A sostegno del prezzo del latte l’Emb chiede un calo volontario dell’offerta

Gli allevatori riuniti nell'assemblea dell'Emb hanno chiesto all'Ue di attivare il meccanismo comunitario di riduzione volontaria della produzione

Emb
L'Emb ha chiesto anche l’introduzione di contratti obbligatori, vincolanti ed efficaci per la consegna del latte

La crisi del latte in Europa torna a farsi sentire. Alla recente Assemblea Generale dell’European milk board (Emb), che ha riunito nella capitale belga allevatori da tutto il continente il tema dominante dei lavori è stato il peggioramento delle condizioni di mercato. In numerosi Stati membri si sono infatti registrati crolli significativi del prezzo del latte alla stalla, con conseguenze potenzialmente devastanti per molte aziende lattiero-casearie, già messe a dura prova negli ultimi anni da volatilità, costi produttivi elevati e instabilità geopolitiche.

Gli allevatori e i rappresentanti delle organizzazioni nazionali hanno quindi rinnovato una richiesta precisa alle istituzioni europee: attivare immediatamente il meccanismo comunitario di riduzione volontaria della produzione.

Lo strumento, istituito proprio per prevenire situazioni di iperproduzione e caduta dei prezzi, secondo l’Emb deve essere utilizzato ora per evitare «un collasso massiccio del prezzo del latte».

Fair Milk: esempi concreti di un modello che funziona

Nel confronto tra le organizzazioni presenti, è emerso anche il ruolo sempre più rilevante dei progetti Fair Milk, iniziative guidate direttamente dai produttori che puntano a creare filiere più trasparenti, eque e orientate alla valorizzazione del lavoro agricolo. Questi modelli – fondati su un prezzo giusto e comunicazioni chiare ai consumatori – mostrano che alternative praticabili al sistema attuale esistono già.

In un clima di crescente incertezza, l’Emb ha presentato le Fair Milk come una sorta di “ancora di stabilità", capace di migliorare il reddito degli allevatori e rafforzare il rapporto di fiducia con i cittadini.

Contratti obbligatori e prezzi legati ai costi di produzione

Tra i temi più tecnici affrontati in Assemblea c’è stata la riforma dell’Organizzazione comune dei mercati (Ocm), su cui le istituzioni europee stanno ancora negoziando in sede di trilogo. Per l’Emb uno snodo essenziale della riforma sarebbe l’introduzione di contratti obbligatori, vincolanti ed efficaci per la consegna del latte.

Secondo il comitato esecutivo dell’organizzazione, solo in questo modo si potrebbe riequilibrare il rapporto di forza nella filiera e offrire agli allevatori reali garanzie economiche.

I punti considerati sono tre:

  • divieto di prezzi alla stalla inferiori ai costi di produzione, calcolati in modo trasparente e oggettivo;
  • obbligo di indicare i volumi di consegna per garantire pianificazione e condizioni eque;
  • eliminazione delle esenzioni per le cooperative, che dovranno sottostare alle stesse regole degli altri operatori.

Per l’Emb, la situazione generale richiede decisioni rapide anche su questo fronte.

Agricoltura e commercio: la battaglia sulle mirror clauses

Altro cavallo di battaglia ribadito durante l’Assemblea è quello delle mirror clauses, ovvero l’applicazione agli alimenti importati delle stesse norme – sanitarie, ambientali e di sicurezza – imposte ai produttori europei. Un principio che, secondo gli allevatori, rappresenta l’unico modo per garantire una concorrenza realmente leale sui mercati.

L’Ue, come ha ricordato l'Emb, dovrebbe non solo introdurre tali requisiti, ma anche assicurarsi che vengano applicati e monitorati con efficacia.

Una rete europea che fa la differenza

Con una crisi del settore lattiero-caseario ormai alle porte, gli allevatori hanno chiestoo a Bruxelles un cambio di rotta immediato, ossia strumenti di gestione del mercato realmente funzionanti, contratti equi e concorrenza leale. L’obiettivo, dicono, è uno solo: garantire un futuro sostenibile alle aziende agricole europee.

A sostegno del prezzo del latte l’Emb chiede un calo volontario dell’offerta - Ultima modifica: 2025-11-26T14:22:35+01:00 da Francesca Baccino

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