Il Progetto Eit Food “Focus on Farmers” sta operando in diversi Paesi europei per fornire agli allevatori la necessaria informazione per scegliere e utilizzare al meglio le nuove tecnologie per la zootecnia di precisione.
Il progetto nasce da una collaborazione tra partner europei operanti nel settore tecnologico e della ricerca: John Deere, Università di Hohenheim, Abp, Università di Reading, Associazione italiana allevatori, Università di Torino e Università di Belfast.
Gli allevatori che ne hanno beneficiato includono anche oltre 3.800 produttori di latte italiani, alcune migliaia di cerealicoltori e la filiera bovina nel Regno Unito.
Una parte delle attività del progetto vede coinvolte l’Università di Reading e la Abp, che supporta gli allevatori de Regno Unito.
Il commento dell’allevatore
James Evans, allevatore di bovini da latte dello Shropshire (Uk), è stato coinvolto direttamente nel progetto come esempio virtuoso nell’adozione di nuove tecnologie.
Intervistato sulle potenzialità della Precision livestock farming, James Evans ha detto: “A volte gli allevatori sono prevenuti nell’adottare nuove tecnologie, ma una volta sperimentata la loro efficacia superano facilmente ogni diffidenza. Credo tuttavia che per aumentare la diffusione delle innovazioni, siano estremamente utili dimostrazioni pratiche in azienda. Sulla base della mia esperienza, credo che non più del 10% delle aziende sia dotato di nuove tecnologie”.
L’innovazione, ha aggiunto Evans, “comprende anche nuovi metodi e protocolli di gestione che possono essere utilizzati per aiutare gli agricoltori ad essere più efficaci e aumentare la sostenibilità come ad esempio attuare modalità avanzate di gestione dei pascoli per ridurre i costi dell’alimentazione e salvaguardare l’ambiente. Noi abbiamo adottato nuove tecnologie in azienda già da qualche anno, come ad esempio sistemi di identificazione elettronica degli animali, sistemi di pesatura automatizzati, programmi di gestione della stalla , sistemi di ottimizzazione delle razioni aziendali, e infine le innovazioni messe a disposizione dalla genetica e dalla genomica come nuovi indici di selezione”.
Lo sviluppo di tecnologie in grado di operare nelle difficili condizioni di stalla “è molto complesso e necessita di una progettazione specifica, prove in stalla e soprattutto la consulenza preziosa degli allevatori”.
La coordinatrice del Progetto
La d.ssa Gillian Rose dell’Università di Reading, che coordina il progetto Eit Food “Focus on Farmers”, afferma: “La velocità di adozione delle tecnologie in ambito zootecnico dipende anche dal tipo di allevamento e produzione.
Ad esempio, i produttori di carne bovina sono stati particolarmente lenti ad adottare nuove tecnologie che possano aiutare ad aumentare la loro produttività e al contempo garantire una intensificazione sostenibile”.
Adottare nuove tecnologie, ha continuato Rose, “ovviamente non significa esclusivamente dotarsi di sistemi costosi o avventurarsi in investimenti imprudenti. Nella maggior parte dei casi anche l’adozione di una tecnologia semplice, se adatta al sistema produttivo, può fare una grande differenza”.
Due partner tecnici
Al progetto “Focus on Farmers” ha partecipato anche John Deere, tra le principali aziende mondiali produttrici di macchine agricole convolta nel diffondere i vantaggi della tecnologia nel campo agricolo e zootecnico. In particolare John Deere si è concentrata sullo sviluppo di nuovi metodi di aggiornamento per consentire ai propri tecnici di formare e supportare al meglio gli agricoltori che utilizzano la tecnologia e in particolare le mietitrebbie. Migliaia di agricoltori in tutta Europa hanno già beneficiato di questo progetto.
In campo zootecnico, invece, l’Associazione Italiana Allevatori ha diffuso ad oltre di 3.800 allevatori nuovi metodi di monitoraggio del benessere della mandria, fondamentale per garantire produzioni di qualità e limitare l’uso di antibiotici. Per saperne di più: https://www.eitfood.eu/education/projects/focus-on-farmers