«Appare quantomeno sospetto che un commissario europeo possa macchiarsi di un finanziamento occulto in favore di alcune associazioni ambientaliste se l’unico scopo fosse stato quello di sostenere in modo limpido e trasparente un progetto ed un ideale politico. A questo punto c’è da chiedersi: cosa c’è veramente dietro una vicenda così torbida e poco trasparente? Quali potenti ed enormi interessi potrebbero aver sostenuto e forse finanziato sottobanco Frans Timmermans, commissario per il clima e il Green Deal europeo nella precedente legislatura?».
Così l’Aia (Associazione italiana allevatori) ha commentato la recente inchiesta pubblicata dal quotidiano olandese “De Telegraaf” su un presunto uso fraudolento di fondi europei, distratti dal loro scopo e utilizzati da Timmermans.
Secondo l’Aia se il progetto di Timmermans sul Green Deal europeo fosse passato integralmente i danni per l’Europa sarebbero stati irreparabili e i primi settori a pagare un conto salatissimo sarebbero stati la zootecnia e l’agricoltura.
Un simile disegno avrebbe assestato. come ha sottolineato l'Aia, un colpo mortale al sistema produttivo agricolo europeo, rendendo di fatto l’Unione Europea dipendente dal resto del mondo per l’approvvigionamento di cibo.
«O forse, più maliziosamente, qualcuno potrebbe pensare - ha haggiunto l'AiA - che l’azione di Timmermans fosse tesa a favorire quel ristrettissimo numero di potentati economico-finanziari che a livello globale stanno tentando di mettere le mani e di controllare la produzione di cibo. I riferimenti ai cibi sintetici prodotti in laboratorio, oppure agli alimenti iper-processati sono fin troppo scontati».
Necessario fare chiarezza per dare credibilità alle istituzioni europee
La mancanza di trasparenza nel comportamento dell’ex-vicepresidente Ue è un fatto di assoluta gravità e ci si augura che la Presidente Ursula von der Leyen possa svelare e chiarire quanto accaduto.
Quando si parla di soldi pubblici sottratti per essere indirizzati ed utilizzati con modalità e finalità non dichiarate, è necessario fare chiarezza verso i cittadini, se non altro per restituire un po’ di credibilità alle istituzioni europee.