Il dazio Usa sul Parmigiano Reggiano scende al 15%

Si tratta di una flessione rispetto al dazio del 25% che il Parmigiano Reggiano pagava e composto da un 15% a cui si era aggiunto il 10%

dazio
Il presidente dle Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli
Dal prossimo 7 agosto si torna al 15% ma il consumatore è destinato a subire un rincaro del prezzo del Parmigiano Reggiano

Scendono i dazi per esportare Parmigiano Reggiano negli Usa che per la Dop rappresentano il primo mercato estero con una quota del 22,5% sulle spedizioni all’estero totali: nel 2024 sono state esportate oltre 16mila tonnellate di formaggio, un quantitativo in aumento del 13,4% sul 2023.

Lo ha spiegato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, sottolineando che «con la firma dell’ordine esecutivo da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sembra ormai chiaro che il dazio sul Parmigiano Reggiano si attesterà al 15% e che si tratta di un dazio sostitutivo e non aggiuntivo rispetto a quanto già grava sul nostro prodotto».

Il dazio dal 7 agosto 2025

«Ricordiamo che dagli anni Sessanta del secolo scorso – ha aggiunto Bertinelli – il Parmigiano Reggiano paga un dazio del 15% e che, dall’aprile 2025, a questo, si è aggiunto un ulteriore 10% portando il dazio al 25%. Dal prossimo 7 agosto torneremmo pertanto a un 15% all-inclusive. Pur riconoscendo che la tariffa è migliorativa, ritengo che qualsiasi barriera al libero commercio rappresenti un limite ingiusto alla crescita e alla cooperazione economica».

Bertinelli ha fatto sapere anche come la Dop non sia in reale concorrenza con i parmesan americani, dato che copre meno dell’8% del mercato dei formaggi duri e viene vendutao a un prezzo più che doppio rispetto al formaggio prodotto in America.

«Negli Usa chi lo compra fa – ha aggiunto Bertinelli - una scelta consapevole: ha infatti un 92% di mercato di alternative che costano molto meno. Imporre dazi su un prodotto come il Parmigiano Reggiano aumenta solo il prezzo per i consumatori americani, senza proteggere realmente i produttori locali: è pertanto una scelta che danneggia tutti».

Il prezzo per il consumatore americano è destinato a salire

Inoltre, nonostante non sia previsto un incremento dei dazi, ai livelli attuali, il prezzo reale per il consumatore americano entro i primi mesi del 2026 subirà inevitabilmente un’ulteriore crescita, poiché si riverseranno sul consumo sia i rilevanti aumenti registrati all’origine, sia l’effetto moltiplicatore del cambio dollaro/euro, superando ampiamente i 55 dollari al kg»,

Il dazio Usa sul Parmigiano Reggiano scende al 15% - Ultima modifica: 2025-08-04T22:03:11+02:00 da Francesca Baccino

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