La Mostra regionale del bovino da carne delle razze Charolaise e Limousine iscritte al Libro genealogico, organizzata da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine Charolaise e Limousine italiane), AarSardegna (Associazione allevatori Regione Sardegna) e Comune di Ozieri (Ss), con il contributo della Regione Sardegna, si è confermata come uno degli appuntamenti più attesi dal mondo allevatoriale isolano e non solo.
Rubacuori di Salvatore Fresi, per la Limousine, e Secomtesse di Tomaso Pulina, per la Charolaise, hanno coronato la loro vittoria di campioni assoluti in una cornice di pubblico che mancava ormai dal 2019. I due allevatori hanno anche vinto il “Premio Allevamento” riservato a chi vince il maggior numero di categorie.
Nelle due giornate si sono alternati nel ring più di 100 animali che hanno dato spettacolo di forme e diametri propri di queste due razze impegnando il giudice Anacli, Giuseppe La Terra, e l’assistente, Sandro Multineddu. I premi sono stati consegnati da Malko Gallone, presidente di Anacli, Luciano Useli Bacchitta, presidente di AarSardegna, Battista Cualbu, presidente di Fedana (Federazione nazionale delle associazioni di razza e di specie) e dal sindaco di Ozieri, Marco Murgia.
Mostra appuntamento clou nell’attività degli allevatori
«Non possiamo che essere contenti – ha commentato Luciano Useli Bacchitta, presidente di AarSardegna – perché abbiamo visto negli occhi dei nostri allevatori la soddisfazione di una manifestazione organizzata nel minimo dettaglio. Come Associazione degli allevatori stiamo dimostrando di essere un riferimento per il comparto e il nostro impegno proseguirà su questa strada». Le mostre zootecniche rappresentano per il sistema delle Associazioni allevatori (AarSardegna e Anacli), come ha ricordato Aldo Manunta, direttore di AarSardegna, una vetrina di quello che è un lavoro che dura 365 giorni l’anno. «Senza il costante lavoro dei controllori zootecnici dell’AarSardegna e degli esperti di razza di Anacli, oggi – ha concluso – non avremo risultati del genere. Il merito va pertanto ai nostri allevatori, che lavorano sodo e credono nel lavoro che facciamo, ma anche ai nostri collaboratori che quotidianamente sono presenti nelle loro stalle nel supportarli».