Seconda settimana consecutiva di cali per i listini del latte spot. Dal 28 luglio al 2 agosto, le rilevazioni di Camere di Commercio e Borse Merci elaborate dalla Bmti (Borsa telematica italiana) nella settimana che va dal 28 luglio al 2 agosto 2025 indicano che le quotazioni presso la piazza di Milano scendono a 637,50 €/t, registrando una flessione settimanale di 20 €/t e un rallentamento della crescita annua, ora al +10% rispetto al precedente +16%.
Maggiore la contrazione rilevata presso la piazza di Verona, dove il prezzo si attesta su 645 €/t. In discesa anche le quotazioni del latte estero, proveniente da Germania e Francia, con il differenziale a vantaggio del latte italiano che si riduce ulteriormente a 45 €/t.
Giù anche i prezzi del latte biologico quotato presso la piazza di Milano, mentre restano fermi quelli del prodotto quotato presso la piazza veneta. Sul fronte degli scambi, nel primo quadrimestre del 2025 l’import di latte intero sfuso da parte dell’Italia è diminuito del -7,7% in volume, ma è cresciuto dell’+8,5% in termini di valore su base annua.
Burro/crema di latte
Dopo il calo della settimana precedente, il mercato del burro torna a mostrare segnali di stabilizzazione. Presso la piazza di Milano, il prodotto pastorizzato conferma i 5,25 €/kg della settimana precedente a fronte di un incremento annuo del +7%. Dinamica simile presso Mantova, dove le quotazioni restano ferme sui 5,35 €/kg. Stabili anche i prezzi dello zangolato mentre arretra la crema di latte, che si attesta sui 3,48 €/kg (piazza di Milano). Si registrano flessioni, invece, sul mercato europeo con il burro di Kempten (Germania) e il Verse Boter olandese che si portano a quota 7 €/kg. Invariato il prodotto francese che resta poco sotto i 7,7 €/kg.
Grana Padano
Ancora stabile il comparto del Grana Padano, in linea con un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. In particolare, il prodotto stagionato 9 mesi, quotato sulla piazza di Milano, resta agganciato ai 10,93 €/kg. Invariate anche le quotazioni nelle piazze di Mantova, Cremona e Verona. A livello europeo, i principali formaggi monitorati dalla Commissione UE evidenziano variazioni contenute. Per quanto riguarda gli scambi commerciali, le esportazioni del mix Parmigiano Reggiano-Grana Padano mostrano una leggera crescita in volume nel periodo gennaio-aprile 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024 (+3,8%), mentre risulta decisamente più marcato l’incremento in valore (+23,2%), con introiti oltre i 500 milioni di euro, indicando un forte aumento del prezzo medio all’esportazione. Particolarmente dinamico il mercato statunitense, con spedizioni in crescita sia in volume (+9,7%) che, soprattutto, in valore (+32,6%).
Parmigiano Reggiano
Continuano a salire i prezzi all’ingrosso nel comparto del Parmigiano Reggiano. Sulla piazza di Parma, il prezzo dello stagionato 12 mesi segna un nuovo aumento di 5 centesimi, raggiungendo i 13,50 €/kg. Analogo rialzo per le altre stagionature, con il 24 mesi che tocca quota 16,03 €/kg. In salita anche i listini nelle principali piazze italiane, ad eccezione di Mantova, dove si osserva una sostanziale stabilità.
Pecorino Romano
Il mercato del Pecorino Romano prosegue nel segno della stabilità. Sulla piazza di Milano, le quotazioni restano invariate: il prodotto stagionato 5 mesi si conferma a 12,13 €/kg, mentre lo stagionato 8 mesi mantiene il prezzo di 12,35 €/kg. Sul fronte degli scambi commerciali, nel corso dei primi quattro mesi del 2025 è stata osservata una lieve crescita delle esportazioni di Pecorino Romano e Fiore Sardo: +4,7% in volume e +3,5% in valore. Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato di destinazione, assorbendo il 62% dell’export complessivo.
Bovini da macello
Nuovo aumento per i prezzi all’ingrosso dei bovini sulla piazza di Mantova. In particolare, i vitelloni di razza Charolaise segnano un incremento di 14,5 centesimi, raggiungendo il valore record di 4,535 €/kg. Incrementi, sebbene più contenuti, anche per la razza Limousine e gli incroci nazionali, che si attestano rispettivamente su 3,95 €/kg e 4,72 €/kg. Restano invariati i listini dei bovini da ristallo (5,665 €/kg). Stabili anche i prezzi dei vitelloni presso la piazza di Modena e dei vitelli a carne bianca su entrambe le piazze di riferimento, lombarda ed emiliana.
Suini
Prosegue la striscia di rincari per il comparto dei suini. In particolare, i prezzi all’ingrosso della categoria 160-176 kg archiviano altri 4,3 centesimi raggiungendo i 2,065 €/kg (circuito DOP). Pari incremento per la categoria 160-176 del circuito non-DOP, quotata 1,929 €/kg. A livello europeo, prevale un’alternanza di ribassi e stabilità.