Anche a Bari, ad Agrilevante by Eima 2023, l’Esposizione internazionale delle macchine, impianti e tecnologie per la filiera agricola organizzata da FederUnacoma (Federazione dei costruttori di macchine per l’agricoltura) la zootecnia italiana è stata rappresentata come sistema, grazie alla collaborazione tra:
- Aia (Associazione Italiana Allevatori),
- Ara (Associazione regionale allevatori) Puglia,
- Aacm (Associazione allevatori Campania e Molise)
- e alle Ana (Associazioni nazionali allevatori)-Enti selezionatori coinvolti, che hanno curato la partecipazione alle diverse manifestazioni zootecniche realizzate nel ring all’interno del nuovo “Salone della zootecnia” del quartiere fieristico della Fiera del Levante.
Mostre e concorsi zootecnici per bovini, equini e ovini
In primis, un’ottima, per livello dei capi presentati, Mostra interregionale bovina delle razze Bruna e Frisona, giudicate rispettivamente da Daniele Galbardi ed Emanuele Balliana. Al di là del giudizio strettamente tecnico, affermazioni, come campionesse assolute di mostra, per la razza Bruna, della bovina n. 61 a catalogo, “Alessia”, nella categoria vacche di quarto parto e oltre (proprietario Francesco Saverio Losavio di Putignano-Bari) e, per la Frisona Italiana, la n. 46, “S. Tranese Brawler Rekwa”, bovina nata nel 2017, a catalogo nella categoria 15, vacche di 6 anni e oltre con 3 e 4 parti (proprietario Az. Agr. La Tranese e Bianco Giuseppe di Putignano-Bari).
Si è trattata della seconda partecipazione della zootecnia ad Agrilevante by Eima dopo quella del 2019, e il nuovo esperimento può essere considerato pienamente riuscito, anche grazie alle altre rassegne e concorsi zootecnici: dal Raduno nazionale candidati stalloni del Caitpr-Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido Sud Italia, preludio tecnico importante in vista della imminente Fieracavalli di Verona, alla Mostra interregionale del Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido.
Quest’ultima, giudicata dall’esperto di razza, Marco Corbucci, ha visto proclamare come Best in Show lo stallone “Mistero” di Giuseppe Giotta di Noci (Bari) e la fattrice “Luna” di Lella Vito Sabato Marino di Santeramo in Colle (Bari), splendidi soggetti che hanno confermato gli enormi progressi fatti nella selezione di questi equini, soprattutto in terra pugliese. Presenti in mostra anche soggetti provenienti dalle vicine Basilicata e Calabria.
Non da meno il settore ovino, con la 4a Mostra Nazionale Ovina della razza Gentile di Puglia, nella quale è risultato 1° classificato l’allevamento di Muccilli Stefano di San Massimo (Campobasso), seguìto dall’allevamento dei F.lli Innamorato Giacomo, Michele e Luca di Bojano (Campobasso) e dall’allevamento di Marchetti Giovanni di Gravina in Puglia (Bari).
Giudici gli esperti di razza dell’Associazione nazionale della pastorizia, Cristoforo Carrino e Bruno Conti. Alla mostra hanno partecipato 10 allevamenti provenienti dalla Puglia, dalla Basilicata, dal Molise e dalla Calabria con circa 200 soggetti esposti.
In vetrina oltre 500 capi nel Salone della Zootecnia
In totale, nel padiglione del Salone della Zootecnia contrassegnato con il n. 71 e nelle vicine strutture, box per equini e tensostruttura aperta per bovini, ovini e avicoli, sono stati esposti oltre 500 capi di elevato pregio.
Circa un centinaio, tra razze da latte e da carne, per le specie bovine, oltre a quelle impegnate nei concorsi, presenti quelle simbolo della biodiversità zootecnica pugliese, dalle vacche Podoliche, alle pecore Gentile di Puglia, Altamurana, Moscia Leccese, Capra Garganica e Jonica, cavalli Murgesi e asini di Martina Franca. Hanno arricchito il quadro le razze bovine Marchigiana, Maremmana, Romagnola, Limousine, fra gli equini, oltre al Caitpr-Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido, il cavallo Lipizzano e alcuni Muli.
Nell’area zootecnica, oltre ai concorsi tecnici, si è potuta godere una passerella con momenti veramente spettacolari, connaturati alle caratteristiche attitudinali degli animali in mostra, con le esibizioni “Cavalli della nostra terra” e la vetrina delle specie e razze della biodiversità zootecnica pugliese, presentate dal regista e speaker storico di Aia-Italialleva, Nico Belloni, che con la sua professionalità ha incantato il numeroso pubblico a bordo ring, tra i quali, in tribuna nel pomeriggio conclusivo, il direttore generale di FederUnacoma, Simona Rapastella, con una delegazione della Federazione. La dirigente di FederUnacoma ha pubblicamente ringraziato le organizzazioni del Sistema allevatoriale per aver contribuito alla piena riuscita della manifestazione.
Il grande successo di pubblico, 94.900 visitatori nei quattro giorni di fiera, è stato salutato con soddisfazione anche dai presidenti di FederUnacoma, Mariateresa Maschio, e della Nuova Fiera del Levante, Gaetano Frulli.
Le presenze istituzionali e i rappresentanti degli allevatori
Numerose le istituzioni presenti, a iniziare dal sottosegretario del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, che ha tra l’altro visitato con grande interesse il Salone della Zootecnia, soffermandosi a colloquio con gli allevatori e presso lo stand del Sistema Allevatori, accolto dal direttore Ara Puglia Giulio Federici.
Presenti sin dalla giornata inaugurale i presidenti dell’Aia, Roberto Nocentini, e dell’Ara Puglia, Pietro Laterza, che da padrone di casa ha partecipato ai vari eventi, in particolare alle premiazioni degli allevatori alla presenza, tra gli altri, della senatrice Vita Maria Nocco, allevatrice di Santeramo in Colle, e degli Assessori all’Agricoltura di diversi Comuni della provincia barese.
Nutrita anche la delegazione del Sistema allevatori: dal neo consigliere dell’Associazione nazionale della pastorizia, Nicola Di Benedetto, ai presidenti e direttori delle Ara di Basilicata, Calabria, Campania e Molise, a direttori e rappresentanti di Anareai (Associazione nazionale allevatori razze equine e asinine italiane), Anacaitpr (Associazione nazionale allevatori del cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido), Anasb (Associazione Nazionale Allevatori della Specie Bufalina) e Anci (Associazione nazionale coniglicoltori italiani).
Numerosi i convegni tecnici e anche sulla Pac
Per la parte convegnistica, piena riuscita dell’incontro realizzato dall’Aia e dall’Ara Puglia nella mattinata di venerdì 6 ottobre sul tema Produrre latte oggi: mungere, valutare, gestire, che ha proposto un interessante confronto tra allevatori, tecnici, responsabili delle principali aziende del settore della mungitura meccanizzata e referenti istituzionali.
L’incontro, moderato dal direttore tecnico dell’Aia, Riccardo Negrini, è stato aperto dai saluti di Nocentini e Laterza, e concluso dal dirigente della Sezione competitività delle filiere agroalimentari dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, Luigi Trotta, che, oltre a portare i saluti dell’assessore Donato Pentassuglia, impossibilitato ad intervenire, ha fatto una panoramica a 360° sui temi di maggior interesse per gli allevatori locali.
Molti e stimolanti gli spunti emersi dalle varie relazioni, suddivise in quattro contributi di rappresentanti di primarie ditte costruttrici di macchinari per la mungitura – Luca Ferrario (Lely), Federico Ruggeri (Tdm), Stefano Nappa (DeLaval) e Paolo Marchese (Gea-Bellucci) su Innovazioni e prospettive nei sistemi di mungitura a cura delle aziende del settore – e da quattro interventi curati da
- Lorenzo Pascarella (coordinatore Servizio Controllo mungitura dell’Aia) Monitoraggio della mungitura: strumenti e metodi innovativi,
- Paolo Moroni (Università degli Studi di Milano) Mastite e asciutta selettiva: una soluzione di gestione moderna,
- Michele Faccia (Uniba-dipartimento di Scienze del suolo della pianta e degli alimenti) Qualità del latte e caseificazione
- e Pasquale De Palo (Uniba-dipartimento di Medicina veterinaria) La Pac 2023/2027 e le sfide correlate.
Sia in sede di Convegno che nelle quattro giornate in Fiera, presso lo stand del Sistema Allevatori e nel corso di interviste con i media presenti (carta stampata, Tv, Web e Social), ci sono state diverse occasioni per disseminare informazioni sullo stato del Progetto Leo (Livestock environment opendata), che è in fase di completamento.
Temi riguardanti la pastorizia e la transumanza, argomenti molto sentiti nel territorio pugliese, sono stati affrontati nel corso dell’incontro tecnico organizzato da Asso.Na.Pa. su Le potenzialità del settore ovino e caprino, tenutosi nel pomeriggio della giornata inaugurale.
Il valore della zootecnia pugliese e la qualità delle sue produzioni
«Il Sistema Allevatori torna a Bari – ha dichiarato il presidente Nocentini – dimostrando l’attenzione che la biodiversità di interesse zootecnico riveste soprattutto in aree del Paese a volte penalizzate da particolari situazioni ambientali, economiche e infrastrutturali, ma nelle quali non si rinuncia al dinamismo e alla propensione all’introduzione di investimenti in innovazione tecnologica. Innovazione tecnologica che, in generale, non va in contrasto con la biodiversità di interesse zootecnico, né con il miglioramento della qualità delle produzioni».
La zootecnia in Puglia si distingue, come ha precisato Nocentini, per armonizzazione con i diversi contesti ambientali, per realizzazione di produzioni di alta qualità, soprattutto nel settore lattiero-caseario, nonché per espressione di un ottimo livello genetico e genomico nella presentazione dei propri soggetti d’allevamento.
«Siamo convinti che, anche in quest’occasione, il Sistema Allevatori, e la Puglia in particolare, abbiano dato - ha aggiunto Nocentini - il meglio di sé per ben figurare in un contesto agricolo-zootecnico e della meccanizzazione importante che guarda alla zootecnia dell’area mediterranea e dei Paesi emergenti con grande interesse».
Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte del presidente Laterza: «Portare per la seconda volta - ha detto - nel giro di pochi anni la zootecnia ad Agrilevante, con, anche inframmezzato un lungo periodo caratterizzato da problematiche pesantissime e impreviste come la pandemia da Covid-19 ed i conflitti in Russia-Ucraina, con le conseguenze sul piano economico che tutti conosciamo, ha comportato uno sforzo notevole e molti sacrifici. Tutto però ampiamente ricompensato dal successo di questa edizione, dove gli allevatori, non solo pugliesi, hanno dimostrato tutta la loro passione, competenza e professionalità, sia nelle mostre bovine ed equine, sia nella passerella delle razze della nostra biodiversità.»
«Senza dimenticare l’ottimo lavoro presentato con la Mostra degli ovini Gentile di Puglia, che può rappresentare un buon punto di ripartenza anche per questo settore che nel Centro-Sud ha notevoli possibilità di sviluppo.»
«Abbiamo così rafforzato - ha concluso Laterza - l’immagine della nostra zootecnia come presidio imprescindibile per il territorio, confermato il ruolo degli allevatori quali custodi dell’ambiente e di tradizioni agricole ed alimentari alla base del nostro cibo di qualità, anche per contrastare gli ingiusti attacchi mediatici rivolti al nostro settore».