Due tipologie di zootecnia accomunate dagli stessi obiettivi

allevamenti ara calabria
La delegazione dell’Araer che ha visitato gli allevamenti calabresi con, al centro, Michele Colucci, Filomena Citraro e Claudio Bovo.
Gli allevatori emiliani hanno visitato con una delegazione alcuni allevamenti calabresi: esperienze a confronto

Tour calabrese per l’Araer (Associazione regionale allevatori Emilia-Romagna). Gli associati, accompagnati dal direttore, Claudio Bovo, hanno visitato alcune aziende agricole zootecniche dell’Ara Calabria, come la Società agricola Campotenese di Morano Calabro, cooperativa di circa 600 bovine di razza Frisona, di cui 260 in lattazione con una produzione media giornaliera di quasi 99 quintali di latte, tutto trasformato nel caseificio aziendale in formaggi tipici, (come mozzarelle, caciocavallo e ricotta, che) vengono consegnati ogni giorno in 400 punti vendita della provincia di Cosenza o venduti nello spaccio aziendale.

La cooperativa è stata fondata negli anni Settanta e oggi conta una ventina di soci storici, dando lavoro a 40 dipendenti, dispone di 140 ettari di terreno, in parte di proprietà in parte in affitto, dove si coltivano foraggi destinati all’alimentazione del bestiame. L’azienda si conferma anche per quest’anno prima in Calabria nella classifica pft (indice di selezione della razza Frisona italiana), certificato da Anafibj (Associazione nazionale allevatori della Razza Frisona, Bruna e Jersey Italiana) e, secondo i dati elaborati dall’Aia, tra i primi allevamenti in Italia di Frisona per kg di proteine prodotte nel 2023. A far gli onori di casa il presidente, Domenico Maradei, e il direttore, oltre che veterinario aziendale, Santo Sola.

Il secondo allevamento visitato è stata l’Azienda zootecnica Eredi Gentile di Cirò che si estende su una proprietà di circa 400 ettari da Umbriatico a Cirò e ospita circa 100 bovine di razza Podolica. Una parte delle fattrici viene impiegato per produrre incroci da carne da destinare all’ingrasso. Sulle migliori vacche si effettua la riproduzione in purezza esclusivamente con tori podolici acquistati al Centro genetico linea maschile di Laurenzana. Il lavoro di selezione, iniziato quasi un secolo fa, ha portato i capi podolici dell’azienda Gentile sui gradini più alti dei podi di numerose mostre, nei Centri genetici di linea maschile e femminile. Moltissime le manze vendute per riproduzione in tutto il Sud Italia e i tori abilitati alla monta nelle aziende podoliche. Ad accogliere i numerosi allevatori emiliano-romagnoli sono stati i proprietari, Salvatore e Antonio Gentile, padre e figlio. Il tour si è concluso in modo gustoso all’agriturismo Silipetto, assaggiando i prodotti tipici calabresi e la carne podolica, entrambi molto apprezzati.

Un forte legame tra due realtà emiliano-romagnola e calabra

«È doveroso fare i complimenti alle imprese che abbiamo visitato – ha affermato Bovo – dove abbiamo appurato passione, ricerca e innovazione, con una grande attenzione verso una zootecnia sostenibile. Abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria che raramente si riscontra e che sancisce un forte legame tra due realtà, quella emiliano-romagnola e quella calabra, molto diverse tra loro ma accomunate dalla medesima dedizione per una giusta e proficua valorizzazione delle rispettive zootecnie locali».

Gli esponenti dell’Araer sono stati accompagnati da presidente e direttore dell’Ara Calabria, rispettivamente, Michele Colucci e Filomena Citraro: «È stato un onore – hanno commentato – ospitare questo gruppo di allevatori perché hanno portato nei nostri territori la loro esperienza e favorito un confronto per noi fondamentale, pur nel rispetto delle diversità che ci caratterizzano».

Due tipologie di zootecnia accomunate dagli stessi obiettivi - Ultima modifica: 2024-05-31T12:37:52+02:00 da Barbara Gamberini

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