Sono oltre 30 milioni i consumatori già raggiunti dal progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!”, la campagna promossa dal settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari realizzata da Confcooperative e cofinanziata dalla Commissione europea per ridefinire i paradigmi della comunicazione nel settore.
Un traguardo importante, che Alleanza vuole celebrare in occasione della Giornata Mondiale dei Consumatori, a 2 anni dal lancio dell’iniziativa che ribadisce il diritto a scelte alimentari consapevoli e basate su dati e fatti verificati.
La filiera latte alleata del consumatore
La filiera lattiero-casearia dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari può, a ragione, definirsi alleata del consumatore in ogni tappa del customer journey, dal momento in cui si informa e sceglie fino all’acquisto di prodotti che sono sicuri e sostenibili.
Dal 2019 è ininterrottamente in prima linea per una corretta comunicazione sul latte e i latticini, con progetti che hanno incontrato anche il sostegno dell’Unione Europa.
Ancora precedenti sono le numerose best practice per ridurre gli impatti della filiera, un sistema con 700 imprese, 17.000 allevatori e 15.000 lavoratori. In occasione della Giornata Mondiale dei diritti dei Consumatori e dedicata quest’anno alla loro responsabilizzazione alla transizione verso l’energia pulita, Alleanza vuole insistere proprio sulla sostenibilità del settore.
L’agricoltura impatta solo per l’8,5% del totale delle emissioni, di cui circa un terzo è riconducibile alla zootecnia da latte. Per avere un raffronto, i trasporti incidono per il 22,5%, l’industria manufatturiera per il 12% (dati Ispra GHGs 2020).
Sostenibilità a tutti i livelli della filiera
In tema di energia rinnovabile e pulita, il settore è impegnato soprattutto lato stalla: con la produzione di biogas, biometano e pannelli fotovoltaici sui tetti gli allevamenti animali sono una risorsa energetica e ambientale preziosa. Ma anche in caseificio si possono ottenere risparmi e recuperi, come la produzione di metano dai vari sottoprodotti lattiero-caseari per digestione anaerobica. In generale, le cooperative applicano la Climate Smart Agriculture, l’agricoltura dell’adattamento, della mitigazione e della sicurezza alimentare.
Il concetto di sostenibilità per le Cooperative è, inoltre, inscindibilmente legato al concetto di cura del territorio e delle persone che lo abitano. «La cooperazione rappresenta – afferma Giovanni Guarneri, coordinatore del settore lattiero-caseario di Alleanza Cooperative Agroalimentari - il territorio di riferimento perché i suoi soci sono espressione dell’area geografica dove operano e le produzioni ne sintetizzano la storia, la cultura e la biodiversità».
Il benessere animale stabilito da Classyfarm
Altro tema su cui si concentra l’impegno del settore è il benessere animale, una materia che richiede approcci multidisciplinari e su cui vi è molta disinformazione.«La valutazione in allevamento richiede di considerare sia le condizioni oggettive in cui l’animale vive sia la sua risposta a queste condizioni di vita – continua Guarneri -. In Italia tutto ciò viene monitorato da un complesso meccanismo che si chiama Classyfarm, con ben 105 indicatori di rischio per le bovine da latte. Ebbene, sui 24.515 allevamenti e gli oltre 2.600.000 capi, il livello di benessere raggiunto nel 2022 è stato di 78,3, con una crescita di 2,6 punti rispetto all’inizio delle rilevazioni nel 2020. Un livello considerato buono e in continua progressione perché sono molteplici gli sforzi per migliorare la salute, le funzioni biologiche e lo stato emotivo dei nostri animali».