Agronomi dell’Associazione regionale allevatori di Basilicata in azione a Tramutola (Pz) per una prova in campo di trinciatura di diverse varietà di mais. L’obiettivo è quello di valutare le differenze in valore nutritivo e lo stadio di maturazione al fine di poter definire nel miglior modo la giusta epoca di raccolta impiegando le tecnologie di ultima generazione, quale quella del Nirs (Near infrared reflectance spectroscopy) in grado di analizzare il foraggio appena raccolto e fornire i risultati direttamente in campo.
Nello specifico, come hanno spiegato gli agronomi dell’Ara che hanno lavorato in collaborazione con l’azienda Deklab che ha fornito il seme del mais e la Timac che si è occupata del fertilizzante, il metodo d’indagine sfrutta alcune proprietà fisiche della materia e, in particolare, l’interazione di questa con le radiazioni del vicino infrarosso.
Un processo, quest’ultimo, che contiene tutte le informazioni necessarie relative alla composizione chimica del campione. Un vantaggio non solo in termini di tempo, poiché l’elaborazione di ogni singola analisi si completa nell’arco di pochi secondi, ma anche in termini di denaro.
«Questo metodo – ha aggiunto il direttore dell’Ara Basilicata, Franco Carbone – consente una rapida indagine di numerosi campioni con una notevole diminuzione di tempo e di costi rispetto alle tecniche tradizionali. Ciò si deve principalmente alla semplicità delle operazioni di preparazione e alla varietà di analisi realizzabili. La possibilità di riutilizzare il campione e l’assenza di reagenti completa il quadro dei vantaggi. Si tratta solo di una delle tante attività messe in campo da Ara Basilicata attraverso il servizio di assistenza di zootecnica che si è rivelata di grande utilità negli allevamenti proprio per l’immediatezza delle analisi».