Gian Enrico Grugni prende il testimone da Mauro Berticelli ed è il nuovo presidente dell’Aral (Associazione regionale degli allevatori della Lombardia). Resterà in carica per il prossimo triennio affiancato dal mantovano Roberto Chizzoni, in qualità di vicepresidente vicario, e dal bresciano Giovanni Martinelli (vicepresidente).
Lodigiano, perito agrario, 47 anni, Grugni conduce, con il fratello, un allevamento di bovine da latte con 750 capi in mungitura con un impianto di biogas da un megawatt in provincia di Lodi.
Ricopre numerosi incarichi, tra cui quello di consigliere di amministrazione della Coldiretti Milano-Lodi-Monza Brianza. Da una quindicina d’anni è anche membro del Cda e della giunta esecutiva della commissione disciplina del Consorzio produttori latte Milano. È, inoltre, consigliere del Consorzio d’irrigazione e bonifica Muzza e del parco Adda Sud.
«In un’ottica di alternanza fra le zone che rappresentano il mondo allevatoriale lombardo ho accettato con entusiasmo la richiesta del consiglio di amministrazione di assumere questo importante incarico – commenta Grugni.
«Sento tutto il peso di questa responsabilità perché Aral è un’associazione che rappresenta formalmente più di 7mila aziende socie, che moralmente però sono molte di più in quanto l’associazione, insieme ovviamente alle organizzazioni sindacali, è da sempre interlocutore autorevole per le domande del comparto zootecnico regionale nel dialogo con la politica e il mondo economico».
Il mandato del nuovo presidente all’insegna della continuità
«Sono a capo di un consiglio che ha lavorato benissimo e che sicuramente – ha aggiunto Grugni – continuerà a supportarmi nelle proposte e nell’operatività di questi prossimi tre anni.»
«Eredito tanti importanti progetti in itinere che continueremo a sviluppare e rafforzare nel segno dell’innovazione, cercando sempre, dove possibile, di migliorare ulteriormente i servizi erogati ai soci».