A Fieracavalli la grande bellezza di cavalli e asini made in Italy

Alla 126esima edizione della rassegna veronese è andata nuovamente in scena, nel novembre scorso, la biodiversità equina italiana

Fieracalli
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel ring principale di Aia- Italialleva nel Padiglione 10
Gli organizzatori di Veronafiere hanno calcolato un bacino di 140mila visitatori, tra pubblico operatori (numeri confermati rispetto all’edizione dello scorso anno), provenienti da 73 Paesi (contro 60 Paesi del 2023).

Il binomio Verona-novembre, per tutti gli appassionati, vuol dire da sempre Fieracavalli. Da ben 126 anni nel capoluogo scaligero quella che era in origine prevalentemente una mostra-mercato dedicata ai cavalli è andata catturando sempre di più l’interesse degli allevatori, dapprima solo veronesi, poi del lombardo-veneto fino a raggiungere una dimensione via via di livello nazionale e, in tempi più recenti, internazionale.

Al termine della 126ª edizione di Fieracavalli, gli organizzatori di Veronafiere hanno calcolato un bacino di 140mila visitatori, tra pubblico operatori (numeri confermati rispetto all’edizione dello scorso anno), provenienti da 73 Paesi (contro 60 Paesi del 2023).

Nel Padiglione 10 l’Aia-Italialleva ha messo in mostra, oltre alle rassegne tecniche, il meglio della biodiversità equina italiana. Delle 35 Associazioni allevatoriali presenti a Verona, non solo del nostro Paese, una buona fetta, infatti, sono italiane, con gli Enti selezionatori aderenti alla FedAna (Federazione delle associazioni nazionali di razza e specie): dall’Anareai (Associazione nazionale allevatori delle razze equine ed asinine italiane), all’Anacaitpr (Cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido), all’Anacrhai (Cavallo Haflinger Italia) ed all’Anam (Cavallo Maremmano).

Dei duemiladuecento tra cavalli asini che hanno partecipato alla Fieracavalli, di sessanta razze diverse, oltre duecento sono frutto dell’allevamento “Made in Italy”, rappresentato da 31 razze, per un totale di circa 45 mila soggetti: un patrimonio che ben si inquadra nel claim scelto quest’anno, “Pura Bellezza”. «Questo importante traguardo – ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – è il riconoscimento di un impegno collettivo che ha unito passione e professionalità. Con Fieracavalli perseguiamo l’obiettivo di sostenere una filiera che oggi rappresenta un valore economico nazionale superiore a tre miliardi di euro». Bricolo ha, quindi, ringraziato i rappresentanti istituzionali che hanno presenziato alla Fieracavalli: dal ministro Masaf Francesco Lollobrigida, alla titolare del dicastero della Disabilità, Alessandra Locatelli, al ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, fino ai sottosegretari all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Patrizio Giacomo La Pietra e alla Difesa Isabella Rauti, istituzioni locali.

Il mondo del cavallo si rivolge anche ai giovani

Una particolare attenzione è stata rivolta da Lollobrigida ai giovani presenti a Verona: «È stata una scelta strategica del nostro ministero coinvolgere le scuole e i giovani. Per questo motivo – ha detto il ministro rivolgendosi ai rappresentanti delle scuole bresciane e veronesi presenti alla Fieracavalli e a tutti gli studenti coinvolti nelle iniziative organizzate dal Masaf – saluto questi ragazzi che stanno vivendo un’esperienza preziosa. Acquisendo nuove prospettive e traendo ispirazione da coloro che hanno realizzato i propri sogni, riuscendo a emergere e a vivere grazie all’agricoltura, all’allevamento e alle attività ad essi legate».

Il gruppo di allevatori del Cavallo maremmano vincitore del Gala Italiano (Foto di Martina Riva; per le informazioni sul Gala Italiano si ringrazia lo speaker e regista Nico Belloni)

Concetti che il ministro ha in parte ribadito dal palco autorità nel ring principale del Padiglione 10, Aia-Italialleva, rivolgendo un ringraziamento agli allevatori per quanto fanno a tutela e valorizzazione della biodiversità di interesse zootecnico anche nel settore equino.

Ad accogliere il ministro, nella giornata inaugurale, rappresentanti del Sistema allevatoriale e del Comitato direttivo dell’Aia, in particolare il presidente dell’Ara (Associazione regionale allevatori) Veneto, Floriano De Franceschi. Il presidente dell’Aia, Roberto Nocentini, a margine della manifestazione, con orgoglio ha ricordato il valore del patrimonio equino nazionale che esprime la biodiversità del nostro Paese grazie alle 31 razze italiane, di cui 21, tra asini e cavalli, rappresentate in Anareai.

Protagonisti i cavalli italiani, con momenti sia tecnici che spettacolari: il ricco programma si è snodato alternandosi nei due ring “A” e “B” nel Padiglione 10. Vetrine a seguire per i cavalli delle razze Bardigiano, Haflinger Italia, con il sempre collaudato “Haflinger Folie”, per il Maremmano, con la proclamazione del “Best in Show” della Finale del Campionato di Morfologia Anam e per il Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido, con il “Caitpr Show”.

Alcune di queste razze e altre, rappresentanti la nostra biodiversità equina, hanno sfilato nella Presentazione delle Razze Italiane allevate dai Cse (Centri selezione equestre) dell’Arma dei Carabinieri, nella Passerella delle razze italiane e nel Carosello  Italiano-Parata delle razze Italiane.

Nella sfilata finale, molto suggestiva la parata dei Lancieri di Montebello. Molto seguìti dagli allevatori i confronti tecnici, con l’86esima Mostra Nazionale e Vetrina della Biodiversità del Caitpr.

Tra gli incontri di interesse tecnico, nel Centro Congressi si è tenuto, nella mattinata di venerdì 8 novembre, un momento dedicato alla veterinaria nel settore equino, con la Tavola Rotonda organizzata dalla Direzione servizio sanità animale della Aulss 9 Scaligera Verona dal titolo: “Controllo ufficiale e certificazione volontaria degli stabilimenti: procedure veterinarie e nuove opportunità”, un confronto con i ministeri della Salute e Agricoltura, Fnovi, Veterinari pubblici, liberi professionisti, associazioni di produttori ed Accredia e Dqa (Dipartimento Qualità Agroalimentare). Anche in questa 126esima edizione di Fieracavalli ampio spazio è stato riservato alla parte spettacolare: in particolare con il Gala Italiano, show dei cavalli Made in Italy presentato dal regista Nico Belloni, ormai tradizionale voce di Aia-Italialleva.

La giuria del Gala Italiano, presieduta dal direttore artistico Antonio Giarola, e composta anche dai noti artisti equestri Rudj Bellini e Giuseppe Cimarosa, ha decretato vincitore del trofeo messo in palio dall’Aia il numero presentato dagli allevaotri del cavallo Maremmano: in cima al podio quindi i Butteri de La Bardella Maremmana e Fattoria di Pomonte, due associazioni che risiedono nel Comune del grossetano e a Marta nel viterbese che hanno avuto poi l’onore di partecipare allo spettacolo finale “Talenti d’Oro & Friends” nel Padiglione 8 (evento presentato dall’Accademia Gala d’Oro, con i migliori numeri dei “talent” di Fieracavalli 2024 selezionati dal direttore artistico Antonio Giarola).

A Fieracavalli la grande bellezza di cavalli e asini made in Italy - Ultima modifica: 2024-12-17T09:59:15+01:00 da Francesca Baccino

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