sfrecciare per le consegne, mentre il loro banco vendita è tra i primi all’ingresso del più importante “Farmer market” della Capitale, quello di San Teodoro al Circo Massimo: gli Andriollo hanno una storia familiare di allevatori di lungo corso ma sempre innovativi, pronti ad aprirsi al mercato (sia del lattiero-caseario che delle carni, come testimonia la bella bisteccheria a fianco al punto vendita aziendale alla Strada 51 Migliara a Pontinia) senza mai rinunciare alla qualità e genuinità.
Il nostro interlocutore in azienda è Marco Andriollo, figlio di Giovanbattista (per tutti Nino, in passato già vicepresidente Aia e più volte consigliere anche in altre associazioni allevatoriali), che assieme al fratello Silvio (ed al figlio di quest’ultimo, Luca) costituisce la “storia” recente, e del recente passato, della Alan Farm.
La giornata nella quale lo incontriamo non è delle più gradevoli visto il caldo torrido di un inizio giugno che raramente si ricordava così asciutto, al termine di più stagioni caratterizzate da siccità mai vista, cosa che, come è facilmente intuibile, mette a dura prova per la gestione delle risorse idriche. Un fatto paradossale, se si pensa che il bene acqua in questo spicchio di pianura pontina è lì sotto gli occhi, nella rete dei canali tipica delle aree della bonifica. Ma il lavoro deve andare avanti, e Marco è costretto a passar sopra anche a questo ed altri inconvenienti.
“Attualmente – ci spiega Marco – ho in stalla circa 70 capi, tra bovine di razza Frisona e Jersey Italiana. Da sempre utilizzo il gestionale Si@llEvA e devo dire che ha sempre facilitato il lavoro in stalla. Inoltre, da poco tempo ho installato, fortunatamente con una spesa minima nella realizzazione della struttura in cemento nella parte iniziale del primo dei nostri capannoni, un robot di mungitura che mi sta molto impegnando, soprattutto nel far abituare vacche e manze a farsi mungere, ma che ritengo sia una scelta azzeccata ed un investimento anche in termini di semplificazione della fase di mungitura”.
L’avvento del gestionale Si@llEvA ha aiutato molto, secondo Marco, ed anche successivi sviluppi come la creazione della relativa app vanno visti con favore, pur se ci sono comunque margini di miglioramento.
Filiera corta e “km 0” fanno parte della filosofia aziendale degli Andriollo, ma hanno anche sempre avuto un occhio di riguardo al valore genetico della propria mandria, come gli addetti ai lavori sanno, valore riconosciuto spesso nei concorsi zootecnici cui hanno partecipato.
Il tempo a disposizione scarseggia in un’azienda a conduzione familiare come Alan Farm, con il poco personale distribuito tra la stalla, gli uffici, il caseificio aziendale ed il punto vendita, il laboratorio di sezionamento delle mezzene, per cui Marco si congeda non senza sincerarsi del prossimo passaggio dei controllori in allevamento: anche se ora c’è il robot di mungitura, vacche, manze e vitelle non aspettano!
