Incontriamo Saverio Bacchelli, direttore di produzione della cooperativa Bonlatte di Manzolino, in provincia di Modena. Il quale per gestire al meglio un numero particolarmente elevato di bovine, 1.400 capi in mungitura, e quindi per portare al caseificio un latte di qualità così come vuole il Consorzio del Parmigiano Reggiano, si affida ad almeno tre strategie.
In primo luogo, parte della mandria deriva da incroci, allo scopo di migliorare i titoli del latte. Seconda strategia gestionale: ci si affida quanto più possibile a informazioni oggettive, che in questo caso sono costituite dai dati rilevati e analizzati da sistemi informatici come quelli della Bdn, Banca dati nazionale, e quelli della Farmacovigilanza.
Infine vanta scelte originali, o meglio personalizzate, nell’alimentazione degli animali. Grazie al fatto che la quasi totalità dei soci sono coltivatori, questi conferiscono all’allevamento materie prime autoprodotte, riducendo i costi e garantendo qualità. Tra queste materie prima spicca in particolare il sorgo, che nella razione ha potuto sostituire il mais.
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