Secondo il presidente Renzo Livoni, il 2023 dell’Aafvg (Associazione Allevatori del Friuli-Venezia Giulia) sarà ricordato come uno degli anni più dinamici. «Una serie importante di iniziative sta andando a regime – ha spiegato Livoni nel corso dell’Assemblea svoltasi presso la sede di Codroipo (Ud) –. Mi riferisco alla riorganizzazione dell’Ufficio Ambiente e territorio, allo sviluppo del progetto di e-commerce “Fattorie Friulane”, alla sistemazione dello stabilimento di Rodeano per la lavorazione della carne e a una serie di investimenti effettuati in Malga Montasio».
Gli investimenti nella Malga Montasio hanno, entrando nel dettaglio, adeguato la struttura ad alcune norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e migliorato l’efficienza delle lavorazioni in caseificio. Nel 2023 i soci allevatori hanno finalmente potuto beneficiare di prezzi di remunerazione del latte soddisfacenti (oltre i 0,55 euro/l) nella prima parte dell’anno, con una flessione costante dal mese di aprile e valori sotto i 0,50 euro/l ad agosto-settembre; da ottobre, invece, un’altra discesa a circa 0,47 euro/l, per poi risalire in chiusura d’anno a 0,50 euro/l. Questa prima parte del 2024 si mantiene con prezzi medi oscillanti tra i 0,48 e i 0,50 euro/l che, se si stabilizzassero, potrebbero dare un po’ di respiro agli allevatori.
Riguardo al latte, purtroppo, si è registrato un calo sensibile delle produzioni del 7,57% rispetto a un dato medio italiano di –7,77%. Il Friuli-Venezia Giulia è la regione che, dopo Lazio e Campania, ha risentito della riduzione maggiore di latte prodotto (240.101 t, nel 2023, contro le 259.775 t del 2022).
I dati dei primi tre mesi del 2024 registrano, invece, un aumento dell’1,19% rispetto allo stesso periodo del 2023.
«La piattaforma web per il commercio elettronico chiamata “Fattorie Friulane”, oggi conta 63 aziende agricole – ha aggiunto il direttore dell’Aafvg, Andrea Lugo – e ha implementato con continuità le vendite degli oltre 400 prodotti inseriti superando, in poco più di un anno, i 30mila follower».